CULTURA & SOCIETA'

Cartaromana & Sorgeto, le sorgenti vicino al mare sfidano i secoli le due mitiche fonti di acqua termale si “rilanciano” da sole

C’è folla alle fonti di Cartaromana a Ischia e di Sorgeto a Panza in questi giorni roventi della prima fase di questa anomala estate 2020, dove l’acqua sorgiva calda e si somma alla temperatura altrettanto calda esterna. Per questo le antiche fonti di acqua termale sorgiva con bollicine nelle due predette località sul basso fondale separate dal mare da una bordatura bassa di scoglietti, stanno vivendo un fenomeno di credibilità e rilancio da far pensare che questa risorsa naturale pubblica, nell’arco dei secoli non ha mai smesso la sua attività silenziosa e curativa, d’apprincipio in uso delle genti del luogo e successivamente dei turisti messi a conoscenza della possibilità di beneficiarne.

Sono le nuove generazioni della zona che comprende la vasta area, che da Campagnano si estende a Sant’Anna fino alla Cappella della madonna del Carmine a credervi , riprendendo una tradizione popolare molto in voga negli anni ’20 e ’30, allorquando le donne gravide, gli anziani e i sofferenti di dolori reumatici e forme acute di artriti, attendevano la buona stagione per raggiungere la spiaggia di Cartaromana per immergersi in quelle calde acque delle fonti a stretto contatto con il mare. Qualcosa di simile accadeva anche a Sorgeto- Il sollievo che provavano era immenso tanto che per nulla al mondo vi avrebbero rinunciato per affidarsi ad altre forme di cura e benessere. Oggi le fonti di Cartaromana come quelle di Sorgeto registrano un clamoroso “ritorno” alla loro attività naturale.

CARTAROMANA ACQUA
SORGIVA CON
BOLLICINE CALDE

Ora c’ è l’uso delle fonti per bagno ricreativo e curativo secondo l’antica pratica delle popolane dell’era romana che immergevano l’intero corpo per farlo rifiorire a nuova forza di vita anche attraverso le preghiere votive rivolte alle divinità scelte. Protagoniste del bagno nelle fonti della Cartaromana di oggi sono giovani famiglieischitane con amici, che senza rivolgersi alle divinità come si usava fare alle origini, tutti insieme hanno provato la medesima sensazione del benessere fisico quando immergendosi hanno ripetuto il rito di chi lo ha fatto prima di loro,ossia piacere e distensione delle proprie membra e del proprio spirito. Se poi usi, anche una crema propizia per spalmartela sulla faccia, evidentemente dietro consiglio professionale del dermatologo per ottenere un viso da bella vestale dell’epoca, significa che l’esperienza vissuta alle fonti di Cartaromana potrà lascia davvero il segno. Dal dopo guerra in poi, Cartaromana era la spiaggia dall’aspetto selvaggio frequentata dai giovani aitanti del tempo che in comitive con gozzi in affitto o di proprietà di uno di essi , si portavano fino alle fonti con lo scopo per altro di poter fare la corte a qualche donzella indigena che accompagnava i propri genitori o i propri nonni ai bagni della speranza.

CARTAROMANA ULTIMI ANNI ’50

Nonostante il manifesto interesse e la fiducia che venivano riposte in quelle acque sorgive da parte degli ischitani del tempo, nessuna autorità locale, nessun imprenditore ha pensato di valorizzare questa grande risorsa che la natura ha regalato ad una località per i suoi confini e le sue testimonianze di per sè già pregna di storia antica. Cartaromana con le sue fonti, la sua spiaggia, col suo mare cristallino, i suoi scogli presenta oggi il volto di sempre. Non è mutato niente. L’aspetto selvaggio presenta i costoni che dominano la spiaggia per tutta la sua lunghezza col medesimo pericolo di “caduta massi” e rappresentano un serio affronto alla incolumità dei bagnanti delle fonti e di tutti gli altri che usano spiagge e mare.

