Convenzione scaduta, «spia rossa» per l’Elisoccorso

L’Asl vuole un calendario di incontri con il Comune per la stesura del nuovo accordo di gestione del servizio e chiede all’ente di fare una migliore offerta. Marina di Casamicciola: «Servono non meno di 220mila euro annui»

Il Comune faccia un’offerta. Non stiamo parlando di un’asta, ma del rinnovo della convenzione tra l’ente e l’Asl Napoli 2 Nord per l’utilizzo della struttura di elisoccorso intitolata a Giovanni Paolo II. L’invito viene proprio dall’Asl, a cui il 6 dicembre scorso l’ente del Capricho aveva inviato una nota facendo presente l’imminente scadenza, fissata al 31 dicembre, dei termini della precedente convenzione stipulata nell’aprile del 2019 per le prestazioni e la fruizione della struttura h24, e contestualmente chiedendo una proroga o un’eventuale stesura di una nuova convenzione. L’Asl il giorno dopo aveva concesso una proroga di tre mesi, cioè fino al 31 marzo prossimo, tempo necessario appunto per la stesura del nuovo accordo, anche alla luce del ritardo nella consegna di tutta la necessaria documentazione da parte del Comune di Casamicciola. Infatti, come recita l’articolo 2 della convenzione, “il Comune di Casamicciola Terme deve presentare annualmente il piano di funzionamento dell’eliporto, inerente il personale addetto alla manutenzione della struttura e gli interventi, anche straordinari, per garantire l’ininterrotta attività e le finalità di sicurezza operative e di corretta vigilanza del bene”, documentazione che appunto era giunta solo il 6 dicembre. Due giorni fa l’Asl ha quindi rinnovato la richiesta al Comune affinché venga fatta una migliore offerta sia per il servizio h24 sia per il servizio h12 delle attività di elisoccorso, che non è ancora pervenuta. L’Asl ha anche chiesto di predisporre un calendario di incontri, allo scopo di procedere alla stesura congiunta della nuova convenzione.

La nota dell’azienda sanitaria è stata presa al balzo dalla società Marina di Casamicciola, il cui liquidatore avvocato Gelsomino Sirabella ha inviato a sua volta una missiva al sindaco Giovan Battista Castagna. L’avvocato Sirabella ha ricordato che sin dal gennaio 2019 egli aveva fatto presente che l’importo annuo per le spese del servizio dagli oltre 276mila euro del 2016 era sceso progressivamente a 160mila euro, e che quindi aveva chiesto al primo cittadino di attivarsi per il rinnovo a nuove condizioni, e soprattutto per una somma di almeno 200mila euro all’anno. Fra l’altro, a novembre l’avvocato aveva segnalato che per il corretto funzionamento in sicurezza dell’elisuperficie erano necessari interventi sull’impianto antincendio, sull’Ups e sul gruppo elettrogeno per una somma di oltre 40mila euro. Interventi che in parte sono stati eseguiti a spese della società partecipata. Nella missiva Sirabella ha anche ricordato che il costo del personale impiegato presso l’elisuperficie (sei unità) ammonta ogni anno a circa 175mila euro, senza voler considerare gli altri costi per il liquidatore, il gestore, le consulenze e i vari costi d’esercizio. Tutte considerazioni che fanno da premessa alla richiesta verso il Comune affinché l’ente formuli la miglior offerta di almeno 220mila euro annui nei confronti dell’Asl per il rinnovo della convenzione scaduta il mese scorso. La palla ora passa al Comune.

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