LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Non si vive solo di Sole e parole»

La critica è il sale della vita e della democrazia. A Ischia potrebbe paragonarsi a quel Sole in grado di illuminare, quando ce n’è l’occasione, gli spazi mentali abitualmente dediti per inclinazione al relax e alla pigrizia – maggiormente ora che l’estate è alle porte – invece di prendere atto che qualcosa ci sfugge e non funziona come dovrebbe. Di temi “comuni”, cioè di argomenti che dovrebbero interessare la maggior parte della popolazione isolana ma che appassionano solo pochi, ad esempio economia, sanità precaria, condizione disastrosa dei malati oncologici, trasporti e mobilità, assenza di progettazioni tra Comuni – per la tutela del territorio e nella cultura – e, ancora, concessioni balneari, sostegno alle imprese e ai lavoratori, traffico e mancanza di strategie per arginarlo, ne abbiamo parlato spesso. Forse troppo.

La critica è il sale della vita e della democrazia. A Ischia potrebbe paragonarsi a quel Sole in grado di illuminare, quando ce n’è l’occasione, gli spazi mentali abitualmente dediti per inclinazione al relax e alla pigrizia – maggiormente ora che l’estate è alle porte – invece di prendere atto che qualcosa ci sfugge e non funziona come dovrebbe

Come il fatto che le criticità, che esistono, andrebbero incontro a una possibile risoluzione, se non totale almeno parziale, attraverso quel Patto per lo Sviluppo. Solo a citarlo ha attratto non poche volte critiche – appunto – o accuse di esser ripetitivi.

Se la critica è il sale – o il Sole – e il riferimento andasse di nuovo al Patto Strategico, di cui il Comune di Forio è capofila, oppure ai 250 milioni di euro cui gli Enti locali potrebbero cogliere se decidessero di dargli seguito spalancando le porte allo sviluppo del territorio isolano in modo organico e l’occasione alla politica di cambiare registro, dimostrerei di non aver preso in considerazione “il sale” rischiando di dare troppo spazio alle idee. Vale la pena, allora, cambiare argomento. Sole, mare, spiagge, turisti e numero di arrivi, vacanze, eventi e gossip estivi, feste, Ischia e le sue bellezze in Tv sui canali della rete nazionale. Di questo la gente vuole sentir parlare. Non certo della perdita di occasioni per migliorarsi economicamente o del disagio nelle sue fisionomie che colpisce i trasporti marittimi o gli autobus o di come perfezionare il servizio pubblico da piazza (a proposito la Guardia di Finanza ha sanzionato almeno dieci operatori che non avevano esposto il tariffario delle corse).

Di argomenti che dovrebbero interessare la maggior parte della popolazione isolana ma che appassionano pochi, ne abbiamo parlato spesso. Forse troppo. Come il fatto che le criticità, che esistono, andrebbero incontro a una possibile risoluzione, se non totale almeno parziale, attraverso quel Patto per lo Sviluppo, che solo a citarlo ha attratto non poche volte critiche – appunto – o accuse di esser ripetitivi.

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È un fatto. Neanche vuole sentire discorsi che riguardano il lavoro o affrontare i suoi imbarazzi in tutte le forme. Se è pagato o sottopagato, se c’è una differenza di riconoscimento economico tra quello diurno e quello notturno, se lo straordinario è retribuito e se è previsto il giorno di riposo in questo ritmo estivo che incalza. Problemi che, se rilevati, possono andar bene per alimentare le discussioni o per misurare se e in che misura c’è quello che si chiama “sfruttamento del lavoro”.

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Questo dibattito negli anni però non ha mai portato a una netta presa di posizione o comunque è sempre apparso “ingombrante” sia da parte delle Istituzioni sia di alcune categorie comprese quelle degli imprenditori. Neanche un dito – scegliete voi quale – si è alzato nei confronti delle agenzie che somministrano “masse di dipendenti” alle strutture ricettive a volte con contratti discutibili. Pure perché si tende a giustificare i casi di mala retribuzione e le assunzioni anomale oppure gli escamotage di alcune attività nei confronti dei dipendenti con la circostanza – e regola non scritta – che “il lavoro aumenta solo nei mesi estivi perciò sono ammesse deroghe a ribasso e nel riconoscimento dei diritti”. A Forio il tema potrebbe riguardare anche il corpo della Polizia Municipale e creare un precedente.

Sole, mare, spiagge, turisti e numero di arrivi, vacanze, eventi e gossip estivi, feste, Ischia e le sue bellezze in Tv sui canali della rete nazionale. Di questo la gente vuole sentir parlare. Non certo della perdita di occasioni per migliorarsi economicamente o del disagio nelle sue fisionomie che colpisce i trasporti marittimi o gli autobus o di come perfezionare il servizio pubblico da piazza (a proposito la Guardia di Finanza ha sanzionato almeno dieci operatori che non avevano esposto il tariffario delle corse). È un fatto. Neanche vuole sentire discorsi che riguardano il lavoro o affrontare i suoi imbarazzi in tutte le forme

I vigili urbani sarebbero ancora in attesa degli straordinari effettuati nel mese di dicembre che ha coinciso con quel serrato calendario natalizio di eventi. A quanto sembra le parole che avrebbero promesso di riversare nei mesi successivi gli euro – dovuti – nella busta paga dei vigili non hanno ancora prodotto frutti. Loro restano “vigili”, qualche altro un po’ meno. Quando si dice che bisogna diffondere le “buone pratiche”, sappiamo sempre come farlo.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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