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Casamicciola, torna a casa anche la scuola dell’infanzia

Il Comune ha locato un immobile in via Cumana: i bambini erano gli unici ancora lontani dal territorio comunale e sistemati temporaneamente in via Mirabella a Ischia

Mancava un solo tassello e adesso il quadro è completo e la missione portata a compimento. L’amministrazione comunale di Casamicciola, con delibera di giunta municipale, ha stabilito di prendere in fitto un immobile ubicato in via Cumana al fine di adibirlo a uso scolastico. La struttura servirà a fare in modo che anche i bambini dell’Infanzia possano far ritorno nel territorio della cittadina termale, attualmente sono infatti allocati ad Ischia in via Mirabella.

Il Comune aveva precedentemente pubblicato un avviso pubblico avente ad oggetto “reperimento immobili da destinare ad uso scolastico”, da qui è pervenuta la disponibilità a locare o eventualmente vendere l’immobile composto da piano interrato, semi-interrato e piano rialzato. Nella delibera si dà mandato al responsabile dell’area economico-finanziaria di predisporre gli atti consequenziali alla locazione della struttura e si precisa anche che la spesa sarà finanziata con i proventi messi a disposizione dal commissario per la ricostruzione. Particolarmente soddisfatto il sindaco Giovan Battista Castagna: «La scuola è sempre stata una priorità mia e dell’amministrazione tutta – ha spiegato il primo cittadino – con la sistemazione trovata per i bambini dell’Infanzia a partire dal nuovo anno scolastico siamo riusciti a far tornare a “casa” tutti i nostri alunni e studenti. Il risultato ottenuto è frutto di un lavoro di squadra, che ci ha visto sempre al fianco della gente, con fatti concreti e coerenza e non con sterili e inutili proclami. E’ un altro significativo mattoncino verso il ritorno alla normalità, ne siamo felici anche se continuiamo a lavorare per dare risposte alla comunità casamicciolese».

L’atto fortemente voluto dall’amministrazione, in verità, fa anche un excursus su come si sono succeduti gli eventi. In particolare si richiamava una delibera di giunta risalente all’ottobre 2017 con cui si stabiliva di “poter dare mandato al responsabile dell’area tecnica comunale di effettuare un’accurata indagine volta all’individuazione di un immobile sul territorio comunale da destinare a scuola di differente ordine incluso quello dell’infanzia, dietro pagamento di un corrispettivo non superiore all’importo di euro quarantamila annui anche con una durata massima di anni tre non prorogabili salvo accordi tra le parti”.

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