Chiude anche il Castello Aragonese, e l’isola va in letargo
Fino alla fine di gennaio sono sospese le visite pubbliche sull’antico maniero di Ischia Ponte per opere di manutenzione
Non c’è ombra di dubbio: gennaio è il mese meno accogliente dell’anno. L’isola, dopo le ultime partenze successive all’Epifania, cade in un letargo profondo. Non è difficile constatare le conseguenze di tale mancanza di attività in giro per l’isola. A gennaio la maggior parte dei bar chiude o funziona per mezza giornata, trovare un ristorante aperto dove un gruppo di ischitani può andare a mangiare qualcosa diventa particolarmente complicato. E’ difficile persino muoversi per le strade isolane: un po’ dappertutto, nelle principali arterie non si contano i piccoli cantieri aperti. Da Piedimonte, dove le strade – lo ricordiamo sono chiuse per tutta la notte spezzando a metà l’isola e costringendo gli automobilisti a imboccare strade alternative per raggiungere le proprie mete, fino ai lavori di Lacco Ameno e Casamicciola.
E come se non bastasse anche i baluardi della cultura ischitana chiudono. Dop Villa Arbusto anche il Castello Aragonese annuncia una piccola sosta, meritata, per opere di manutenzione da effettuare all’interno dell’antico maniero. D’altronde data la grande affluenza di visitatori durante tutto l’anno non c’è periodo migliore che gennaio per dare una rinfrescata alle antiche mura. Certo è un po’ avvilente pensare di non poter visitare il bellissimo monumento nazionale, ma anche al Castello dovrà essere concesso di rimettersi a nuovo. Già dal 7 gennaio non è possibile salire sulle antiche mura e non sarà possibile varcare gli antichi portoni fino al 31 gennaio. 3 settimane per consentire una giusta e meritata manutenzione che non poteva non farsi proprio durante il periodo di minima affluenza di visitatori sull’isola d’Ischia.
E i residenti? Per chi sull’isola d’Ischia vive non resta che inventarsi qualche svago nelle attività ricreative ancora aperte magari cogliendo l’occasione per visitare e conoscere il mare d’inverno o il grande patrimonio boschivo presente sull’isola, nonché i bellissimi percorsi sentieristici che anche in pieno inverno riescono a donare panorami mozzafiato.
Quando poi Ischia uscirà dal letargo il risveglio sarà tutta un’altra cosa. Dopo tutti gli interventi si ritroverà un’isola cambiata. Non la si riconoscerà. Una Ischia senza difetti. Sarà sicuramente un sogno, ma i sogni come dice Marzullo aiutano a vivere meglio. Per quanto riguarda i residenti di sicuro si inventeranno qualcosa, cosa? Boh!..