Consapevolezza sull’autismo, il convegno con le scuole chiude la tre giorni di eventi
di Isabella Puca
Ischia – L’isola ha risposto a gran voce al richiamo dell’associazione genitori autismo che domenica ha aderito, con una serie di iniziative, alla X giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo. Due banchetti informativi, uno a piazza degli Eroi e uno a piazza San Gaetano, con la vendita delle uova di Pasqua dell’associazione, un pomeriggio tutto dedicato alla magia degli artisti di strada con due appuntamenti presso il teatro della Regina Isabella di Lacco Ameno e, infine, due convegni dedicati a docenti e alunni che, ieri e oggi, hanno aperto una porta in più sul mondo dell’autismo. «Sono Annalisa Nicotra Gallitelli, sono la mamma di un ragazzo autistico, Domenico, ma sono anche il presidente dell’associazione genitori autismo Ischia. Negli ultimi anni si sente parlare di più di autismo, avete visto domenica qualche monumento illuminato di blu, ma oggi dobbiamo capire cosa significa autismo e parlare di quanto siete fortunati voi, anche se spesso non ci pensate. Ci sono dei ragazzi che hanno sempre bisogno di qualcuno accanto a loro, che non sanno lavarsi da soli, non si sanno vestire, non sanno scegliere la loro colazione e hanno bisogno che qualcuno li accompagni a scuola perché non conoscono il pericolo. Questi sono prima bambini, poi vostri coetanei e non hanno la possibilità di vivere la loro vita in autonomia. Questa condizione, però, non è per sempre, possono progredire. La scuola serve proprio a questo, a condividere, ad aprirsi, parlare dei progetti e realizzare dei momenti che possono creare punti d’incontro». È così che ieri mattina Annalisa Nicotra, presidentessa dell’associazione, ha introdotto il convegno ai ragazzi delle scuole medie di Ischia presenti al teatro Polifunzionale, dopo aver ringraziato la dirigente scolastica Lucia Monti e l’amministrazione del comune di Ischia che domenica sera ha illuminato il municipio e il museo del mare a Ischia Ponte. A illuminare di blu i simboli del loro comune ci hanno pensato anche le amministrazioni di Casamicciola, con il suo palazzo municipale e quella di Forio che ha, invece, illuminato di blu, colore simbolo della giornata, il Torrione. A tracciare le linee generali di questa patologia definita come autismo è stata la dott.ssa Carmela Esposito, pedagogista, assistente analista del comportamento e consulente presso l’associazione genitori autismo. Con il suo intervento ha individuato quelle che sono le linee guida fondamentali per una presa in carico scolastica che possa garantire concretamente l’integrazione di un ragazzo autistico. «La gestione del bambino autistico è complessa, si parla d’integrazione e d’inclusione, ma domandatevi cosa può fare il vostro compagno, apritevi alla diversità questo vi farà scoprire un mondo, un nuovo modo di rapportarvi con l’altro, di giocare con lui». Questo l’invito della dott.ssa Esposito agli studenti della Scotti che ha mostrato quella che è la patologia attraverso i suoi punti di forza: l’ottima capacità di memoria, le capacità visive, quelle musicali che consentono ad alcuni di loro di diventare dei veri e propri talenti nella musica; altri, invece, sono particolarmente bravi nel disegno, nel calcolo o nello sport. Dopo alcuni video significativi dedicati al complesso mondo dell’autismo, la parola è passata alla professoressa Pina D’Acunto che ha portato i saluti della preside assente perché invitata, insieme ad altri dirigenti scolastici, dal Miur circa la questione autismo; l’istituzione scolastica, proprio in questi giorni si sta interrogando infatti su come poter collaborare al meglio e quale progetti realizzare per migliorare la scuola e affrontare al meglio questa problematica. «Sono una docente di sostegno della scuola secondaria di primo grado Giovanni Scotti e sono delegata dalla dirigente che ci teneva a porgere a voi il suo saluto e a condividere la piena disponibilità