Caccia al “cin” per non chiudere bottega

Sono 1.460 le strutture ricettive presenti sull’isola che fin qui hanno richiesto il codice identificativo nazionale: chi non lo farà sarà cancellato entro il 2 novembre da Booking e a partire da gennaio 2025 da Airbnb, Si tratta dunque di un requisito necessario per continuare ad operare nel settore degli affitti brevi. Ecco i numeri Comune per Comune

Sono quasi 1500 le strutture ricettive presenti sull’isola di Ischia che in questi giorni stanno richiedendo il Cin – codice identificativo Nazionale. Entro il 2 novembre le strutture sprovviste del codice saranno cancellate da booking. Per Airbnb, invece, c’è tempo fino al primo gennaio 2025. La corsa alla richiesta del cin necessario per gli annunci degli affitti brevi è partita. Nella prima settimana di piena operatività della banca dati nazionale delle strutture ricettive (Bdsr) sono stati rilasciati, a livello nazionale, circa 104mila identificativi. Per agevolare il rilascio del CIN, la Regione Campania, attraverso la collaborazione tra la Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo e l’Ufficio Speciale per la Crescita e la Transizione digitale, ha implementato il Servizio Digitale denominato “Aggiornamento Banca Dati Regionale Strutture Ricettive e Locazioni Brevi”. Il Servizio è destinato all’aggiornamento e alla verifica dei dati presenti nella Banca dati regionale delle strutture ricettive (alberghiere, extralberghiere e all’aria aperta) e delle attività di locazione breve, dove i titolari/gestori delle strutture ricettive e delle attività di locazione breve potranno associare il codice fiscale o la partita iva di ogni struttura al richiedente CIN e indicare anche eventuali delegati, oltre a completare eventuali informazioni mancanti. I titolari o gestori delle strutture ricettive e delle locazioni brevi potranno, pertanto: accedere alla piattaforma regionale di servizi digitali all’indirizzo https://servizidigitali.regione.campania.it/StruttureRicettive con Spid/CIE; inserire nell’apposito campo il proprio CUSR (Codice Unico regionale delle Strutture Ricettive). Per quanti non in possesso del codice CUSR si rimanda ai SUAP del Comune ove è ubicata l’attività per il rilascio dello stesso; verificare ed eventualmente completare i dati della struttura ricettiva/locazione breve presenti sul database regionale; inserire il nominativo e codice fiscale di eventuale delegato autorizzato a gestire i dati per proprio conto. I dati delle strutture ricettive e delle locazioni brevi, così aggiornati e completati, saranno trasmessi alla Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive del Ministero del Turismo.

Le strutture isolane

Sono in tutto 1460 le strutture ricettive distinte tra alberghiere, extralberghiere, all’aria aperta, dei bed and breakfast e delle locazioni brevi, in esercizio al 31 agosto scorso ed ubicate sull’isola di Ischia che hanno già ottenuto il CUSR – Codice Unico Identificativo delle Strutture Ricettive della Regione Campania e stanno chiedendo il Cin nazionale. A Barano si sono 66 strutture ovvero 3 affittacamere, 1 agriturismo, 33 alberghi, 3 b&b, 2 campeggi, 2 Casa o Appartamento per Vacanze e 37 strutture per locazioni brevi. A Casamicciola: 10 affittacamere; 1 agriturismo; 51 alberghi; 15b&b; 17 Casa o Appartamento per Vacanze; 67 strutture per Locazioni Brevi ed 1 Residenze Turistico – Alberghiere. A Forio le 583 strutture sono così suddivise: 21 affittacamere; 2 agriturismi; 113 alberghi; 8 b&b; 19 Casa o Appartamento per Vacanze; 410 strutture per Locazioni Brevi, una casa per ferie e 9 Residenze Turistico – Alberghiere. A Ischia, invece sono 444 le strutture turistico ricettive già censite in Regione. Si tratta di 10 affittacamere; 75 alberghi; 33 b&b; 1 campeggio, 17 Casa o Appartamento per Vacanze; 306 strutture per Locazioni Brevi, una casa per ferie ed 1 Residenze Turistico – Alberghiere. Sono 108 le strutture a Lacco Ameno; 1 affittacamere; 15 alberghi; 3&b; 11 Casa o Appartamento per Vacanze; 79 strutture per Locazioni Brevi. A Serrara Fontana ci sono 103 strutture ricettive ovvero 11 affittacamere; 33 alberghi; 3b&b; 5 Casa o Appartamento per Vacanze; 51 strutture per Locazioni Brevi.

Affitti brevi, Codice identificativo nazionale: che cosa è

Tutti coloro che propongono e concedono in locazione breve o per finalità turistiche interi appartamenti, o anche solo stanze, sono tenuti a esporre il Codice identificativo nazionale Cin, che si ottiene dopo averlo richiesto al Ministero del Turismo. Il codice deve essere indicato anche negli eventuali annunci dedicati ad affitti brevi o turistici. È obbligatorio per gli chi gestisce locazioni inferiori ai 30 giorni.  Il Codice per gli affitti brevi è stato introdotto con lo scopo di censire e monitorare le unità immobiliari a uso abitativo messe in affitto per finalità turistiche, quelle destinate alle locazioni brevi e le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere. Lo scopo è evitare gli abusivismi.

Affitti brevi e Codice identificativo nazionale Cin: requisiti

Per ottenere il Cin, è necessario che l’immobile venga dato in locazione per un breve periodo, non superiore a 30 giorni. Ma non si potrà ottenerlo nel caso in cui gli immobili siano sprovvisti, dunque non muniti, di dispositivi funzionanti per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio. Necessaria anche la presenza di estintori portatili. Per quanto riguarda, poi, le unità gestite sotto forma imprenditoriale, queste ultime devono osservare i requisiti di sicurezza degli impianti prescritti dalla normativa statale e regionale.

Le sanzioni

Sono previste multe molto severe, e cioè fino a 5mila euro per chi pubblicizza senza Cin e 8mila euro per chi affitta senza questo codice. La nuova regola sarà la tolleranza zero verso ogni abusivismo. Infatti, oltre alla sanzione pecuniaria, le attività non in regola rischiano di sparire temporaneamente dal web, poiché le piattaforme di turismo online (Ota – Online travel agencies) come Airbnb e Booking si sono impegnate a non pubblicizzarle.

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