Casamicciola, i chiarimenti della Regione sul Puc
Dopo l’approvazione del preliminare da parte del Comune, la Direzione generale di governo del territorio della Campania ha illustrato le prossime fasi per giungere alla definitiva approvazione del piano urbanistico comunale.
Dalla Regione arrivano i chiarimenti per le successive fasi di redazione del Piano urbanistico comunale. Come si ricorderà il Comune di Casamicciola sta per entrare nel vivo della fase di stesura del Puc, dopo l’approvazione del preliminare i cui elaborati sono stati depositati presso l’ufficio urbanistico del Comune. Adesso tocca all’Ufficio tecnico proseguire nella redazione del Piano, nella valutazione ambientale strategica e nella valutazione d’incidenza , tenendo conto di quanto prescritto dagli altri “soggetti competenti in materia ambientale”. Proprio in corrispondenza di questa nuova fase, negli uffici de Comune termale sono arrivati i chiarimenti da parte della Direzione generale di governo del territorio della regione Campania. La normativa regionale in materia ha stabilito che la pianificazione comunale va attuata mediante due tipi di disposizioni: quelle strutturali a tempo indeterminato, e le disposizioni programmatiche riferite invece ad archi temporali limitati.
I contenuti essenziali di entrambe le disposizioni – strutturali e programmatiche – sono contenuti nell’articolo 9 del regolamento regionale n.5 del 2011, che assegna tali contenuti rispettivamente al “piano strutturale” e al “piano operativo/programmatico” che ha natura fondamentalmente “operativa”. La norma ora citata prevede che i due piani, mediante il quale si attua il Puc, possano essere adottati anche in momenti diversi, e ciò consente ai Comuni di adottare, e quindi di approvare il piano strutturale in maniera disgiunta dal piano operativo. In tal modo, si è voluto riconoscere la possibilità per i Comuni di dotarsi prima di tutto di una piano strutturale (PS) a tempo indeterminato, approvato secondo le norme citate, dotato di Valutazione ambientale strategica, e completo di tutti gli elementi richiesti dal regolamento regionale, rimettendo all’ente locale la valutazione in ordine alla necessità di approvare il Piano operativo-programmatico che, siccome è riferito a un arco temporale limitato, è strettamente collegato alle scelte programmatiche che incidono sull’uso del territorio comunale.
Il piano strutturale andrà adottato entro il 30 giugno, mentre per la definitiva approvazione il limite massimo è il 31 dicembre
Tali scelte possono avvenire in momenti successivi all’approvazione del piano strutturale. Se il Comune ritenesse di non avere necessità di procedere all’approvazione del piano operativo, potrà decidere di approvare preliminarmente il Piano strutturale, riservando a un momento successivo l’approvazione di quello operativo, anche per singole porzioni di territorio comunale, sempre seguendo le disposizioni dell’articolo 3 del regolamento 5/2011. Di conseguenza il piano strutturale è a tempo indeterminato e ha natura di Puc. Il Comune ha poi la facoltà di attuare tale Puc/Ps anche attraverso il piano operativo-programmatico, nel caso in cui ne valuti la necessità per il proprio territorio. Infine, la Direzione generale avverte il Comune che il commissariamento da parte della regione previsto dalla legge regionale 16/2004 scatterebbe nel caso in cui l’ente non avrà adottato almeno il piano strutturale entro il 30 giugno prossimo, e se non avrà successivamente approvato tale piano entro il 31 dicembre.
In ogni caso “l’avvertimento” non dovrebbe servire: il Comune di Casamicciola ha già approvato il preliminare nel limite previsto, fissato al 31 marzo. I tempi, finora, sono stati rispettati, a partire da quando nei primi mesi del 2020 fu costituito l’ufficio di Piano per la redazione del Puc, e a fine febbraio la giunta prese atto degli elaborati. A ottobre scorso sono iniziate le consultazioni con gli altri soggetti competenti, vale a dire le varie Direzioni generali regionali, per la difesa del suolo, delle politiche agricole, il governo del territorio, il ciclo integrato delle acque e dei rifiuti, la gestione delle risorse naturali protette, l’Assessorato all’urbanistica, l’agenzia regionale per la difesa ambientale, le Soprintendenze, l’Asl, l’autorità di Bacino, l’ente idrico, la città Metropolitana e i vari Comuni dell’isola, oltre naturalmente il Commissario alla ricostruzione post sisma, il Ministero dell’Ambiente e l’Ingv. Il tavolo di consultazione fu articolato in due sedute, la prima a novembre di tipo introduttivo con lo scopo di illustrare il Rapporto ambientale preliminare (Rap) e il preliminare del Puc, la seconda a dicembre finalizzata ad acquisire i pareri definitivi dei soggetti competenti in merito al Rap. Incontri avvenuti su piattaforma telematica, viste le limitazioni dovute all’emergenza epidemiologica, durante i quali arrivarono vari contributi da parte della Direzione generale per il ciclo integrato delle acque e dei rifiuti, della Soprintendenza (che impose numerose prescrizioni), dell’Ente idrico, del Commissario Schilardi e da un privato. Il preliminare, che è stato poi pubblicato sul sito web del Comune, è costituito tra l’altro dagli elaborati relativi al sistema insediativo, al sistema ambientale e a quello delle infrastrutture, oltre allo stato di diritto e al quadro strategico. Casamicciola procede dunque verso l’adozione dello strumento che disegnerà il volto futuro del paese.