CRONACA

Calamità naturale, da Ischia arriva la richiesta “bis”

Dopo quella per i danni patiti a novembre, la giunta municipale ha votato analoga delibera anche per le conseguenze dei fenomeni atmosferici dello scorso 22 dicembre

Dopo novembre, ecco la richiesta per quanto accaduto a dicembre. Perché le due tempeste che hanno martoriato l’isola in una stagione autunnale-invernale decisamente sui generis, hanno causato danni in entrambi i casi. E così il Comune di Ischia, con una nuova delibera di giunta votata dal sindaco Enzo Ferrandino e dai suoi assessori, ha stabilito di chiedere “la dichiarazione dello stato di calamità naturale per il territorio ai sensi della normativa vigente e un idoneo contributo per far fronte alle spese derivanti dai danni verificatisi sul territorio comunale”.

Nella premessa dell’atto deliberativo, si ricorda che Ischia “è stata interessata, sin dalle prime ore del 22 dicembre 2019, da un eccezionale fenomeno atmosferico, venti fortissimi e consequenziali mareggiate, che hanno causato ingenti danni alle strade allagandole in più tratti, agli edifici pubblici e privati e in particolare a tutte le coste e l’abitato costiero dell’isola d’Ischia”. Si rammenta altresì che in diverse zone si sono verificate cadute di piante di alto fusto, cedimenti di banchine e marciapiedi, sollevamento basoli e sanpietrini, caduta di lampioni, cedimento di una porzione del pontile di collegamento del Borgo di Ischia Ponte con il Castello Aragonese”. Tutto questo, ovviamente, prima di sottolineare come “allo stato, per far fronte all’emergenza, agli interventi di ripristino e messa in sicurezza dei danni provocati alle infrastrutture e al sistema viario occorrono risorse e interventi straordinari”.

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