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Ciummo, alla Ego Eco resta solo Forio

“Scarsa affidabilità della società ricorrente” a causa di “una pluralità di contestazioni mosse all’aggiudicataria da altre amministrazioni in relazione all’esecuzione di contratti dal contenuto analogo a quello oggetto dell’affidamento (Comune di Afragola, Comune di Cercola); una pluralità di provvedimenti espulsivi da procedimenti di gara all’esito di un giudizio di inaffidabilità derivante da gravi inadempienze nei rapporti pregressi (Comuni di Crispano e di Acerra); una pluralità di provvedimenti espulsivi da procedimenti
di gara per infedele dichiarazione in ordine al possesso dei requisiti di partecipazione (Comuni di Marigliano e di Monte di Procida)”. Sono le parole scritte nella sentenza emessa dalla prima sezione del Tar Campania (presidente Salvatore Veneziano; consigliere estensore Ida Raiola; primo referendario Olindo Di Popolo) con
le quali si motiva il rigetto del ricorso presentato dalla società Ego Eco contro il Comune di Torre del Greco e nei confronti della società Fratelli Balsamo, ricorso nel quale la ditta di Cassino chiedeva l’annullamento
delle determine dirigenziali del gennaio 2015 e di tutti gli atti che avevano portato all’annullamento “dell’aggiudicazione definitiva della gara per l’affidamento del servizio di igiene urbana”. Il Tar Campania insomma ha dato ragione all’amministrazione comunale, riconoscendo validi i motivi che portarono a
quell’annullamento. La prima sezione del tribunale amministrativo regionale evidenzia anche, nella sentenza pubblicata in queste ore – l’udienza si è tenuta lo scorso 23 marzo – che “dal mancato accoglimento della domanda di annullamento consegue il respingimento anche della connessa domanda risarcitoria”. Un pieno riconoscimento, insomma, alle tesi sostenute per conto dell’amministrazione comunale dal sindaco Ciro Borriello, di concerto con l’assessore all’Ambiente Salvatore Quirino, e esplicitate negli atti sottoscritti
dal dirigente dell’epoca e segretario generale Anna Lecora, sostenute poi in giudizio dagli avvocati Elio Benevento e Aldo Starace. Soddisfazione viene espressa dal primo cittadino: “Questa sentenza – afferma Ciro Borriello – è la dimostrazione dell’azione precisa e puntuale della nostra amministrazione e di come tutte le ragioni su questa vicenda fossero dalla nostra parte. È stato acclarato come la ditta che si era aggiudicata l’appalto, la Ego Eco, non aveva i requisiti di affidabilità per gestire il servizio di raccolta dei rifiuti. Anzi, dico di più: la città per due anni è stata letteralmente offesa da rifiuti che restavano giorni e giorni in strada, dalle isole ecologiche invase dai rifiuti, dalle strade sempre sporche. Questa sentenza rende giustizia
al lavoro compiuto dal nostro segretario generale Anna Lecora, che mi sento di ringraziare, come ringrazio l’avvocato capo del Comune, Elio Benevento, per avere con estrema attenzione fatto
emergere le motivazioni che spinsero l’amministrazione a revocare l’appalto e per il brillante risultato conseguito, insieme all’avvocato Aldo Starace, nella difesa dell’ente”. Felice anche Salvatore Quirino, assessore all’Ambiente: “Giustizia è fatta – le sue prime parole – ho appreso con soddisfazione
degli esiti della sentenza. L’aggiudicazione definitiva era irregolare e noi come amministratori lo abbiamo denunciato. Legalità e giustizia sono concetti che appartengono a chi rispetta le norme, non a chi le viola. Esprimo con stima un sentito ringraziamento al segretario generale, Anna Lecora, per aver riportato
nella legalità un contratto che di legale non aveva nulla”. Entra nel merito tecnico invece l’avvocato Elio Benevento: “Il Tar – afferma – ha respinto il riscorso della Ego Eco ritenendo assolutamente ineccepibile
il provvedimento con il quale l’amministrazione aveva annullato l’aggiudicazione dell’appalto a suo tempo disposta, per la comprovata inaffidabilità della Ego Eco. Ciò a ragione dei ripetuti inadempimenti, risoluzioni contrattuali ed esclusioni da altre gare di appalto rilevate a carico della stessa impresa e da questa
artatamente taciute all’atto della partecipazione alla gara bandita dal Comune di Torre del Greco. È una decisione che rende onore all’intera classe dirigente del Comune, attestando che essa ha agito, nella
delicata vicenda, con estrema competenza nell’esclusivo interesse dell’amministrazione”.

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