Casamicciola, per GB & co. bilancio approvato in “solitudine”
L’opposizione ha abbandonato l’aula dopo la lunga discussione su sisma e ricostruzione, argomenti su cui il Consiglio ha deciso di “convocare” il commissario Schilardi. Disputa sulla validità delle deliberazioni dopo l’abbandono di Loredana Cimmino, vicepresidente del consiglio, ma poi tutti i punti vengono velocemente approvati con la scontata unanimità
Approvato il bilancio in un consiglio comunale piuttosto anomalo a Casamicciola,in cui quasi tutti i punti all’ordine del giorno sono stati approvati all’unanimità, visto l’abbandono dei consiglieri di minoranza ad assemblea in corso. Ieri pomeriggio il civico consesso è iniziato con un minuto di raccoglimento per ricordare i deceduti isolani a causa del covid-19 e la scomparsa della madre del Presidente del consiglio comunale, Nunzia Piro, per l’occasione sostituita dalla vicepresidente Loredana Cimmino.
TERREMOTO
Su proposta del consigliere Ignazio Barbieri, l’assemblea ha accettato di iniziare la seduta trattando il problema del terremoto e le dinamiche del contributo di autonoma sistemazione. Barbieri ha stigmatizzato l’operato della struttura commissariale diretta dal dottor Schilardi, anche sul contributo di autonoma sistemazione, che consentirà relativamente a poche persone di continuare a beneficiarne.
Arnaldo Ferrandino ha citato una relazione dell’ingegner Peppino Conte, nella quale viene menzionata la convenzione tra il commissario Schilardi e Invitalia, con quest’ultima che dopo una ricognizione dei danni avrebbe dovuto guidare la struttura commissariale alla demolizione e ricostruzione. A distanza di tre anni dal terremoto, secondo la relazione dell’ingegner Conte, la ricostruzione invece stenta ad avviarsi.
Arnaldo ha poi sollevato il problema dei contributi erogati dal commissario (un milione sui cinque disponibili) che potrebbero finire per essere soggetti a tassazione, cosa che secondo il sindaco e gli esponenti di maggioranza non risulta. Il sindaco ha dato disposizioni al segretario comunale di chiedere chiarimenti al Ministero dell’economia. Sullo stato d’emergenza, il consigliere ha riferito di una corrispondenza col Commissario per chiedere spiegazioni sulla singolare circostanza di un sisma, quello di Casamicciola del 2017, senza la dichiarazione dello stato di emergenza, mentre i paesi dell’Emilia Romagna colpiti dal sisma del 2012 sin da allora sono ufficialmente in tale stato, mentre la delibera di consiglio in tal senso è rimasta nei cassetti.
È stato deciso di inviare al Commissario anche la relazione dell’ingegner Conte, oltre a reiterare la richiesta sullo stato d’emergenza. È intervenuto Luigi Mennella che ha denunciato la sostanziale impasse della fase di ricostruzione. “Non abbiamo rovine di Pompei, ma semplici baracche che andavano abbattute per consentire ai cittadini di ricostruire o delocalizzare”. Mennella ha inoltre contestato l’immobilismo sulla questione dell’edilizia scolastica, con 3 milioni e 600mila euro ottenuti, ma mai impiegati, a dispetto di Lacco Ameno che invece ha già avviato la procedura per impiegare i fondi di ripristino della sede scolastica “Principe di Piemonte”. Eguale denuncia per i finanziamento di efficientamento energetico e adeguamento sismico della sede municipale di Villa Bellavista. Secondo Arnaldo, sarebbe opportuno convocare il commissario alla ricostruzione Schilardi in Consiglio comunale a riferire sullo stato della ricostruzione.
Il sindaco Castagna ha preso la parola per riferire sulla problematica del contributo di autonoma sistemazione e della fine dell’assistenza alberghiera, che era stata più volte prorogata, fino a incrociarsi con l’emergenza sanitaria da covid-19. Il primo cittadino ha illustrato, in particolare, la questione delle abitazioni lesionate che erano abitate da consanguinei non formalmente proprietari dell’immobile. Proprietari e consanguinei anche dopo il limite del 18 maggio avrebbero dovuto continuare a percepire il Cas, fino al 31 dicembre. Secondo il sindaco, le istanze casamicciolesi dovranno essere confrontate con quanto deciderà il commissario, e ha invitato i cittadini che hanno la possibilità di locare immobili, di farlo a vantaggio dei terremotati, in quanto sicuramente essi tramite il Cas potranno ricevere l’importo mensile senza imprevisti. Castagna ha ribattuto a coloro che affermano che la ricostruzione non è mai iniziata: «Si poteva fare di più, ma tanto è stato comunque fatto, e c’erano tempi tecnici da rispettare, a partire dalla microzonazione», ha detto il sindaco.
