Casamicciola: 300 chili di latticini sequestrati
I prodotti erano mal conservati e privi di indicazioni sulla tracciabilità. Due persone denunciate dai Carabinieri Forestali della stazione locale
Nuovo sequestro di prodotti alimentari sull’isola. In azione i Carabinieri Forestali della stazione di Casamicciola Terme, hanno denunciato per frode alimentare due commercianti incensurati: un 54enne di Castel Volturno e un 52enne di Forio. L’operazione è stata messa in atto in un’area di parcheggio ormai dismessa: a insospettire i militari è stata la presenza di due furgoni frigoriferi, e la loro disposizione, cioé parcheggiati l’uno di fianco all’altro. I rispettivi conducenti avevano spalancato i portelloni posteriori ed erano occupati a trasferire latticini da un mezzo all’altro.
Incuriositi dallo scambio, i Carabinieri hanno notato che i sistemi di refrigerazione dei veicoli erano guasti, cosa che aveva fatto sì che tutti i prodotti trasportati – mozzarelle, provole, ricotte e fiordilatte – fossero in cattivo stato di conservazione. Le confezioni, inoltre, non riportavano le prescritte indicazioni sulla tracciabilità come il paese di mungitura, di condizionamento o trasformazione del latte. Le violazioni riscontrate hanno reso inevitabile l’intervento, con il successivo sequestro dell’intero quantitativo di merce esaminata, pari a circa 297 chili di prodotti caseari. Un carico dunque non indifferente. Le indagini sono ancora in corso per l’accertamento di ulteriori reati qualora dovessero emergere, in quanto alcuni campioni di latticini posti in sequestro sono al vaglio dell’Istituto zooprofilattico di Napoli per la ricerca di caseinati diversi da quelli bufalini dichiarati, ma anche per accertare la qualità del latte utilizzato e l’eventuale applicazione di trattamenti di risanamento o annacquamento non consentiti. Completate le rilevazioni, i prodotti saranno distrutti.
Resta dunque alta l’attenzione delle Forze dell’Ordine sulla qualità dei prodotti destinati al consumo alimentare. Un carico notevole come quello appena sequestrato avrebbe avuto molteplici destinazioni, e in caso di non sicura provenienza o di cattiva conservazione le conseguenze sulla salute pubblica potrebbero essere imprevedibili. I posti di blocco e controlli continuano quotidianamente sul territorio isolano, in zona tanto centrali quanto periferiche, infatti, come si ricorderà, quello appena riportato è il secondo caso di sequestro di prodotti caseari in pochi giorni, visto che alcuni giorni fa un autotrasportatore di Forio era stato bloccato mentre stava trasportando 25 chili di mozzarella, ricotta e provola di bufala in una macchina non refrigerata; molti prodotti inoltre erano privi di etichettatura che ne attestasse la provenienza o la avevano ma era incompleta.
L’uomo era stato fermato in località Sant’Angelo dai Carabinieri dell’aliquota operativa di Ischia. Le verifiche eseguite in collaborazione con personale dell’ASL Napoli 2 Nord avevano portato al sequestro di tutti i latticini che verosimilmente sarebbero stati distribuiti a negozi, ristoranti e attività ricettive di Sant’Angelo. Anche in questo caso il carico è stato destinato alla distruzione. In quel caso, ad essere denunciato in concorso fu anche il il proprietario della società di trasporti, un residente a Barano d’Ischia, con l’accusa di alimenti in cattivo stato di conservazione.