CRONACAPRIMO PIANO

Carlo Villano inizia il suo mistero Pastorale: «Caminiamo Insieme!»

Sarà il 55 esimo Vescovo di Ischia. Ieri la celebrazione presso l’Episcopio isolano alla presenza delle autorità civili e militari dopo un lungo tour tra i bisognosi e i fedeli isolani. I sindaci omaggiano l’alto prelato di una croce in oro raffinato realizzata da un maestro orafo simbolo di tutte le comunità. Enzo Ferrandino: «La comunità spera e prega di rimanere sede della Curia»

“Grate al Signore che sempre dona pastori secondo il Suo cuore, le Chiese di Dio che sono in Pozzuoli e in Ischia” così, in un solo annuncio e due distinte celebrazioni, ha inizio il Ministero Pastorale di Sua Eccellenza Monsignor Carlo Villano nelle Diocesi di Pozzuoli e di Ischia. Due riti distinti, due distinte comunità che ieri nella maestosa cattedrale del borgo di Ischia Ponte hanno chiuso il calendario religioso degli appuntamenti, partito il 19 settembre nella Basilica di San Paolo a Monteruscello, che suggellala volontà di Papa Francescodi destinare un soloVescovo alle diocesi di Pozzuoli e di Ischia, unite “in persona episcopi”. In un evento che da oggi diventa eccezionale – la presenza del Vescovo ad Ischia – Monsignor Carlo Villano ha raggiunto il suolo ischitano nella mattinata di sabato 23 settembre. Le istituzioni non nascondono i timori di perdere sedi e potere. La verità nei discorsi ufficiali. Il Vescovo Villano ha cominciato la sua giornata visitando per primi i luoghi di accoglienza e di solidarietà isolani verso i più bisognosi prima di indossare ufficialmente la veste di 55 esimo Vescovo. Il primo del nuovo millennio nominato su due vescovadi. 

Alle ore 10.00 Villano presso presso la Basilica di S. Maria Maddalena in Casamicciola, ha incontrato i cittadini, alcuni colpiti dal terremoto e dall’alluvione. Tra questi alcuni familiari delle vittime del 26 novembre scorso.  Mons.Villano, dopo aver visitato la basilica si è soffermato sulla tomba del venerabile Parroco Morgera, accompagnato dal Parroco Don Gino Ballirano e da Don Gioacchino Castaldi. 

“Ho guardato perso quel solco nella montagna- ha detto Villano commentando la vista nel paese colpito dalle sciagure del 2017 e del 2022– devo dire che fa impressione”. Al suo fianco Monsignor Pascarella ha sottolineato la forza e la resistenza di quel popolo “Sono stati colpiti, e con la pioggia fa paura, ma sono forti”.La tragedia di Casamicciola, le sue vittime, sempre in primo piano nel corso delle funzioni. Subito dopo alle ore 11.00, il Vescovo ha fatto tappa presso lastruttura per anziani di Villa Joseph. A seguire intorno alle ore 12.30 tappa a Forio presso la Cittadella della Carità di Monterone. Alle ore 17.45 presso la Curia Vescovile l’incontro con le autorità civili e militari. Un momento di Grazia e di gioia per la Chiesa di Ischia e per l’intera comunità isolana. La Chiesa di Ischia inizia così il suo percorso accanto al suo nuovo Pastore, S.E. Mons. Carlo Villano. Un inizio bagnato dalla pioggia incessante e dal cattivo tempo che vuol essere un presagio di buon auspicio come per gli sposi, anche nelle parole e nei toni distensivi dei protagonisti a fine giornata: “Vescovo bagnato, Vescovo fortunato!”. Hanno scherzato al tavolo con le istituzioni prima delle presentazioni ufficiali Villano e Pascarella.

