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«Conte risponderà del precetto inviato all’AMCA», lettera di fuoco all’ex direttore tecnico

L’amministratore della società partecipata casamicciolese, Mario Lettieri, scrive ai legali dell’architetto: continua il braccio di ferro, l’azienda non procederà all’assunzione

Non che ci fossero molti dubbi a riguardo, ma arriva una conferma ufficiale in quello che è il braccio di ferro tra l’ormai ex direttore tecnico dell’AMCA e la società partecipata che si occupa del servizio di igiene urbana nel Comune di Casamicciola Terme. C’è una nota indirizzata dall’amministratore Mario Lettieri allo studio legale Barbagallo – che tutela gli interessi del Conte in questo contenzioso giudiziario che vede l’interessato chiedere l’assunzione in pianta organica – nella quale vengono contestate due missive indirizzate il 6 e 12 dicembre scorso.

Ma cosa scrive Lettieri rivolgendosi al collega? In primis viene fortemente contestato il fatto che ad Antonio Conte fosse stata comunicata via pec l’assunzione ma semplicemente che nello scorso mese di ottobre lo stesso fosse stato convocato presso gli uffici aziendali per firmare il contratto, adempimento questo disatteso dall’interessato. In quel momento si è creato un equivoco nel senso che il consulente dell’AMCA, non al corrente del fatto che l’architetto non si fosse presentato all’appuntamento, aveva erroneamente comunicato all’Inps la relativa assunzione ritirando comunque la precedente comunicazione entro i termini previsti dalle normative vigenti. Secondo l’avvocato Lettieri non esistono modi per rappresentare i fatti avvenuti in maniera diversa e dunque il contenuto della missiva è da ritenersi totalmente infondato.

L’avvocato contesta in toto le due missive inviate dallo studio legale Barbagallo il 6 e 12 dicembre scorso, a questo punto è inevitabile che il contenzioso viva un nuovo duello di natura giudiziaria

Nella nota firmata dall’amministratore dell’AMCA c’è anche un interessante passaggio nel quale si legge testualmente: “In ogni caso, come rilevato dal segretario comunale, si contesta espressamente, che la Sentenza n. 935/18 rechi un obbligo di assunzione del sig. Antonio Conte e – per altro verso – che detta assunzione possa essere consentita stante la natura lato sensu ‘pubblicistica’ dell’Azienda Multiservizi Casamicciola srl alla luce della normativa che impone alle società in house l’evidenza pubblica per l’assunzione del personale dipendente. c) del tutto illegittime sono le contestazioni mosse in ordine alla legittimità del recesso che la società ha inviato in ordine al contratto di responsabile tecnico, che si ribadisce scadrà a far data dal 31 dicembre c.a., non essendo in alcun modo previsto dal contratto alcuna giusta causa. Tale contestazione dimostra esclusivamente la evidente pretestuosità delle affermazioni rese laddove contestualmente si mette in mora la società affinché proceda all’assunzione dell’architetto Conte e poi si contesta il legittimo recesso da un contratto la cui prosecuzione sarebbe comunque incompatibile con la richiesta assunzione, come lei stesso dichiara nel momento in cui scrive che ‘a decorrere dallo 09/10/2019, essendosi perfezionata l’assunzione l’arch. Conte continuava a lavorare senza soluzione di continuità presso l’AMCA senza emettere più fatture, in attesa di ricevere il pagamento delle retribuzioni quale lavoratore subordinato’. Circostanze tutte che si contestano ma che dimostrano come le richieste e le contestazioni inviate sono evidentemente tra loro incompatibili”.

Viene anche rimarcata una sottolineatura del segretario comunale che, relativamente alla sentenza, riferisce che non vi è alcun obbligo di assunzione: poi, si sottolinea anche che non ci sono profili di illegittimità nel recesso inviato a far data dal 31 dicembre

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Ma non è tutto, perché sempre rivolgendosi all’avvocato Barbagallo, Lettieri contesta anche il precetto inviato all’azienda, che secondo l’amministratore non tiene conto di quelle che sono le somme nette effettivamente da riconoscere ad Antonio Conte, anche in considerazione di quelli che sono i pagamenti effettuati dopo che è sorto il contenzioso che di certo rischia di scrivere altre “puntate”.  Da qui il monito del responsabile dell’AMCA, il quale rivolgendosi ai colleghi rimarca come “pertanto si avvisa che tutti i danni che deriveranno dall’illegittimo blocco delle relative somme, ivi compreso il rischio legato al mancato rispetto delle scadenze fiscali e dell’accordo di rottamazione con l’agenzia delle entrate, saranno imputabili esclusivamente a responsabilità del suo Assistito”. Toni dai quali si intuisce in maniera evidente come di certo, da parte della municipalizzata AMCA e del suo legale rappresentante, non ci sia alcuna intenzione di voler procedere all’assunzione dell’ex direttore tecnico Antonio Conte. A questo punto è verosimile (se non addirittura scontato) che il braccio di ferro viva un nuovo capitolo nelle aule di tribunale, con i legali del Conte che saranno costretti a cercare di far valere le ragioni dell’architetto che proprio con l’inizio del nuovo anno ha interrotto il suo rapporto di collaborazione.

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