Casamicciola, la Guerra della Tresta prosegue a colpi di denunce
Non c’è pace per i residenti della strada ubicata nella cittadina termale: tutta colpa di una guerra intestina che si combatte tra vicini: e l’ultima querela ha investito finanche l’ufficio tecnico comunale
Non c’è pace per i residenti di via Tresta a Casamicciola Terme. Tra le zone più a rischio, non solo per il rischio idrogeologico ma per il terremoto sociale, la guerra intestina in atto tra vicini residenti nella zona a ridosso della Piazza dei Bagni. L’ultima denuncia querela ha investito persino l’Ufficio Tecnico Comunale, terminale ultimo di ogni contesa e di una articolata denuncia querela sporta da Mimmo Romano al fine di vedersi riconoscere il diritto di passaggio per una pubblica via. Una guerra intestina che va avanti da anni senza soluzione di continuità ed acquistasi dopo che la moglie del Romano, gravemente inferma, è caduta ferendosi, dalle scale, nel tentativo di guadagnare l’uscita da casa. Una prigione la descrive Romano, dove ogni diritto deve passare per le denunce e la carta bollata. Sono decenni che si va avanti cosi. Lo scorso marzo nelle mire di Romano è finito l’ufficio tecnico comunale e l’ente diretto dal Commissario Straordinario Simonetta Calcaterra. Romano si è rivolto alla Guardia di Finanza segnalando l’impossibilità materiale di raggiungere la propria abitazione in via Tresta n, 31. Il denunciante lamenta diverse problematiche di accesso all’immobile di proprietà e per questo tira in ballo il comune: “L’accesso all’abitazione avviene dalla pubblica via per il piano terra, nel mentre l’accesso al pianoprimo avviene a mezzo di una scala elicoidale interna, oppure dalla pubblica via Tresta checosteggia l’abitazione, atteso che detta strada dopo un tratto in leggera salita giunge finoall’ingresso dell’abitazione del piano superiore; tale accesso risulta oggi impedito a causa dell’occupazione della pubblica via. In particolare secondo i romano, su detta via insiterebbe “un muro di cemento che interdice la pubblica via, acquisendo all’interno anche i pali della pubblica illuminazione; per effetto di tale occupazione la sede stradale che prima era larga metri 3 e ora ridotta a circa90 cm”.
Nel merito già nel 2018 a seguito di numerose diffide ed esposti da parte del cittadino il Comune di Casamicciola ebbe ad emettere apposita ordinanza per far si che la pubblica via venisse liberata, disponendo che la strada comunale, incorporata nel muro, fosse ripristinata della larghezza della sede stradale (mt 3).Nonostante la regolare notifica dell’ordinanza la pubblica via resta interdetta e l’accesso all’abitazione Romano inibita al punto che il Romano stesso ha lamentato ai militari della Guardia di Finanza come permanga lo “stato di messa in pericolo” tenuto pure conto che “oltre l’area occupata, di proprietà comunale, si stanno verificando ulteriori micro crolli con accumulo di materiale che in caso di forte pioggia scivolerà verso valle trascinando lungo il percorso tutto quanto vi si trova”. A completamento dell’occupazione della strada già realizzata con opere murarie, sono soliti parcheggiare anche veicoliin modo tale da non consentire nemmeno il transito pedonale sulla residua porzione di stradacomunale lasciata libera.
Il denunciante ha chiesto alla Guardia di Finanza di procedere nei confronti di chiunque risulti responsabile della condotta illecita in parola ed in particolare nei confrontidi chi abbia concorso, per tutti i reati che si ravviseranno dai fattiEsposti.Con riserva di costituzione di parte civile, opposizione alla definizione con decreto penale erichiesta di informativa in caso di proroga delle indagini ovvero di archiviazione del procedimento,al sensi dell’art. 406 e ss. c.p.p.