Bracconaggio, sull’isola fioccano denunce e sequestri
ISCHIA (C.S.) – Ed anche per questa primavera la tutela degli uccelli migratori, meglio conosciuti col nome di “popolo migratore”, transitante sulle isole partenopee, in particolare ad Ischia è stata effettuata con successo, preservando quasi integralmente lo stesso dalle “attenzioni” dirette dalle fucilate dei bracconieri nostrani. Ad affiancare le guardie zoofile dell ENPA da sempre presidio della legalità territoriale, di volta in volta, i carabinieri forestali del SORDA di Roma, del CUTFAA di Napoli, delle stazioni locali e gli uomini della Polizia di Stato, oltre che alle guardie giurate del WWF Italia. Ma, nonostante la capillarità del controllo del territorio, e la presenza di unità specializzate in crimini contro fauna ed ambiente, alcuni, o per meglio dire “i soliti noti” hanno arrogantemente sfidato la sorte (e la legge) pur di assicurarsi qualche esemplare di fauna selvatica, come qualche quaglie, qualche tortore, qualche piccolo culbianco o stiaccino, tendendo micidiali e crudeli trappole e armandosi di doppiette.
Ma è andata male, sono ben quattro infatti le persone di età compresa tra i 35 e 60 anni, sorprese a praticare la caccia illegale ad Ischia, e denunciati, come 4 sono le armi poste sotto sequestro di cui purtroppo ben tre con matricola abrasa, oltre ottanta le micidiali SEP, archetti metallici che armati di camole uccidono i piccoli passeriformi tramite lo schiacciamento del collo, sequestrate, così come sono stati individuati e confiscati gli illegali richiami detti fonofil usati per attirare le quaglie. Svariati controlli sono stati effettuati anche presso le dimore dei seguaci di Diana sul controllo delle armi e la corretta tenuta delle stesse. Non sono stati disdegnati anche accertamenti presso allevatori di uccelli ischitani che detengono fauna “particolare”. I risultati di quindici intensi giorni di attività di contrasto, confermano che il fenomeno bracconaggio ad Ischia, è si stato fortemente ridimensionato, ma non del tutto debellato, è sempre subdolo e presente, come dimostrano i 4 denunciati, e questo indica che è fondamentale non abbassare mai la guardia pena l’immediato riacutizzarsi in modo virulento di questa dannosa e arcaica piaga che devasta fauna ed ambiente. “La stagione di caccia appena passata non è bastata a fare notevoli danni all’avifauna, che si registrano anche in primavera questi spiacevoli episodi che ci amareggiano non poco”, dichiara Paolella Carmela delegato ENPA per l’isola d’Ischia “Sono ricorrenti anche le richieste che ci giungono da cittadini e turisti relative all’attività fuori stagione e fuori legge da parte di pochi insolenti ed arroganti individui che con il loro illegale operato danneggiano l’immagine dell’isola, e al contempo devastano il futuro della fauna, abbattendo le fattrici che si apprestarlo alla riproduzione. Ringrazio di cuore le forze dello Stato, e le nostre guardie zoofile, per la professionalità e l’ottimo lavoro svolto, e ribadisco ancora che continueremo imperterriti a vigilare e a stare sempre con la guardia alta a tutela di fauna ed ambiente, nel rispetto della legalità e nell’interesse della cittadinanza”.