A questo punto si è sviluppato un’animosa disputa tra Castagna e Arnaldo, col secondo che ha denunciato la differenza di trattamento tra il terremoto isolano e e quelli del resto d’Italia, con i provvedimenti che altrove sono serviti a sanare le case abusive, cosa che a Ischia non è avvenuta. La maggioranza ha ribattuto puntando il dito sulla parte politica che ha modificato il decreto ricostruzione in Parlamento, inserendo il comma 3 all’articolo 25 che prevedeva il rifiuto del contributo alle parti dell’immobile sottoposte a sanatoria. Il presidente del consiglio facente funzioni Loredana Cimmino ha invitato il civico consesso all’unità di intenti verso le istituzioni sovraordinate. Il sindaco Castagna ha comunque spiegato che i cittadini devono essere invogliati a chiedere il contribuito previsto dall’ordinanza per i cosiddetti “danni pesanti”, ma sul punto Arnaldo non era convinto circa i vantaggi di questa richiesta, stante l’enorme numero di edifici illegittimi tra quelli colpiti.
Alla fine del dibattito, il consiglio ha infine approvato all’unanimità la proposta di convocare il commissario Schilardi per relazionare al consiglio comunale sulle citate problematiche, così come sull’esigenza di invitare la Soget a non continuare nell’opera di riscossione tributaria fino al 31 dicembre come peraltro prescrivono le norme, e di reiterare la delibera consiliare dello scorso gennaio contenente le dichiarazioni d’intenti sulla ricostruzione.
L’OPPOSIZIONE ABBANDONA
A questo punto, hanno abbandonato l’aula Loredana Cimmino, Ignazio Barbieri e Arnaldo Ferrandino. È sorta subito la controversia circa la “defezione” della dottoressa Cimmino, lasciando il consiglio senza unpresidente. La maggioranza ha proposto di far subentrare il vicesindaco Silvitelli, ma l’architetto Mennella ha contestato tale soluzione, invocando lo scioglimento della seduta. Dopo un breve consulto, dagli esiti non del tutto concludenti, si è deciso che il consiglio comunale poteva continuare, vista l’assenza di norme che lo impediscono. Tuttavia Luigi Mennella ha contestato tale soluzioni, visto che non è prevista la possibilità di far subentrare il consigliere anziano nel ruolo di presidente del civico consesso, dichiarando di considerare illegittime le successive deliberazione e invitando il segretario a inviare la documentazione al prefetto e al Ministero dell’Interno, prima di abbandonare anche lui l’aula.
OK AL BILANCIO
Si è quindi passati al primo vero punto all’ordine del giorno, il regolamento comunale per le spese di rappresentanza, velocemente approvato. Anche la seconda proposta di delibera, relativa al varo del regolamento del cerimoniale, è stata rapidamente approvata dal consiglio, ormai composto soltanto dagli esponenti della maggioranza. Il sindaco ha rivolto un ringraziamento particolare al presidente del consiglio comunale Nunzia Piro, che ha personalmente preparato i due regolamenti. Poi spazio al punto-chiave della seduta, cioè l’approvazione del rendiconto della gestione, del conto del bilancio, stato patrimoniale e conto economico per l’esercizio finanziario 2019 coi relativi allegati. Il sindaco ha illustrato brevemente la relazione, comprese due recenti sentenze in materia contabile non favorevoli all’ente, relative a controversie risalenti a tre lustri fa. Scontata la votazione favorevole all’unanimità.
Il quarto punto, anch’esso liquidato a tempo record, riguardava l’approvazione dei lavori di somma urgenza per l’emergenza riscontrata in via Tommaso Morgera, con relativo riconoscimento del debito fuori bilancio e la legittimità della spesa ai sensi dell’articolo 194 del d.lgs 267/2000, per chiedere il relativo ristoro. Il penultimo argomento era relativo alla comunicazione del prelievo dal fondo di riserva di cui alle deliberazioni di Giunta comunale n.27 del 28 febbraio e n. 31 del 20 marzo. Dopo la veloce approvazione, si è giunti all’ultimo punto, la ratifica della delibera di giunta comunale n. 52 dello scorso 30 giugno sull’emergenza covid-19 e la delibera di giunta regionale della Campania n. 170/2020 relativa al sostegno al fitto delle abitazioni principali per situazioni di emergenza socio/economica e il contributo straordinario per il sostegno al fitto delle abitazioni. L’ennesima approvazione unanime, alle ore 18.15, ha segnato la fine della seduta.