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Caremar,  al via il  presidio  dei marittimi contro l’azienda

di Sara Mattera

Ischia. Hanno fatto sentire nuovamente la propria voce a chi di competenza, reclamando un contratto di lavoro adeguato alle normative vigenti e una migliore ridefinizione della turnistica a bordo dei mezzi di navigazione.  Stiamo parlando dei marittimi della Caremar che nelle scorse ore sono scesi ancora in  campo per portare avanti la propria battaglia sindacale contro i vertici della suddetta compagnia di navigazione. Una battaglia che, come è ormai ben noto, si protrae  ormai da un anno.  Nella giornata di ieri, infatti, si è infatti svolto  il primo sit in del presidio pacifico promosso dal sindacato Orsa marittimi con l’obiettivo di portare all’attenzione dell’azienda Caremar le vertenze da tempo sollevate dai lavoratori della compagnia e rimaste fino ad oggi inascoltate.  A partire dalle ore 9.00 di ieri  mattina, un folto gruppo di marittimi e di sindacalisti si è portato agli esterni della sede della compagnia,  ubicata presso Calata Porta di Massa. reclamando, ancora una volta, il diritto a condizioni di lavoro  maggiormente adeguate.

Tra le vertenze sollevate dai marittimi infatti,  la ridefinizione del quadro orario lavorativo imposto dai vertici della compagnia che dallo scorso  ha diminuito drasticamente i tempi di riposo dei marittimi, e la ridefinizione del contratto lavorazione di II livello imposto ai dipendenti. Il contratto, infatti, pur essendo stato abrogato con il referendum consultivo, promosso nel Marzo dello scorso anno, proprio dall’Orsa Marittimi, rimane, tutt’ora, invece, in vigore con le proteste dei marittimi che tanto avevano votato per la sua abrogazione. I lavoratori della Caremar hanno così chiesto nuovamente  a  chi di competenza di  ascolti le vertenze, instaurando nuovi tavoli di trattative e di confronto con i sindacati.  Presente al presidio, anche Nicola Lamonica, presidente dell’associazione Autmare di Ischia e Procida che non ha mancato di manifestare al fianco dei lavoratori delle vie del mare. “I marittimi presenti – ha dichiarato Lamonica – anche in rappresentanza di tutti quelli che vivono e subiscono la triste esperienza di avere un datore di lavoro che nega il riposo e che determina con scelte insensate, se non illegittime, pericolose condizioni di stress, per effetto di improponibili turni massacranti – hanno onorato il proprio impegno civile e sindacale con un’iniziativa difficile ma estremamente significativa e produttiva sul piano della informazione e della politica, avvalorando nei fatti, i pericoli di svolte di liberiste non controllare da uno stato attendo ed efficiente. L’Autmare ha nuovamente registrato un’inaccettabile sordità aziendale ed avversione al confronto in un assurdo atteggiamento di chiusura e di discriminazione nei confronti di chi tra i marittimi legittimamente la pensa diversamente dimostrandone le ragione, oltre una pericolosa impennata antidemocratica e discriminatoria dei confronti della stampa,”.

Al presidio, infatti, era presente anche il collega Gennaro Savio e la cui presenza pare non sia stata ben vista dai vertici della Caremar che avrebbero, così, cercato di ostacolare il suo lavoro di cronaca giornalistica.  Un atteggiamento  questo, certamente poco consono da parte del gruppo Snav-Rifim che oggi gestisce quella che un tempo era il servizio pubblico della Caremar. “L’Autmare – ha concluso Lamonica – rilancia la sua vertenza che, a questo punto, sulla scorta di quanto si è verificato nella mattinata odierna (ieri per chi legge, ndr) , assume anche un valore etico-costituzionale e coerentemente ad esso agirà nelle sedi opportune affinchè nell’Italia democratica si rimuovano gli ostacoli che derivano da arroganza di posizione e si faccia un passo in avanti nell’affermazione dei diritti dei cittadini, nel confronto e rispetto e nei limiti della Carta Costituzionale.” Insomma, la manifestazione svoltasi ieri, riapre un nuovo anno di battaglie per i marittimi della Caremar che auspicano una pronta risoluzione della situazione.In attesa di avere risposte dagli organi competenti, nel frattempo, il presidio dei lavoratori, continuerà anche per la giornata odierna.

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