LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Idee di mobilità e dove trovarle»

Lucio Poerio Iacono, parte attiva dell’amministrazione di Serrara Fontana, e l’ingegner Ferdinando Buono hanno avuto un’idea bellissima. Non nuova per la verità, ma che s’incardina nel solco del pensiero trasversale di cui abbiamo accennato la scorsa settimana. Hanno organizzato un incontro nella sala conferenze nel polifunzionale a Serrara Fontana. Si terrà venerdì 15 novembre dalle 10 alle 13, col titolo “I-Mobility, La nuova mobilità per un’isola più verde”.

Lucio Poerio Iacono, parte attiva dell’amministrazione di Serrara Fontana, e l’ingegner Ferdinando Buono hanno avuto un’idea bellissima. Non nuova per la verità, ma che s’incardina nel solco del pensiero trasversale di cui abbiamo accennato la scorsa settimana. Hanno organizzato un incontro nella sala conferenze nel polifunzionale a Serrara Fontana. Si terrà venerdì 15 novembre dalle 10 alle 13, col titolo “I-Mobility, La nuova mobilità per un’isola più verde”

Ci auguriamo che l’appuntamento in Piazza Arturo Trofa possa richiamare tanti cittadini e da ogni Comune e i sei Sindaci, pure per far capire tanto ai primi quanto ai secondi che è giunto il momento di cambiare il modello sia riguardo alla mobilità sia per i trasporti e la viabilità sulle strade dell’isola.

Per quanto ci riguarda, sono anni – fino a spingerci indietro ai ’70 del secolo scorso – che si parla, e riparla, di questa necessità. Dopo decenni in cui non si è mai arrivati neanche all’inizio o all’avvio del processo di trasformazione, magari oggi ci sono le condizioni per dare origine a nuova moda, o abitudine, per sollecitare una mobilità rivisitata in grado di dare risposte alle tante criticità collegate. A scrivere sui pessimi uomini che hanno bloccato negli anni quel che sarebbe somigliato a una rivoluzione locale ed epocale, specie per mancanza di un’efficace coordinazione tra i sei Comuni, potrebbe farlo chiunque con semplicità e senza timore di smentita. Tutta colpa, supponiamo, della frammentazione amministrativa e della relativa incapacità di sedersi a un tavolo e tra un caffè e l’altro, una risata o un aperitivo, affrontare la certezza che – Houston – abbiamo un problema.

Per quanto ci riguarda, sono anni – fino a spingerci indietro ai ’70 del secolo scorso – che si parla, e riparla, di questa necessità. Dopo decenni in cui non si è mai arrivati neanche all’inizio o all’avvio del processo di trasformazione, magari oggi ci sono le condizioni per dare origine a nuova moda, o abitudine, per sollecitare una mobilità rivisitata in grado di dare risposte alle tante criticità collegate

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Quel che ci pare indicativo, invece, è la voglia di rilevare che finalmente c’è chi il problema inizia a porselo. Non solo lo vede ma intende affrontarlo. Non soltanto per gli appassionati al tema nell’intenzione di allargare il bacino di quelli che – appunto – la pensano diversamente.

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La notizia dell’incontro del prossimo 15 novembre, per chiunque “sogni” le più ampie opportunità per risolvere uno o una serie di quesiti, è molto bella e ci permette di sconfinare in territori – di possibilità appunto – ben più ampi. Ma la domanda è un’altra. I Sindaci, quanti di loro parteciperanno, a parte Irene Iacono che immaginiamo farà gli onori di “casa”? C’è venuto in mente, nel frattempo, ma solo per porre l’accento sulle abitudini non risolte possano creare scompiglio in un apparente movimento, che le notizie del gufo Jonny hanno riempito giorni e giornali. Per carità, che sia tornato a casa ne siamo contenti. Tuttavia, è un fatto, che la gente sia più appassionata a questo che non al traffico ad esempio il quale nei giorni scorsi ha alimentato gli ingorghi a Piazza degli Eroi in cui in pieno pomeriggio si stava “piantando” l’albero di Natale. O su quello della variante esterna interessata da lavori in piena mattinata che hanno chiesto il supporto dei semafori generando file di auto o all’altro, abitudine di ogni giovedì, alle 8.30 del mattino, del camioncino deputato alla pulizia stradale a 5 Km l’ora, in piena sommossa di auto per l’apertura delle scuole.

Tutta colpa, supponiamo, della frammentazione amministrativa e della relativa incapacità di sedersi a un tavolo e tra un caffè e l’altro, una risata o un aperitivo, affrontare la certezza che – Houston – abbiamo un problema. Quel che ci pare indicativo, invece, è la voglia di rilevare che finalmente c’è chi il problema inizia a porselo. Non solo lo vede ma intende affrontarlo. Non soltanto per gli appassionati al tema nell’intenzione di allargare il bacino di quelli che – appunto – la pensano diversamente

Motivi che impongono di chiederci se non fosse stato meglio spostare queste attività durante la notte, o qualche ora prima del mattino, per rendere meno difficili gli spostamenti. Capita, ci siamo risposti, quando si pretende di agire – per la collettività – non in base alla realtà ma all’ideologia che, bene o male, in parte, in ogni caso, si sta facendo il bene della comunità. Magari la conferenza del 15 novembre sarà l’occasione per far venir fuori anche l’idea che approdare al pensiero trasversale – pure nella mobilità – è un terreno da iniziare e coltivare in ogni ambito dello scibile isolano. Pure un poco alla volta. Che è già tantissimo.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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