CAMPANIA Turismo col codice identificativo, stop alle strutture abusive
Gestori di case vacanza e bed and breakfast abusivi, soprattutto nelle isole del golfo di Napoli, hanno le ore contate. In Campania arriva in «Codice unico identificativo delle strutture ricettive»: uno strumento che sarà rilasciato dai comuni e che gli imprenditori dovranno necessariamente utilizzare per le attività di promozione, commercializzazione e comunicazione oltre che per partecipare a fiere e ricevere contributi regionali. La Giunta regionale, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sentite le associazioni di categoria e gli enti locali interessati, disciplina le modalità di attribuzione e rilascio del codice identificativo da parte dei Comuni territorialmente competenti e l’esercizio dei poteri sanzionatori.
«Il codice unico identificativo delle strutture ricettive inaugura finalmente un percorso all’insegna della legalità e della lotta all’abusivismo nel settore turistico», commentano Federalberghi Campania e Fiavet Campania.
Per Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania – ora bisogna creare le condizioni indispensabili per il miglioramento dell’offerta turistica».
«Il codice unico identificativo delle strutture ricettive – aggiunge Ettore Cucari, presidente di Fiavet Campania – offre maggiori certezze ai tour operator, che finalmente dispongono di uno strumento per riconoscere i soggetti che esercitano abusivamente l’attività ricettiva. Ci auguriamo – aggiunge – che uno strumento come il codice identificativo venga previsto anche per le agenzie di viaggio.
Esprime soddisfazione anche l’assessore regionale Corrado Matera che ha proposto l’introduzione del codice unico identificativo delle strutture ricettive: «Questo strumento era necessario per disciplinare il settore turistico e creare le condizioni indispensabili affinché istituzioni pubbliche e operatori privati potessero lavorare in sinergia per un corretto e ordinato sviluppo dell’economia regionale. Entro fine anno sarà poi approvato il codice del turismo, per il quale la Regione sta da tempo analizzando esigenze, criticità e suggerimenti indicati dagli operatori».