Caso via Sogliuzzo, il Comune risponde all’interrogazione di Ciro Ferrandino

di Francesco CastaldiISCHIA – «

Repetita iuvant», dicevano i latini. Le cose ripetute aiutano, soprattutto quando queste ultime sono utili a convincere gli amministratori di un Comune a svegliarsi dal torpore agostano e ad assumersi le proprie responsabilità. Ci riferiamo, nel caso di specie, all’interrogazione del consigliere di “Ischia Nuova” Ciro Ferrandino, che poco più di un mese fa (per l’esattezza il 3 agosto) aveva chiesto all’amministrazione comunale guidata da Giosi Ferrandino di provvedere in tempi celeri al fattivo potenziamento della pubblica illuminazione in via Francesco Sogliuzzo, in particolare mediante la realizzazione di un impianto specifico per il marciapiede, che nelle ore serali, com’è noto a tutti, è quasi completamente al buio e pertanto non risulta praticabile in maniera agevole.

Dopo una trentina di giorni dall’invio della missiva, nel corso della mattinata di lunedì è giunta la risposta dell’architetto Silvano Arcamone. Il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune capofila, nel replicare al consigliere Ferrandino, ha scritto che «in riferimento a quanto richiesto dal consigliere Ciro Ferrandino, si chiarisce che la via Francesco Sogliuzzo è servita dall’impianto di pubblica illuminazione, ma tuttavia, la scarsa illuminazione del marciapiede è dovuta alla folta vegetazione della pineta adiacente e della siepe di bordo del marciapiede, che nonostante gli interventi di normale potatura, vengono a crearsi delle zone scarsamente illuminate. L’intervento menzionato nella interrogazione in oggetto verrà tenuto in considerazione nella programmazione degli interventi di potenziamento della pubblica illuminazione. Pertanto – conclude Arcamone – ci si attiverà nell’immediato a risolvere la problematica esposta e si provvederà a comunicare quanto eseguito».

Exit mobile version