verso quella che è una consapevolezza piena del mondo dell’autismo. Dalle stime forniteci abbiamo visto che i casi di autismo sono in forte aumento, 1bimbo su 100 è affetto da questa patologia, sono quasi 60 mila persone al mondo. Ognuno di noi deve sentirsi responsabile verso il ragazzo autistico, assolvendo compiti fondamentali volti a raggiungere obiettivi essenziali come il miglioramento delle condizioni di vita di chi ne è affetto e delle loro famiglie. Sotto ai nostri occhi abbiamo storie di emarginazione, solitudine e sconfitta sociale. Da parte nostra c’è tutto l’impegno, la formazione, l’ aggiornamento volto a garantire a queste persone i diritti fondamentali, prima di ogni altro il diritto a essere felice». Prima del secondo intervento tecnico ha portato il saluto dell’intera amministrazione anche il vice sindaco Enzo Ferrandino, «ringrazio Annalisa Nicotra e Francesco Gallitelli che, con grande sforzo, stanno animando questa associazione che sta diffondendo la consapevolezza su questa problematica. In una società dove in passato, quando si riscontravano questi casi, le famiglie tendevano ad allontanarsi dall’isola, sentendosi quasi in colpa, è bello che si diffonda un messaggio nel quale la società può essere utile sia ai ragazzi che alle famiglie che si trovano a vivere queste situazione. È importante questa grande diffusione, fondamentale anche affinché i comuni prendano consapevolezza e si creino insieme delle linee da seguire per aiutare sia i familiari che i ragazzi, sia quelli coinvolti in età scolare che quelli che superano la maggiore età». L’intento del convegno era proprio quello di far capire quanto l’integrazione, lo stare insieme, possano aiutare il ragazzo autistico a raggiungere determinati obiettivi, «alla scuola – ha detto ancora la Nicotra – chiediamo di aprirsi, non pretendiamo di normalizzare i nostri ragazzi, ma chiediamo che possa essere un luogo di accoglienza perché questa è l’unica occasione per loro di stare con i loro coetanei». Il convegno è poi continuato con l’intervento della Dott.ssa Anna Del Prete psicologa psicoterapeuta analista del comportamento presso l’associazione Bolle di sapone, «mi occupo da 10 anni di autismo, un modo di essere affascinate e misterioso. Le famiglie di questi bambini autistici sono anche loro speciali, si riconoscono subito perchè imparano, col passare del tempo, ad apprezzare le cose più semplici. É necessario creare una rete intorno al bimbo tra genitori, scuola e professionisti sanitari. Diventare genitori è una grande sfida, diventare genitori di un bimbo autistico mette in gioco una serie di risorse che non sempre riconosciamo di avere; la diagnosi arriva un po’ come un lutto e i genitori devono strutturare nuovamente la loro vita. L’Ingresso nella scuola è un momento destabilizzante per loro che richiede una forte capacità di adattarsi, flessibilità di cui un bimbo autistico è spesso carente. In questo senso è fondamentale il ruolo della classe». L’intervento della dott.ssa era rivolto soprattutto ai compagni di classe di un bimbo autistico, sono loro gli attori principali per l’integrazione che avviene attraverso un momento di conoscenza e uno di comunicazione attraverso il quale si deve riuscire a creare un rapporto fatto di fiducia, stima e affetto reciproco. «Ognuno di voi é speciale – ha concluso la Nicotra – e siete fortunati perchè non vi manca nulla sappiate sfruttare questa risorsa non solo per voi, ma anche per chi vi sta vicino ed é più debole di voi. Ognuno di voi può essere il completamento per l’altra persona. Il dono più importante che avete ricevuto è quello di essere ragazzi sani e avere una vita da costruire, con tanto impegno e tanta forza. Sappiate che domani sarete dentro al mondo a pieni piedi e piene mani; se sarete buone persone potrete costruire un buon futuro non solo per voi ma anche per gli altri». La mattinata si è così conclusa con un volo di palloncini blu, sorrisi e abbracci pieni di speranza.