Charles Darwin è uno dei personaggi più noti della scienza, avendo formulato la teoria dell’evoluzione delle specie nel libro “The origin of species”del 1859. Darwin, nato a Shrewsbury in Inghilterra nel 1809 da una famiglia agiata, manifestò già in gioventù una certa passione verso la scienza, ma a soli sedici anni fu avviato dal padre verso gli studi di medicina presso l’Università di Edimburgo, che poco dopo lasciò per studiare teologia all’Università di Cambridge.
In questi anni strinse amicizia con persone esperte di botanica, geologia e zoologia e si appassionò ancora di più alle scienze naturali. Nel 1831 Darwin colse al volo un’occasione irripetibile, imbarcandosi come naturalista senza stipendio sul veliero Beagle. Durante questo lungo viaggio, durato ben cinque anni, lo scienziato inglese compii un gran numero di osservazioni sulla flora, la fauna e le formazioni geologiche di tutto il mondo raccogliendo tantissimi fossili e campioni di rocce, piante e animali. Una volta tornato in Inghilterra, pubblicò, nel 1839, un resoconto di quest’avventura con un’opera intitolata“Viaggio di un naturalista intorno al mondo”. In quello stesso anno sposò Emma Wedgwood, cugina di primo grado, da cui ebbe ben dieci figli. Il viaggio intorno al globo lo convinse a continuare gli studi che gli permisero di formulare la teoria dell’evoluzione delle specie viventi nella sua celebre opera “The origin of species” pubblicata solo nel 1859.Seguirono altre opere in cui chiarì meglio le sue concezioni evoluzionistiche fino al 1882 quando morì. Fu sepolto nell’Abbazia di Westminster, a Londra con tutti gli onori possibili visto il grande contributo dato alle scienze e a tutta l’umanità.
La teoria darwiniana, in breve, prevede l’esistenza di piccole variazioni organiche negli esseri viventi, alcune delle quali vantaggiose. Gli animali proprio con i mutamenti vantaggiosi saranno quelli con maggiori probabilità di sopravvivere e tali caratteri tenderanno ad essere trasmessi alla progenie. Darwin, poi, parlava anche della selezione naturale come il mezzo principale di evoluzione.Di questo e di tanto altro si è parlato alla Biblioteca Antoniana alla presentazione del libro “Charles Darwin. L’uomo, il suo grande viaggio e la teoria dell’evoluzione”, scritto da John van Wyhe ed edito da Valtrend. L’evento, fortemente voluto dall’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” e dal suo Direttore Antonino Miccio, ha visto gli interventi di Giovanni Fulvio Russo, docente di Ecologia presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie (DiST) dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, e di Roberto Sandulli, che insegna zoologia nello stesso Ateneo e che ha curato la traduzione in italiano del volume.
Durante la presentazione del sono stati tanti gli spunti di riflessione su un personaggio importantissimo come Darwin e diverse sono state le curiosità esposte ai due esperti. In particolare, il Prof. Roberto Sandulli ha spiegato come è nata l’idea di tradurre in italiano il volume: «Il libro è stato scritto da John van Wyhe, uno dei maggiori studiosi di Darwin a livello mondiale, mentre io mi sono occupato della traduzione in italiano. La bontà di questo volume è quella di toccare vari ambiti del personaggio che vanno dall’uomo allo scienziato, dal viaggiatore al padre di famiglia. È sostanzialmente un excursus a tutto tondo sulla figura straordinaria di Charles Darwin e un altro aspetto fondamentale di questo libro è il fatto di essere divulgativo, ovvero accessibile a tutti grazie a un linguaggio semplice ma allo stesso tempo rigoroso e grazie a una serie molto corposa di illustrazioni che guidano il lettore».
Il Prof. Sandulli ha poi fatto un’aggiunta molto importante suEmma Wedgwood, moglie di Darwin: «Per la sua cultura e la sua umanità è stata una figura fondamentale per il nostro scienziato. Emma Wedgwood conosceva cinque lingue, era una formidabile pianista e, in generale, era una donna di grande intelligenza. Pur essendo una persona molto religiosa, ha sempre spronato il marito a pubblicare i suoi scritti di carattere scientifico che potevano collidere con la fede. Tra l’altro correggeva ogni testo del marito e, infatti, ogni scritto di Darwin prima di essere pubblicato o stampato passava sotto l’attenta revisione della moglie Emma Wedgwood. Senza di lei forse oggi non avremmo tante informazioni perché Darwin era un uomo piuttosto schivo ed estremamente riflessivo, basti pensare che aspettò circa vent’anni per pubblicare il suo libro“The origin of species”, preoccupato dell’accoglienza da parte degli ambienti religiosi. Soltanto nel 1858 fece un annuncio congiunto con il naturalista Alfred Russel Wallace, che stava portando avanti studi simili».
Anche il Prof. Giovanni Fulvio Russo ha parlato dell’importanza ricoperta da Darwin soprattutto durante la sua epoca: «Darwin fu un rivoluzionario perché introdusse delle idee completamente innovative che andavano contro la dottrina religiosa dell’Ottocento e contro le conoscenze dell’epoca. Per lui non fu facile affermare le proprie scoperte raccolte nella sua opera principale chiamata ‘The origin of species’, ma il suo lavoro, portato avanti con grande rigore scientifico, rappresenta oggi la base della biologia moderna e delle teorie evolutive. I suoi studi sono stati poi confermati negli anni a venire ed è straordinario come un uomo dell’Ottocento sia riuscito ad arrivare attraverso delle formidabili intuizioni a certi risultati così importanti per la storia dell’umanità».