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Caos trasporti, tra ritardi e avarie per l’Eav è crisi perenne

Guasti, tempi non rispettati e disservizi continuano a caratterizzare il servizio di trasporto pubblico: attese snervanti, ogni giorno, per studenti, turisti e i tanti residenti che vorrebbero non utilizzare l’auto. I bus, spesso, sono davvero un miraggio

Bus in avaria, passeggeri in attesa sulle fermate per decine e decine di minuti, a volte anche per un’ora piena. Ma non basta. Trovare in giro per l’isola bus nuovi è una vera impresa. Ci sono per lo più mezzi che possono vantare centinaia di migliaia di chilometri e i segni di usura si vedono tutti nei sedili usurati, nelle finestre non funzionanti, campanelli malfunzionanti e tutta un’altra serie di problemi con cui ogni giorno i passeggeri devono fare i conti. Nonostante non ci sia più la massiccia presenza di turisti e quindi l’assalto ai bus per raggiungere le mete turistiche dovrebbe comportare una conseguente calma, a capolinea degli autobus e nelle varie fermate disseminate sull’isola non mancano di formarsi gruppi di impazienti utenti in attesa che passi un bus.

La necessità da parte degli studenti di raggiungere gli istituti scolastici unita alla volontà di esplorare l’isola da parte dei turisti sta creando un mix davvero insostenibile per i mezzi Eav, che sono sempre di meno. Per garantire un servizio adeguato sull’isola servirebbero almeno 50 bus funzionanti e in circolazione. Ma a causa delle avarie continue questo numero è costretto ad assottigliarsi notevolmente. Pochi sono gli autobus che partono da capolinea, decisamente di meno rispetto a quanti ne servirebbero e le conseguenze si fanno sentire. I disservizi sono quelli di sempre. Le partenze che saltano costringono a lunghe attese sulle fermate degli autobus che comportano ritardi sulla tabella di marcia per gli studenti e viaggi davvero poco comodi per i turisti che hanno scelto l’isola per passare qualche giorno di relax sul nostro territorio.

Non tutti gli studenti hanno la fortuna di poter essere accompagnati dai propri genitori con l’auto di famiglia fino all’ingresso delle varie scuole dell’isola (e sarebbe il caso di aggiungere “fortunatamente”, dato che se davvero tutti gli isolani usassero le proprie vetture per accompagnare i figli a scuola si assisterebbe a congestioni record del traffico) sono in tanti che si affidano alle corse scolastiche. Ma quando i bus mancano si presentano puntualmente sempre gli stessi problemi. Se un bus salta la propria partenza alle fermate gli utenti che hanno intenzione di usare i mezzi pubblici per spostarsi aumentano, il primo bus che si trova a effettuare la tratta saltata dal mezzo che ha perso la corsa si riempie in un lasso di tempo brevissimo e inevitabilmente cominciano a saltare le fermate, con le persone alle fermate costrette a vedere sfrecciare un bus stracolmo senza che si possa fermare. Il servizio pubblico di trasporti ischitano, per quanto sia ancora pieno di problemi, rimane un punto di riferimento fondamentale per i turisti, ma anche per molti residenti, che intendono raggiungere le proprie destinazioni utilizzando un mezzo intelligente, che abbatte gli agenti inquinanti e che riduce il traffico. Almeno sulla carta. A Ischia però la fiducia per i mezzi pubblici è davvero bassa, forse è per questo che lo zoccolo duro di ischitani che continua a preferire di spostarsi con autovetture private è davvero duro a scalfirsi.

Ed è soprattutto al mattino, quando gli studenti si muovono per raggiungere le scuole, che si stanno presentando i peggiori disservizi che stanno facendo levare la protesta dei genitori che si domandano per quale motivo pagare un abbonamento ai mezzi pubblici quando di certo non c’è la precisione del passaggio di un bus, ma la sicurezza di poterne usufruire in ritardo, con tutte le conseguenze negative del caso, con decine di ragazzi che raggiungono in ritardo gli istituti di appartenenza. Un danno non indifferente anche per la carriera scolastica di chi, incolpevole, è costretto a rinunciare a preziose ore di lezione i problemi logistici causati da autobus sempre meno precisi. Problemi ormai atavici che purtroppo sembrano non trovare una soluzione, almeno fino a quando dall’Eav e dalla Regione non si decideranno ad attuare un piano definitivamente risolutivo per la mobilità pubblica sull’isola d’Ischia.

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