Ho commentato il primo intervento di Enrico Scotti sulla Stampa locale risalente al 22 settembre scorso, in cui l’inossidabile storico dell’Ischia Calcio lamentava l’inadeguatezza dei festeggiamenti organizzati dalla tifoseria gialloblu in occasione del Centenario della Fondazione dell’Unione Sportiva Ischia. la mia “Lettera” di solidarietà e condivisione dei rilievi di Enrico non è mai stata pubblicata da quelli dell’opposto versante, per cui, nel fare ammenda per le aspettative mal riposte, tento di riparare scrivendo queste note aggiornate a seguito del secondo intervento di Enrico dell’8 ottobre c.a. in cui, oltre al ringraziamento agli organizzatori della Festa tenuta al Piazzale delle Alghe, l’indeflettibile opinionista ha voluto ricordare l’epoca d’oro del Calcio isolano e i nostri campioni, artefici di epiche imprese sui campi di tutta la Campania. Un amarcord di spessore, dove alla nostalgia per i tempi che furono, si è aggiunta l’espressione giammai sopita di una generosità sportiva sempre viva e palpitante, malgrado le ingiurie degli anni che scorrono inesorabili e quelle degli uomini con scarsi sentimenti del cuore!
Grazie Enrico per la tua testimonianza ricca di valori autentici per il Calcio in particolare e per lo Sport in generale! Ed ora beccati il prosieguo che fu … ignorato. “Ho giocato nell’Ischia B settore giovanile – Campionato Interisolano 1960 – con i calciatori storici visibili nella foto. Da allora ho riservato un affetto particolare per i colori dell’Ischia Calcio; affetto che continua nel tempo malgrado i cambiamenti epocali avvenuti in tutte le discipline sportive sostenute da una martellante pubblicità, dalle dure leggi del mercato nazionale e internazionale, spesso anche dal doping e non ultimo da un esagerato ‘do ut des’, dove girano miliardi di vecchie lire per tutti gli…addetti ai lavori! Meglio, poi, non toccare il tasto del sentimento, perché fa rabbia la partenza di tanti calciatori dalla squadra del cuore per una manciata di… miliardi. Insaziabili e ingrati, punto e basta. Questa mia “lettera” aperta ad Enrico Scotti, tifoso d’altri tempi, ex dirigente calcistico e commentatore sportivo acuto e piacevolmente ironico, è nata dallo sfogo, ma anche dalle idee propositive del Nostro, che non ha fatto mistero della sua contrarietà ad una Festa del tutto riduttiva, organizzata dai tifosi gialloblù in occasione del Centenario della Fondazione dell’US Ischia Calcio. Enrico Scotti ha giustamente indicato un Programma più ampio, più celebrativo e articolato in varie fasi come Mostre ed Esposizione di cimeli storici, stampa di una Brochure commemorativa, Tavola Rotonda sul Calcio Minore, Filmati, coinvolgimento delle Scuole e Serata Finale con l’apporto del Comune e della Società Civile.
Qualcosa del genere fu fatta per l’Anniversario dell’Apertura del Porto: Celebrazioni ben articolate e organizzate nei minimi dettagli, che hanno lasciato un bellissimo ricordo e la consapevolezza che gli Ischitani ci sanno fare quando di tratta di appuntamenti importanti con la… Storia. Le indicazioni di Enrico andavano prese in toto, perché sarebbero state più aderenti all’importanza dell’evento e avrebbero celebrato degnamente una Società Calcistica gloriosa, che ha contribuito con i suoi successi, le sue trasferte in Continente e i suoi Trofei a diffondere il nome di Ischia in tutta Italia. Certo, cambiano i tempi, le mentalità e gli uomini –ne dobbiamo prendere atto- ma astenendoci dall’affrontarci a “cazzotti in faccia” anche se virtualmente , on line. Tutti uniti dal comune affetto per la nostra gloriosa Ischia Calcio!”
Prima di chiudere quest’intervento, sembra doveroso ricordare il caro amico che non c’è più, Pietro Ferrandino, che scrisse un documentatissimo volume sull’US Ischia, pubblicando foto di prima mano e istantanee storiche provenienti dal fornitissimo Archivio di Filippo Ferrandino, il Grande Calciatore, Allenatore e Animatore della Società Gialloblu. Sarto di eccezionale talento e personaggio di un carisma unico, trasformò l’aspro terreno vulcanico del campo “Vincenzo Rispoli” in un piccolo stadio con tribuna, dove convenivano i tifosi da tutta l’Isola. Furono epiche le battaglie con la Puteolana, la Flegrea, l’Ercolanese, la Giuglianese, la Turris… Soltanto nel menzionare queste squadre, il ricordo si trasforma in piacevole nostalgia. E non sembri peregrina svolgere la magica pellicola degli incontri di calcio animati da un “poderoso” centravanti come Salvatore Di Meglio (‘u Patanaro), dai virtuosismi di Peppino e Lillino Abbandonato, dalle parate acrobatiche di Antonio Barile, dagli interventi difensivi dell’accoppiata Zampillo-Postiglione… Ebbi il privilegio di giocare –soltanto negli incontri di allenamento- con questi Atleti passati non alla storia, ma alla Leggenda dell’Ischia calcio. Il Centenario meritava davvero di più!