Ieri mattina sono partiti i lavori di recupero del Capricho. Gli addetti della “Di Massa Costruzioni”, sotto la supervisione del sindaco Castagna e del comandante dei Vigili urbani Giovanni Mattera, hanno transennato l’area e sono entrati nella storica struttura di Piazza della Marina e hanno cominciato immediatamente a mettere in pratica le direttive contenute nell’ordinanza sindacale emanata qualche mese fa dal primo cittadino. Come prevedibile, una volta entrati nell’edificio si sono manifestate in tutta la loro evidenza le pesanti condizioni di degrado che hanno rapidamente avvolto il Capricho negli ultimi anni. Come si può constatare dall’esteso reportage fotografico dell’attento Franco Trani, non c’era angolo che non fosse invaso da ogni sorta di rifiuti, quasi che le stanze un tempo testimoni del bel mondo vacanziero isolano avessero assunto la funzione di discarica indifferenziata. Gli addetti della società incaricata hanno proceduto a raccogliere gran parte dei rifiuti del piano superiore, ma hanno dedicato la mattinata soprattutto alla dismissione del vetusto impianto elettrico, danneggiato e reso pericoloso dalle molteplici infiltrazioni d’acqua causate dall’ammaloramento dei solai (ricordiamo il crollo di un solaio esterno poco più di un anno fa) e degli intonaci: molte coperture dei muri interni sono state rimosse, in vista dell’installazione del nuovo impianto, più agile e meno complesso di quello preesistente, che era destinato a mantenere in funzione i tanti elettrodomestici necessari per l’attività ristorativa. Il primo obiettivo è mettere in sicurezza i locali della sala bar e la Tea room: l’intenzione è quella di poterle utilizzare senza rischi in attesa dell’esecuzione di lavori di più ampio respiro che interesseranno il resto dell’edificio. Gli interventi in atto prevedono anche il ripristino della funzionalità delle disastrate porte d’ingresso e degli infissi, ormai quasi tutti coi vetri danneggiati. C’è molto da fare: in alcuni punti i pavimenti sono sollevati e le pignatte dei solai danneggiati mettono in evidenza i ferri dei travetti arrugginiti. Il piano sottostante, quello per intenderci della vecchia discoteca, è ancora ingombro di vecchie masserizie e di cumuli d’immondizia, in mezzo ai quali spesso trovano riparo alcuni poveri senzatetto. La spazzatura accumulata, cui si uniscono persino gli escrementi e le urine di chi finora ha trascorso le notti su materassi e vecchi divanetti del ristorante, ha creato una situazione di concreto rischio igienico-sanitario la cui gravità, avvertita e segnalata da cittadini e commercianti della zona, ha accelerato l’intervento di recupero. Intervento che è stato messo in atto subito dopo la grande opera di ricerca negli archivi locali e nazionali che ha portato al rinvenimento dei titoli documentali che attribuiscono la titolarità del Capricho all’ente di Palazzo Bellavista. Il sindaco Giovan Battista Castagna, che ieri è stato presente per quasi tutta la giornata alle operazioni: «Questa operazione non è certo un semplice e inutile restyling, ma un’autentica necessità, visto lo stato in cui versava l’edificio. Adesso abbiamo anche trovato pieno conforto documentale nei titoli che testimoniano l’appartenenza dell’area al Comune, supportando in modo conclusivo la nostra tesi. Non resta che andare avanti su questa strada». Intanto, nel pomeriggio, gran parte dei vecchi arredi e suppellettili accumulati durante la giornata sono stati caricati e portati via da un autocarro della ditta.