Dopo una nota pubblicata sui social network, relativa a un errore negli avvisi per la Tari 2015 e al rischio che il Comune potesse perdere la somma di un milione e mezzo di euro, giunge la nota di precisazione – e secca smentita – del responsabile appalti della S.O.G.E.T., Stefano Martella.
In una nota lo stesso Martella spiega quanto segue: “Negli avvisi di accertamento relativi agli Omessi Pagamenti della Tassa Rifiuti anno 2015, consegnati per la notifica al servizio postale nazionale nel mese di dicembre, è stato indicato un conto corrente che si è rilevato cessato da parte di Poste Italiane. Per ovviare a tale inconveniente la SO.G.E.T. ha immediatamente inviato a ciascun contribuente, scusandosi per il disagio arrecato, una comunicazione con l’indicazione delle corrette modalità di pagamento allegando, per facilitare l’obbligazione tributaria, i nuovi bollettini di conto corrente precompilati. Si evidenzia che: L’avviso di accertamento notificato conserva la sua validità; La risoluzione MEF n. 6/DF del 15/6/2020, con riferimento alla disposizione di cui al comma 1 dell’art. 67 del D.L. 18/2020 che prevede la sospensione, per il periodo 8 marzo -31 maggio 2020, dei termini di prescrizione e decadenza delle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori, ivi compresi quelli degli enti locali, ha chiarito che l’effetto di tale disposizione è quello di spostare in avanti il decorso dei suddetti termini per la stessa durata della sospensione (85 giorni). L’annualità 2015 pertanto può essere accertata entro il 26 marzo 2021”.