DONNE ISCHITANE DI PIANO LIGUORI
DEGLI ANNI ’20 AL BAGNO NELLE
FONTI DI CARTAROMANA

Al fascino ed alla bellezza dei luoghi ed a tutta la storia che li accompagna dai secoli passati fin ai nostri giorni, diventa opportuna e necessaria la critica da muovere a chi di dovere per la poca cura che si ha di questo prezioso lembo di costa isolana, celebrata in passato, oltraggiata di recente e deprezzata oggi dove meriterebbe miglior sorte. Cartaromana è uno dei “luoghi dell’anima” dell’antico Borgo di Celsa e dell’isola d’Ischia, incrocio di storia, arte, letteratura, religione e tradizioni popolari che spiegano il “genius loci” della più grande e bella delle isole del Golfo di Napoli.

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LA BAIA DI CARTAROMAMA

Tutto in uno specchio d’acqua di grande ampiezza chiuso, da un lato, dal maestoso Castello Aragonese; dall’altro, dalla piccola spiaggia di ciottoli diventata famosa appunto, per le sue vasche naturali di acqua calda dove, volendo, è possibile immergersi anche in inverno e dalla parte della strada, la secolare costruzione restaurata della Torre di Michelangelo, un tempo abitata dalla prestigiosa famiglia D’Avalos, dai Sanseverino,occupata poi dal Guevara e da altre famiglie ischitane della zona.

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LA SPAGGIA DI CARTAROMANA ANNI ’80

La speculazione edilizia laggiù non è arrivata, Se c’è stato qualche abuso, per altro anche denunciato, è stata poca cosa. Cartaromana con i suoi scogli di Sant’Anna e le sue fonti non celebrate come meriterebbero, si mantiene intatta da secoli, da quando i movimenti tellurici, trasformandola, l’hanno lasciata come oggi la vediamo. Essa con Sant’Anna era la continuazione della città sommersa di Aenaria tra il Castello e gli stessi scogli di S.Anna, la cui scoperta avvenne nel 1972 ad opera di due sub ischitani esperti in immersione in quei tratti di mare, Rosario D’Ambra e Pierino Boffelli. Rinvennero anfore, un lingotto di piombo e altro materiale archeologico che fu subito portato all’esame del sacerdote archeologo di Lacco Ameno Don Pietro Monti, del quale di recente è stato festeggiato il suo centenario della nascita.

LE FONTI DI ACQUA SORGIVA DI
CARTAROMANA DEGLI ANNI ‘ 60
FREQUENTATE DAI TURISTI TEDESCHI

Le ricerche continuano ancora oggi con risultati sempre più sorprendenti. Davanti alla secolare spiaggia di Cartaromana. Sorgeto invece a modo suo stupisce. La Baia di Sorgeto è uno di quei luoghi dove poter fare un bagno termale direttamente in mare: qui acqua calda e acqua fredda si mescolano a quella dolce e salata regalando ai turisti sensazioni uniche. Si tratta di una cala a forma di mezzaluna circondata da pareti rocciose in verticale dove si trovano acque termali calde direttamente in mare. C’è anche un piccolo stabilimento balneare ma l’accesso alle acque termali è gratuito. Un unico consiglio: sia d’estate che d’inverno, sia di giorno che di notte, conviene portare sempre le scarpette antiscivolo perché la baia appunto è formata da rocce. La baia di Sorgeto è un vero e proprio parco termale a cielo aperto, gratuito e quindi aperto tutto l’anno.

PRIMO AFFOLLAMENTO A SORGETO

Per questo motivo a Sorgeto è possibile ammirare persone immerse in acqua anche nei mesi più freddi, persino d’inverno perché la temperatura dentro le vasche può raggiungere anche i 37 gradi. D’estate è consigliabile scendere alla baia di Sorgeto molto presto, altrimenti si rischia di non trovare posto, mentre è assolutamente d’obbligo, almeno una volta nella vita, fare un bagno di sera al chiaro di luna immersi nelle vasche naturali tra mare e terme. Le terme naturali della baia di Sorgeto sono libere e gratuite ma anche queste acque come tutto nella vita hanno un prezzo. E questo si paga in fatica per raggiungerle. La baia infatti non è proprio facile da raggiungere: Se siete arrivati sullo spiazzo di Punta Chiarito, dal quale avrete una bellissima vista su tutta la baia, vi aspetteranno più di 250 gradini per arrivare al mare. E se la discesa vi sembrerà difficoltosa, aspettate di finire i vostri bagni termali per scoprire la fatica del ritorno (per la legge della fisica sono più di 250 gradini in salita).

