Catenaccio al cancello, residenti “prigionieri”

La surreale vicenda si è verificata nella zona dell’ex Napoleon con i residenti delle Rampe Paradisiello che sono rimasti chiusi dentro avendo l’unica via d’accesso ostruita. Per poter riacquistare la “libertà” c’è stato bisogno dell’intervento dei vigili urbani e anche dei legali di alcuni residenti, gli avvocati Aniello e Gianluca Palomba

Arrivano le catene all’ingresso dell’ex Municipio e i cittadini restano chiusi dentro. Una vicenda che è davvero degna da giocare numeri al lotto, trasformatasi in una brutta disavventura per alcuni abitanti di Casamicciola Terme residenti alle “Rampe Paradisiello”in una zona interclusa dalla stessa pubblica proprietà sulla quale gli stessi “prigionieri” del viale comunale detengono il diritto di passaggio e fino ad ora disponevano anche delle chiavi delle chiusure e dei cancelli. I cittadini si sono visti costretti a rivolgersi al proprio avvocato e a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per chiudere una vicenda che sotto certi aspetti potrebbe anche far sorridere. La strada in questione, come è noto, è accessibile solo da Piazza Marina arrampicandosi a piedi sulle irte scale o dal Viale Paradisiello, accedendo, a piedi, dalle medesime scale. Alcuni residenti del posto, come la famiglia Di Massa rimasta, letteralmente,“chiusa dentro” detengono, però, la servitù di passaggio su Via P.ssa Margherita attraverso il viale dell’Ex Palazzo Napoleon, il Palazzo Bellavista che fu sede comunale. L’immobile nella mattinata di ieri era stato interdetto all’accesso con la chiusura del cancello principale e la installazione di nuovi catenacci, ma evidentemente per una dimenticanza senza dotare i cittadini delle chiavi al fine di poter poter beneficiare del proprio diritto.Intorno alle ore 11, 30 circa di ieri l’idraulico-manutentore AMCa, la partecipata comunale, aveva avuto disposizione di cambiare chiavi, catene e catenacci. Una volta eseguita la disposizione, però, non ci si era curati di verificare se i casamicciolesi che vivono presso le Rampe intercluse avessero una via di accesso o di fuga. Poco dopo l’installazione del nuovo catenaccio il problema si è subito palesato: Marco Olden Di Massa con un’altra persona sono rimasti imprigionati all’interno senza possibilità di uscire né in bici né a piedi. Infatti oltre a trovare chiuso il cancello del viale comunale anche le altre aree pubbliche sono chiuse con cancellate e per i cantieri in corso, sulle rampe e presso la vecchia sede della Scuola Manzoni sul viale Paradisiello per cui il viale del Bellavista era l’unico modo per raggiungere casa o uscire. L’uomo si è visto costretto a chiamare aiuto rivolgendosi ad un avvocato e poi alle autorità.

Sul posto vigili urbani e tecnici comunali che hanno ovviato all’inconveniente ma non si escludono iniziative legali da parte della famiglia Di Massa, che si è trovata senza via d’uscita dalla propria abitazione

In breve, grazie ai legali intervenuti Aniello e Gianluca Palomba, la situazione almeno per ora si è risolta con la richiesta di intervento della Questura di Napoli, i Vigili Urbani ed anche i tecnici comunali che hanno acclarato lo stato di fatto e l’impossibilità materiale dei soggetti rimasti chiusi dentro, dei cittadini, di raggiungere la propria abitazione. Il tecnico comunale Gennaro Giuliano (intervenuto sul posto), due Vigili Urbani delegati dalla Questura da Napoli hanno constatato l’impossibilità di raggiungere casa e di accesso alla zona del paese dove ci sono abitazioni senza ordinanza di sgombero post sisma e frana di Ischia e dunque agibili. Nell’immediatezza, per ovviare all’inconveniente, si è provveduto a installare nuovamente il vecchio catenaccio di cui Di Massa detiene le chiavi così che per il momento posso rientrare a casa. Anche se si tratterebbe di un provvedimento provvisorio e dunque valido per la sola giornata di ieri. «Siamo dovuti intervenire sul posto per consentire al nostro assistito di far valere le proprie ragioni e poter accedere liberamente alla propria abitazione – ci hanno detto gli avvocati Aniello e Gianluca Palomba – il nostro assistito è intenzionato a far valere i suoi diritti verso tutti coloro che hanno commesso quello che riteniamo essere un palese reato. Desideriamo ringraziare per la preparazione e la professionalità dimostrata l’agente di Polizia Municipale Luigi Di Costanzo, che ha richiesto accertamenti immediati all UTC del Comune e ha fatto in modo che fossero riconsegnate le chiavi del cancello dell’ingresso del Napoleon».

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