Casamicciola e le elezioni, un venerdì di “passione”
Una mattinata davvero ad alta tensione, la piazza e il corso principale del paese diventano occasione d’incontro per definire le ultime strategie ma anche per parlare di annunci imminenti
Magari nel pomeriggio o in serata si saranno dedicati all’aspetto religioso della giornata, ma la mattinata di ieri in quel di Casamicciola aveva tutti i crismi per poter essere definito un venerdì di passione. Dai vasi “transenna” che delimitavano l’isola pedonale di Corso Luigi Manzi fino ai tavolini del Bar Calise c’era praticamente un universo politico.
Per la serie venghino signori venghino, all’appello non mancava praticamente nessuno. All’ingresso, partendo dal versante più lontano da Piazza Marina, la delegazione del Pd e filogiosiana composta dai soliti noti: Francesco Mennella, Giusy Iacono, Riccardo Cioffi, Emanuel Castagna e scusateci se abbiamo dimenticato qualcuno. Sulla sponda opposta – seduto ai tavolini del Bar Calise – il sindaco della cittadina termale, Giovan Battista Castagna, in compagnia di una delegazione tutta lacchese composta da Giacomo Pascale, Ciro Calise e Giovan Giuseppe Zavota. Nella cosiddetta “terra di mezzo”, esattamente al Bar Unico, i tavolini occupavano altri due gruppi: da una parte a menare le danze l’assessore Ignazio Barbieri e l’architetto Antonio Conte, sull’altro lato del marciapiedi Franco Barbieri, Maurizio Pirulli e qualche altro “aficionado” della corrente vicina al tre volte sindaco Arnaldo Ferrandino. Insomma, con tutto il rispetto per qualche comparsa o personaggio in cerca d’autore, possiamo dire che all’appello non mancava (più o meno) praticamente nessuno schieramento.
Intanto, a meno di colpi di scena che non sono da escludere (c’è chi in piazza scommetteva su qualche annuncio nella giornata di oggi, hai visto mai che possa prenderci anche se pare difficile), se ne è andata un’altra settimana senza che nulla si è mosso. O meglio, senza che nulla si sia ufficialmente definito. Con tutti i rischi che ne possono conseguire, appare chiaro a tutti che si va verso il “redde rationem” presumibilmente a metà settimana prossima. Insomma, i giochi si chiuderanno in zona Cesarini, l’ipotesi che di logica nessuno avrebbe mai voluto e dovuto auspicare ma anche l’unica strada evidentemente praticabile visto il “caos organizzato” che sembra caratterizzare personaggi e interpreti dell’agone politico casamcciolese. Ma il venerdì mattina era stato preceduto da un giovedì sera di quelli tutt’altro che irrilevanti, non a caso si è tirato fino alle tre di notte. Giosi Ferrandino – appena rientrato dai suoi impegni da europarlamentare – si è fiondato presso il quartier generale del ristorante Zelluso ed ha riunito il suo stato maggiore.
Sembrerebbe, noi usiamo il condizionale soltanto perché la politica è costituita da “atti ufficiali”, che l’esponente del Pd abbia rotto gli indugi e deciso di scendere in campo e correre per la poltrona di sindaco di Casamicciola. Un particolare questo che per la prima volta ieri mattina non veniva rivelato soltanto dall’assessore Ignazio Barbieri ma anche da altri esponenti politici. L’aria frizzantina che trasmetteva poi il suo “gruppo”, rendeva tutto sommato più che credibile l’inciucio circolato con una certa insistenza. Da qui anche la seconda voce di corridoio che vorrebbe una nota che proprio in questa giornata pre pasquale dovrebbe annunciare l’evento, anche se è molto probabile che se ne riparlerà dopo le due giornate festive. Resta da capire quanti e quali risorse dell’attuale maggioranza decideranno di fare il salto della quaglia ed approdare alla corte giosiana. Avrebbe sciolto la riserva anche Antonio Conte e dunque l’assessore Loredana Cimmino, dentro pure Giovanni Barile, per il resto resta tutto da definire.
E Arnaldo Ferrandino e i suoi? Continuano ad osservare l’evolversi degli eventi e si tengono pronti a qualsiasi evenienza. Il commercialista dopo averci pensato su – come abbiamo scritto nei giorni scorsi – ha rotto gli indugi decidendo di cominciare a lavorare ad una lista per presentare la sua candidatura a sindaco. Ma guarda anche ad un’altra serie di incroci ed in casa sua tutto è ancora possibile. Scendere in campo direttamente resta un’ipotesi plausibile ma sulla quale gli scommettitori non puntano un capitale. C’è sempre di mezzo l’accordo con l’attuale maggioranza in vista di quello che sarà il processo di ricostruzione post sisma, per il quale è auspicabile anche un governo di “larghe intese”, ma nelle ultime ore sono spuntate anche ipotesi più o meno suggestive legate a una possibile “retromarcia” di Giosi finalizzata a favorire la candidatura di Arnaldo in cambio dell’inserimento di qualche candidato in quota piddina nella lista di quest’ultimo. Può sembrare fantapolitica e magari lo è, ma certo con questi chiari di luna nulla può essere escluso a priori.
Nel frattempo sembra prendere quota la composizione di una lista da parte della componente grillina, il che significa che a competere per la fascia tricolore ci sarà pure l’architetto Caterina Iacono. Al lavoro anche l’architetto Luigi Mennella, che però nel frattempo sembra aver smarrito il feeling con Peppe Zabatta, il cui nome nelle ultime ore è stato accostato alle liste dei big. Insomma manca poco eppure manca davvero parecchio. Può sembrare un gioco di parole o un controsenso ma non lo è. Così come non ci sarebbe da stupirsi se, dopo oltre un mese di “centrifuga”, la quadratura del cerchio arrivasse nello spazio di un amen. La politica, in fondo, è anche questo