RELAAX DAVANTI ALLE FONTI
SORGIVE DI SORGETO

D’estate i più pigri possono ovviare con il servizio di taxi boat messo a disposizione che collega il vicino borgo di Sant’Angelo alla Baia di Sorgeto via mare con prezzi decisamente accessibili. La Baia può essere raggiunta in autobus con le linee CS, CD, 1 o 23 che non vi porteranno proprio davanti alla scalinata ma a circa un chilometro di distanza.In taxi o con auto privata si può arrivare fino a Punta Chiarito, seguendo le indicazioni per località Panza e quindi Baia di Sorgeto. Sono presenti anche parcheggi a pagamento se non volete lasciare la vettura lungo la strada. Guardando il mare, quindi con la schiena alla costa, troverete le acque riscaldate sulla vostra sinistra, dalla parte opposta troverete una serie di massi sui quali prendere il sole.Molti turisti sfruttano questo posto per far essiccare sulla pelle il sedimento argilloso delle terme; più in là potrete trovare un bar-ristorante dove potrete acquistare il fango termale confezionato. Sempre sul posto troverete anche servizi igienici e cabine spogliatoio. Ecco come si presenta Cartaromana daslle origi ad oggi- A monte è tutta adornata di verde per la sua rigogliosa vegetazione in pianta stabile per tutto l’anno. Il mare quando è agitato non la riduce e nemmeno la ingradisce. È tale e quale da sempre, e offre l’identico affascinante scenario di cento anni fa, tanto per annotare una data.

Parlo dell’antica spiaggia di Cartaromana che sulle guide turistiche è indicata a sud del Castello Aragonese, tra gli scogli di Sant’Anna, dopo la Torre di Michelangelo. Questa splendida spiaggia, è rinomata per la sua bellezza e per la sua particolarità; sulla spiaggia si possono ammirare i caratteristici scogli neri di roccia vulcanica modellata dal mare. Oltre che per la sua bellezza, è celebre soprattutto perchè è uno dei rari posti in cui il termalismo si manifesta nel mare e anche in pieno inverno dove è possibile fare bagni caldi, grazie alle conche naturali in cui si sprigionano le sorgenti calde. Inoltre, la zona marina di Cartaromana, compresa nell’area archeologica di Ischia e ricca di posidonia oceanica, è molto amata dai sub, che possono usufruire di uno stabilimento ben attrezzato. Nei suoi fondali, vi è la storia antica di Aenaria, vi sono stati scoperti i resti di una fonderia di piombo e stagno, oggi sommersa a una profondità tra i 5 e i 7 metri sotto il livello del mare. La spiaggia si raggiunge percorrendo via Cartaromana e poi seguendo, a piedi, un sentiero lungo circa 700 metri (oppure in barca, con i taxi boat, da Ischia Porto o da Ischia Ponte). E’ una spiaggia non molto grande e ricca di fascino. Il sole però la riscalda solo nelle ore mattutine. In compenso nelle ore pomeridiane fino a sera, si può godere di un fresco che in altre località non si avverte con lo stesso sollievo.

SULLE FONTI DI SORGETO

Sotto la parete di destra della spiaggia infatti ci sono delle vasche naturali di acqua calda sorgiva dove in certe giornate di correnti favorevoli si formano delle piscine caldissime. L’acqua di Cartaromana è molto salubre ed è ricca di minerali. Sono le famose antiche fonti di cui parlo sopra. Mentre si è in acqua della fonte, è possibile fare delle maschere di fango, strofinando tra loro due pietre per ricavare piccole dosi di fango termale da usare. Applicato sulla pelle il fango ricavato,esso ha un forte potere restringete. In realtà si usufruisce di uno spazio relax and beauty termale completamente gratuito con una vista magnifica con gli scogli di sant’Anna, il Giardino del Ninfario oggi occupato dalle attività di Gardenia, Eden e CocoMare, la Torre di Michelangelo ed il castello Aragonese. Da Cartaromana in estate i gozzi di legno effettuano taxi boat con Ischia ponte, si può scegliere dunque di tornare a casa in barca o anche approfittare per esplorare con maschera e pinne i fondali del davanti a Cartaromana. Chi lo fa potrà vivere una esperienza unica , perchè quel mare nasconde segreti che ora dopo millenni stanno venendo alal luce, come la scoperta della città romana di Aenaria.

Foto Giovan Giuseppe Lubrano

antoniolubrano1941@gmail.com

nfo@ischiamondoblog.com

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