Che ne sarà del Tribunale, l’appello dell’Assoforense
L’associazione presieduta dall’avvocato Gianpaolo Buono chiede ai partiti politici di prendere posizione sulla prossima scadenza, il 31 dicembre, dell’ultima proroga concessa alla Sezione distaccata
Si avvicina pericolosamente la fine dell’anno, e con essa la temuta chiusura definitiva del tribunale di Ischia. In mezzo ci sono le elezioni, e proprio in vista di tale appuntamento l’Associazione forense dell’isola d’Ischia, tramite il presidente Gianpaolo Buono e il segretario Francesco Cellammare, ha inviato una nota alle Segreterie dei Partiti impegnati nelle prossime elezioni politiche del 25 settembre, con un interpello in ordine al mantenimento dei tribunali sulle isole di Ischia, Lipari ed Elba: «In vista delle consultazioni elettorali del prossimo 25 settembre 2022 – si legge nel documento – ed approssimandosi la scadenza del 31 dicembre 2022 dell’ultima proroga concessa per il mantenimento temporaneo delle Sezioni Distaccate di Tribunale di Ischia, Portoferraio e Lipari, nell’interesse delle Comunità dei Cittadini delle isole di Ischia, Elba e dell’arcipelago delle isole Eolie, chiediamo alle Segreterie di tutti i partiti di comunicarci le proprie intenzioni in ordine alla sorte da riservare agli Uffici di Tribunale sulle predette isole minori, alla luce della nuova formulazione dell’art. 119 della Costituzione a mente del quale, “La repubblica riconosce la peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”». Un nuovo tentativo per far entrare nell’agenda politica il salvataggio, o almeno una nuova proroga, per la sede giudiziaria locale, in un autunno che comunque si annuncerà caldissimo. E non è detto che tra Pnrr, emergenza energetica e le lungaggini sulla formazione del nuovo governo, il parlamento trovi il tempo e la voglia di dedicarsi a questo tema. Ma sperare non costa nulla, specialmente quando è una delle poche cose che restano a disposizione.
Analoga iniziativa, in vista del congresso nazionale forense in programma a Lecce a Ottobre, arriva dal delegato isolano Francesco Cellammare e dal presidente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Antonio Tafuri
Intanto, in vista del congresso nazionale di Lecce in programma a ottobre, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Antonio Tafuri, e Francesco Cellammare (che tra l’altro è delegato al prossimo consiglio nazionale forense che si svolgerà in terra pugliese) hanno presentato una mozione “Per la stabilizzazione delle sezioni distaccate di tribunale insulari o l’istituzione di nuovi modelli di tribunale per le isole e il loro riconoscimento quali sedi disagiate”. Nel testo si fa presente tra l’altro che “La presente proposta di mozione, muovendo da tale premessa, si occupa del tema congressuale relativo a ‘L’attuazione delle riforme e gli effetti, anche economici, sull’esercizio della professione’ e fa seguito ad una costante attività di sollecitazione delle Sfere Governative e Parlamentari, tesa alla risoluzione della annosa problematica della necessità del mantenimento stabile e definitivo di Uffici di Tribunale sui territori delle isole minori dopo il provvisorio ripristino delle Sezioni Distaccate di Ischia, Portoferraio e Lipari avvenuto con il D.Lgs. 14\2014. I successivi provvedimenti di proroga, ottenuti grazie all’ostinazione dell’Avvocatura e ad uno sforzo continuo di mediazione politica ed istituzionale, hanno sin qui evitato la chiusura di tali Sedi Giudiziarie ma sono stati accompagnati da un graduale smantellamento della macchina giudiziaria sulle isole per la mancata assegnazione di risorse umane, sia di magistrati che di personale amministrativo. Ciò ha causato l’impossibilità di fornire agli utenti, in tempi ragionevoli, un qualunque provvedimento giudiziario e la grave mortificazione del ruolo e dell’immagine stessa dell’Avvocato, impossibilitato incolpevolmente a dare risposta alle richieste ed alle aspettative dei propri assistiti”.
In buona sostanza la mozione dapprima ribadisce “che è giusto ed opportuno, anche ai fini di un’adeguata copertura delle piante organiche, che detti Presidi siano dichiarati Sedi Giudiziarie Disagiate con la consequenziale previsione di incentivi in termini di trattamento economico e\o previdenziale e\o di carriera, e gratuità del trasporto marittimo, per i magistrati e dipendenti provenienti dalla terraferma”e poi ribadiscono che la stessa impegna le rappresentanze forense, istituzionali e politiche “a richiedere al Parlamento ed al Governo un provvedimento urgente ed indifferibile di stabilizzazione e mantenimento permanente, previa eventuale proroga, dei Presidi di Tribunale sulle isole di Ischia, Lipari ed Elba, in ragione della specificità e discontinuità territoriale ed in aderenza alla lettera dell’art. 119 della Costituzione, nonchè il riconoscimento degli stessi quali Sedi Giudiziarie Disagiate; a tal uopo, richiedendo e impegnandosi a far approvare una modifica del D.Lgs. 14\2014 che stabilizzi una volta per tutte le attuali Sezioni Distaccate di Tribunale insulari, nei sensi che seguono: – ai commi 1, 2 e 3 dell’art. 10 del D.Lgs. 19.2.2014 n. 14, le parole <> sono eliminate in via definitiva. Ovvero, in caso di impraticabilità di tale soluzione, avanzando una articolata proposta di legge che preveda la introduzione di un nuovo modello di Tribunale ad hoc per le isole minori, o una proposta di modifica del D.Lgs. 14\2014 come segue: – viene introdotto il comma 3-bis”.