Barano, sosta selvaggia alla Starza: il parcheggio è un miraggio

“Quando il gatto non c’è i topi ballano”. Se volessimo affidarci alla saggezza popolare, quanto sta accadendo alla Starza può essere perfettamente sintetizzato con il famoso detto popolare. Da quando l’addetto ai controlli alla sosta del parcheggio della frazione tra Piedimonte e la Molara non è più all’opera per verbalizzare le infrazioni, il valzer del parcheggio selvaggio suona senza sosta. Sono settimane che l’area di sosta baranese si trova nella più completa anarchia. Chi prima arriva, parcheggia. E i cittadini che regolarmente pagano l’abbonamento mensile, quando tornano a casa, non trovano il posto che legittimamente gli spetterebbe.

Risultato? Un netto aumento delle auto parcheggiate dove non è consentito, come ad esempio sull’arteria principale di via Vincenzo Di Meglio, strada già protagonista di rovinosi incidenti, causati anche dal restringimento della carreggiata dovuta alle numerose auto posizionate in sosta vietata. «Ogni sera la stessa storia, non sappiamo più cosa fare. Nonostante abbiamo pagato regolarmente il bollino siamo costretti a non poter parcheggiare nell’area di sosta. Non solo non pagano l’abbonamento – denuncia, esasperato, uno dei residenti della zona sventolando il proprio ticket per la sosta – ma parcheggiano anche senza ordine, diminuendo i posti auto a disposizione. Ogni sera è sempre la stessa storia, ci sono almeno una decina di auto che parcheggiano senza averne diritto e noi che abbiamo pagato siamo costretti a cercare posto dove capita, anche in zone molto pericolose, lì dove il traffico scorre senza sosta».

La sosta selvaggia sull’isola d’Ischia è una delle piaghe che maggiormente crea problemi alla popolazione isolana, risultato anche di mancati provvedimenti che negli anni non solo non hanno messo un freno al numero crescente di immatricolazioni di nuove autovetture sull’isola, ma anche di una totale assenza nel sensibilizzare un maggiore apporto dei servizi pubblici su un territorio ormai ostaggio delle auto. E intanto, l’isola verde, prima colonia greca d’occidente, circondata dall’area marina protetta, esaltata da vigneti, acque sorgive e meravigliosi percorsi di trekking, viene sempre più biasimata dai viaggiatori in cerca di un’isola incantata e che invece portano a casa solo il grigio ricordo di un territorio martoriato, ostaggio davvero di troppe autovetture.

Foto Barano Notizie