Bottiglieri: «All’aumento delle presenze non corrisponde un aumento del giro d’affari»
«Le statistiche non sono semplici da interpretare. Noi dell’Ascom stiamo cercando di analizzare l’anomalia costituita dal fatto che, a fronte di un aumento delle presenze, non si sia registrato un corrispondente aumento del giro d’affari. Dalla nostra prospettiva, diventa importante capire gli orientamenti dei turisti extracomunitari, soprattutto il mercato russo, australiano e quello nordamericano. Per l’isola d’Ischia rappresentano una minoranza, tuttavia essi costituiscono la tipologia di turista più incline all’acquisto presso i vari esercizi commerciali. I visitatori di tali nazionalità scelgono prevalentemente località come Positano, Amalfi, Pompei. È importante quindi capire i motivi che inducono a tali scelte, ovviamente per tentare di modificarle a vantaggio della nostra isola. Finora Ischia si è maggiormente concentrata sul turismo nazionale e quello europeo, trascurando i mercati più lontani. Molto interessante il caso della città di Napoli, che è l’unica a registrare un incremento del giro di affari per gli esercizi commerciali, in un momento in cui le grandi città europee sono in calo da questo punto di vista. Capri e Positano hanno mantenuto sostanzialmente invariati i volumi d’affari. Ischia in pratica è l’unica ad aver registrato un calo, dal punto di vista degli esercizi commerciali, come anche l’anno scorso. Un dato preoccupante. L’avvento del web sta provocando grandi cambiamenti, a partire dal modo di fare acquisti. Un cambiamento che a Ischia ci coglie ancora impreparati, nonostante i corsi di aggiornamento che la Confcommercio sta organizzando sul territorio. Il mercato russo era fondamentale per noi, ma due anni fa iniziò una brutale discesa, solo parzialmente frenata in questa stagione. Dobbiamo puntare con decisione a riguadagnare terreno su tale mercato, vista anche la loro positiva disposizione verso la nostra cultura, la nostra gastronomia e la nostra arte, senza dimenticare il pubblico americano, soprattutto dopo la grande pubblicità di cui Ischia ha beneficiato quando una importante rivista di turismo ha eletto la nostra come la più bella isola d’Europa. Ovviamente ciò non esclude altri mercati, come quello cinese, dalle nostre strategie».