A fare da “madrina” alla cerimonia con le autorità Marianna Sasso: “Teniamo a questo momento prima della presa di possesso e della prima celebrazione ufficiale di Mons Carlo Villano, per unire insieme, in un corpo unico i campanili e la chiesa”. A fare da portavoce ai sindaci dell’Isola, tutti presenti, il sindaco di Ischia dove ha sede la curia, Enzo Ferrandino. Ferrandino, ricordando il passato illustre dell’Episcopio di Ischia e della Antica e prestigiosa discesi di Ischia ha parlato della necessità di “costruireponti”.Non ha nascosto il timore di perdere la vera Curia: “La comunità spera e prega di rimanere sede della Curia, della sua piccola ed antica Diocesi”. Il primo cittadino, salutando l’avvento di Pascarella ha avuto parole di stima per il predecessore Gennaro Pascarella che ha guidato la curia “con affetto paterno e benevolenza”. Poi ha concluso: “L’avvento di Villano come Vescovo delle due Diocesi è un evento che rassicura sulla continuazione della storia della nostra piccola dicesi isolana che ha dato, comunque, alla Chiesa, grandi Vescovo e Sacerdoti, Monache, venerabili– e giù il ricordoanche dei trascorsi di Boy scout di Villano per augurare che l’Episcopio venga preservato nella sua forza e centralità nonostante l’accorpamento-la disposizione di Villano all’ascolto e l’esperienza di Boy scout, dopo anni difficili e tragedie, sarà motivo di unione e di forza. La sua guida paziente e il giovanile entusiasmo ci aiuteranno a riscoprire la nostra vocazione all’accoglienza e l’invito di quel 5 maggio 2002 di Papa Wojtyla: Costruiamo Ponti per Camminare insieme. Il suo motto episcopale, vi ho generati negli atti del Vangelo,sia fonte di ispirazioni di una società giusta e solidale.E’un dovere sociale”.

I sindaci hanno donato in nome delle sei municipalità a Monsignor Villano una Croce Pettorale in argento dorato realizzata a mano da Laura Caliendo, della ditta Oro Art della cittadina de L’Aquila impreziosita da 5 cammei, racchiude in sé tutti i simboli del ministero del nuovo pastore. La forma ricavata dalla croce del Perdono, esibita nella Perdonanza Celestiniana del 2009è emblema della Misericordia e del perdono. 

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Su essa brilla l’immagine di Cristo. Villano si è mostrato colpito dalle testimonianze di affetto e dal dono dei sindaci “San Celestino Celestino quinto per la perdonanza dell’Aquila, la tradizione vuole che abbia celebrato su un altare della parrocchia dove sono stato parroco.Un segno di come ilSignore accompagna la nostra storiae fa intrecciare in maniera bella armonica armoniosa anche anche le nostre vite. Ringrazio Pascarella per la sua vicinanza e per avermi accompagnato in questi anni.Il Signore mi aiuti a dare la mia vita per voi.Questa Croce possa essere per me un richiamo, la rassicurazione di continuare insieme il cammino che parte da lontano con il vescovo Gennaro:una chiesa che è attenta al territorio. Un cammino che siamo chiamati a rinnovare insieme alla chiesa di Pozzuoli e a cercare queste strade nuove”.

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Non sono mancati i momenti di commozione. A chiudere il saluto Gennaro Pascarella con un fuori programma: “Dopo 49 anni di prete, a gennaio 25 di episcopato, ho incontrato tante persone, i bilanci li lascio a Dio, però posso fare una constatazione, anche alla fine di questa esperienza qui sull’isola d’ischia non so cosa ho lasciato, ma so quanto ho ricevuto. Ed è tanto. Soprattutto nelle tragedie che abbiamo vissuto insieme. Don Carlo alla diocesi di Pozzuoli ha portato avanti un cammino sinodale e ha incontrato anche le realtà più dure. Questo incontro oggi è il segno checi sono nella diocesi i fondamenti per camminare insieme. Camminare insieme,mi sembra la parola forte.Io camminerò in un’altro modo, non ho più autorità di governo, però, certamente, continuerò a donarvi per quello che posso”. Poi strette di mano applausi e le foto di rito istituzionali. Infine, la presa di Possesso canonica dell’Episcopio. In corteo processionale con la presenza dell’Amministratore Apostolico Gennaro Pascarella e di tutti i Sacerdoti della Diocesi. Il Vescovo Villano si è recato nella Chiesa Cattedrale dove, in prima serata, alle ore 19.00 circa, si è tenuto il rito della presa di possesso canonica e poi la Solenne Concelebrazione Eucaristica. A causa dell’allerta meteo cancellato l’evento al piazzale delle Alghe. Per consentire a tutti i fedeli di partecipare alla prima messa ischitana del Vescovo Villano è stato installato un Maxy schermo presso la Chiesa dello Spirito Santo. 

FOTO FRANCO TRANI

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