Casamicciola vs Forio, la guerra dell’acqua

L’edizione 2019 della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna si porta dietro l’inevitabile e ormai abituale strascico di polemiche: Casamicciola non ci sta e il sindaco Castagna polemizza per la mancata vittoria

Il giorno dopo, magari da consolidata tradizione (e infatti qualcuno magari si chiederà dov’è la notizia) esplode la polemica. Che per la verità, era scoppiata già in piena notte nel borgo antico di Ischia Ponte: epicentro la baia di Cartaromana, con la scossa tellurica che si è registrata non appena la giuria ha fornito il verdetto relativo alla classifica finale dell’87esima edizione della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna. Vince Forio, Casamicciola arriva seconda.

Sulla carta verrebbe da dire tutti felici e contenti: all’ombra del Torrione confermano un trend di crescita esponenziale registrato negli ultimi anni, nella cittadina termale con due premi tecnici portati a casa si potrebbe comunque essere soddisfatti: passare da fanalino di coda a seconda della piazza non è roba da poco. E invece non è così. Perché, nonostante si cerchi di non mostrare un certo disappunto, il “corner” casamicciolese presente a Ischia Ponte non la prende affatto bene. Il sindaco Giovan Battista Castagna raggiunge sul palco il consigliere Ciro Frallicciardi per ritirare il premio della piazza d’onore, ma va via visibilmente scuro in volto e senza pronunciare una sola parola. Un silenzio che non promette nulla di buono ed infatti di lì a poco a cronisti, emittenti televisivi ma anche semplici cittadini presenti nella baia comincerà a sfogarsi senza sosta alcuna.

La barca di Forio, che ha portato a casa la vittoria, sarebbe andata decisamente fuori traccia non rispettando i paletti del tema imposto dall’organizzazione. E così esplode la rabbia del primo cittadino:
«
E’ come se a scuola chiedessi a uno studente di parlare di Manzoni e lui mi raccontasse vita, morte e miracoli di Leopardi…
»

«Voglio fare una premessa – esordisce – nulla da eccepire contro la barca realizzata dagli amici di Forio, che io ho trovato davvero molto carina. Ma c’è una domanda che voglio porre: che cosa c’entra con il tema dell’acqua che era stato assegnato dall’organizzazione?». Il primo cittadino di Casamicciola non ci sta e per essere ancora più chiaro rincara la dose: con un esempio che vorrebbe rendere il suo concetto ancora più chiaro: «E’ come se a scuola io docente chiedessi a uno studente di parlarmi di Giacomo Leopardi: lui attacca e mi racconta vita, morte e miracoli di Alessandro Manzoni. Magari lo fa in maniera impeccabile, da dieci e lode, ma fatto che sei andato completamente fuori traccia. E questo mi sembrerebbe a dir poco surreale». L’obiettivo di Giovan Battista Castagna è uno e solo, anzi due: da una parte chiedere lumi a chi di fatto ha assunto la decisione finale, dall’altra chi non ha lesinato gli sforzi per costruire l’imbarcazione allegorica prestando la dovuta attenzione a rimanere all’interno del “recinto” delle regole che erano state fissate dagli organizzatori.

«E’ chiaro che il mio rammarico non può che essere indirizzato alla giuria: non ho nulla contro i singoli, tutte personalità di spiccata eccellenza, però immaginavo che l’attinenza al tema avesse rappresentato una pregiudiziale nel momento in cui si fosse trattato di votare. E invece devo prendere tristemente atto del fatto che questo non è successo. Tutto questo mi rammarica, perché ho visto le tante persone che hanno lavorato a questo progetto prestare attenzione al minimo dettaglio per non rischiare di andare fuori traccia. Una meticolosità che purtroppo non ha pagato e questo mi rincresce non poco, sarei ipocrita se lo nascondessi…».

In effetti anche dalla descrizione delle due barche si noterebbero delle differenze che hanno fatto storcere il naso anche a tecnici e maestranze che hanno lavorato alla realizzazione della barca di Casamicciola. Quella di “Oceano e Teti” è chiara: “Omero chiama Oceano l’origine degli dei e l’origine di tutti. Oceano aveva un’inesauribile potenza generatrice e quando tutto aveva già dato origine da lui, esso continuò a scorrere agli estremi margini della terra, rifluendo in se stesso, in un circolo ininterrotto. Anche quando il mondo stava già sotto il dominio di Zeus, egli solo poté rimanere al suo posto primitivo”. Insomma, che l’acqua sia parte integrante, assolutamente integrante, del concept, non c’è assolutamente dubbio. Per quanto riguarda Forio, nella stessa descrizione si troverebbe l’escamotage che poco è piaciuto a chi è arrivato secondo: “Se per l’uomo l’acqua è fonte di vita, per gli isolani l’acqua diventa elemento intrinseco alla stessa quotidianità, infatti per l’isolano tutto si è svolto, si svolge e si svolgerà a stretto contatto con l’acqua. L’isola stessa è un arca, che diventa scrigno e tutela di tutti gli elementi che la compongono”.

Insomma, è come se anche nel caso in cui tutte le scene si svolgano in strade, piazze o montagne, per il solo fatto che l’isola sia circondata dal mare tutto diventa lecito è possibile. Una “scappatoia” che è piaciuta poco, per non dire nulla. E questo, ribadiscono dalla cittadina termale, senza nulla togliere al lavoro svolto dai cugini. I quali, a loro volta, se la ridono. Come il sindaco Francesco Del Deo, che nel ritirare il premio ha voluto ricordare di aver assistito in prima persona alle prove terminate il giorno della vigilia quando ormai erano le 2.30 di notte. All’ombra del Torrione, nessuna voglia di fare polemiche o puntualizzazioni, almeno per adesso.

Exit mobile version