Durante la giornata di ieri la sala consiliare di Lacco Ameno è stata molto frequentata, a voler essere eufemistici. Dopo il lungo summit mattutino tra il Commissario alla ricostruzione post sisma, gli amministratori locali e gli esponenti delle categorie produttive, nel pomeriggio si è infatti svolto anche il consiglio comunale convocato d’urgenza dal primo cittadino Giacomo Pascale per discutere dei tre punti all’ordine del giorno. L’opposizione stavolta era rappresentata a ranghi ridotti: erano infatti presenti solo l’ex sindaco Carmine Monti e Aurelio De Luise. Non è sfuggita l’inconsueta posizione scelta dal consigliere di maggioranza Ciro Calise, assiso proprio nei seggi adiacenti a quelli della minoranza. Proprio l’avvocato Monti ha fortemente contestato la proposta di delibera stabilita al primo punto, quella relativa alle “modifiche al programma di utilizzo delle aree demaniali marittime a uso turistico ricreativo”, che era stato approvato con deliberazione consiliare n.47/2001 e poi modificato due anni dopo. Secondo il leader dell’opposizione determinate competenze in merito sono state avocate a sé dalla Regione. Il sindaco ha ribattuto di non ravvisare alcuna controindicazione in quanto si tratterebbe semplicemente di aggiornare le mappe del Sistema informatico del Demanio marittimo, e di prevedere nuove zone che si verranno a creare una volta conclusi i lavori: aree che l’amministrazione intende rendere libere e concedibili, da assegnare mediante confronto tra le offerte. Tuttavia Carmine Monti ha insistito, ravvisando anzi nelle pieghe della delibera un vero e proprio provvedimento ad personam, teso a favorire determinati soggetti. Nonostante le critiche mosse dall’opposizione, la proposta è stata sottoposta a votazione ed approvata con sette voti favorevoli e due contrari. Il secondo punto in agenda riguardava il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive ai sensi dell’articolo 194 comma 1 lettera a del testo unico degli enti locali,per un totale di euro 39.250,00. A questo punto della seduta i due componenti dell’opposizione hanno deciso di abbandonare l’assemblea. In tali circostanze, l’illustrazione dei singoli debiti e la loro approvazione