Carriero rileva le Terme Puteolane: saranno un resort di lusso
Il Patron del Regina Isabella con Costanzo Jannotti Pecci e Smart ha acquisito l’antico compesso sul lugomare flegreo: previsti investimenti di 25 milioni per la ristrutturazione del complesso inattivo da molti anni
Sempre più lontani dal turismo che conta e dallo sviluppo che l’isola merita e meriterebbe anche i grandi investitori ed imprenditori ischitani guardano verso nuovi orizzonti. È di queste ore la notizia della cessione delle Terme Puteolane alla Smart. Sono stati, infatti,perfezionati, secondo quanto ci è dato apprendere, gli atti preliminari per la cessione dell’antico complesso alberghiero termale, sul lungomare di Pozzuoli, alla Società meridionale alberghi Resort Terme spa. Tra i soci della Smart il Patron del Regina Isabella Giancarlo Carriero. L’imprenditore Ischitano punta anche sulle sponde continentali e su Pozzuoli che, oltre alle indubbie risorse, al prezioso bene, le acque termali, sta vivendo una nuova rinascita economica e culturale. Un trend in netta controtendenza con l’isola d’Ischia. L’iniziativa fa capo ad una cordata di imprenditori napoletani, guidata dal cavaliere del Lavoro Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione Industriali Napoli e figura di primo piano dell’industria alberghiera e termale italiana nella quale però, dall’ingegner Giancarlo Carriero, titolare dell’Albergo della Regina Isabella di Lacco Ameno e vicepresidente nazionale di Federterme Confindustria, riveste un ruolo di primo piano. L’operazione che ha le finalità e gli obbiettivi analoghi all’operazione che si era tentato di finalizzare con l’ex “Ospedale Termale” di Casamicciola Terme , il complesso di proprietà del Pio Monte della Misericordia, in un progetto di ristrutturazione partito nel 2010,firmato dallo Studio Associato Pica Ciamarra,doveva trasformarsi in un albergo extra lusso. L’ipotesi fu fortemente sostenuta dai governi di Giovan Battista Castagna, per poi naufragare come tutti i progetti casamicciolesi, soprattutto quelli che gravitano intorno al complesso, il sanatorio del’Università di Casamicciola, fondato intorno al 1604, in uso, con alterne vicende, fino alla metà degli anni ’70 e poi trasformatosi in discarica comune.
La struttura si posizionerà nella gamma Luxury delle strutture alberghiero-termali e dell’offerta di turismo medicale. L’inizio dei lavori è programmato tra fine 2023 e inizio, obiettivo è quelli di ultimarli tra i 24 e i 30 mesi
Quel sogno di recuperare l’ospedale casamicciolese, trasformarlo nel miracolo economico dell’ultimo secolo, sembra tramontato, mentre il medesimo sogno sorge sulle sponde puteolane, oltre il canale del golfo. Per le Terme Puteolane è previsto un investimento di circa 25 milioni per la totale ristrutturazione del complesso, inattivo da molti anni, che si posizionerà nella gamma Luxury delle strutture alberghiero-termali e dell’offerta di turismo medicale.L’inizio dei lavori è programmato tra fine 2023 e inizi 2024 con l’obiettivo di terminarli entro 24-30 mesi. Un progetto imprenditoriale, sociale e culturale di indubbio valore che potrebbe segnare la svolta di chi lo compie, ma soprattutto l’attesa rifondazione del territorio puteolano con la valorizzazione di risorse, le acque termali flegree che hanno pochi paragoni, né eguali e che di fatto rappresenteranno l’ennesimo colpo ad un territorio, quello isolano, che non ha saputo cogliere, né valorizzare, i suoi tesori.
È la dimostrazione dell’inettitudine dei politici casamicciolesi degli ultimi decenni.