CRONACA

Baracca al Maio, sarà autodemolizione

Ieri mattina a vuoto anche il secondo tentativo di abbattere la struttura abusiva simbolo del sisma del 2017: sul posto i carabinieri e la polizia, con in testa il vicequestore Ciro Re che dispone lo stop delle operazioni rinviate a venerdì 27

Il primo tentativo non era andato a buon fine, anche perché forse si era peccato un po’ di superficialità. Il secondo, ieri mattina, ha avuto praticamente lo stesso esito. Intendiamoci, la baracca dei terremotati al Maio – simbolo del sisma del 21 agosto del 2017 – dovrà essere demolita perché è abusiva, e su questo nessuno discute. E sarà fatto a breve anche se ciò non toglie che le ultime 24 ore sono state particolarmente turbolente. Ieri mattina una delegazione del Comune di Casamicciola, guidata dall’ingegnere Gaetano Grasso è ritornata sul luogo del delitto per portare a compimento la missione non riuscita il pomeriggio precedente. Sul posto però i convenuti hanno trovato una discreta rappresentanza di residenti nella zona del Maio, per lo più anziani, che hanno mandato in scena un film già visto rifacendo le barricate. A questo punto sul posto sono arrivati i carabinieri prima e la polizia poi, con in testa il dirigente del commissariato e vicequestore Ciro Re che si è dapprima informato su cosa stesse succedendo (sic!) e poi ha dovuto tirare fuori tutte le sue doti diplomatiche per evitare che gli animi si esacerbassero.

Il commissario si è detto sorpreso, dinanzi ai presenti, che le forze dell’ordine non fossero state avvertite preventivamente ma soltanto all’ultimo istante, definendo davanti ai presenti la prassi a dir poco discutibile. Non è stato questo l’unico appunto mosso dal dirigente della locale ps, poi però alla fine si è trovata la quadra. Ovviamente niente demolizione, che con questi parametri difficilmente avrebbe potuto essere eseguita (nonostante secondo qualcuno bastava un semplice post su facebook per rendere effettiva e operativa la cosa) ma se ne riparlerà venerdì prossimo, 27 settembre, termine entro il quale gli occupanti della baracca provvederanno all’autodemolizione della piccola struttura. E sul posto, stavolta, preventivamente avvertite, ci saranno anche le forze dell’ordine a vigilare sul corretto svolgimento delle operazioni.

FOTO IDA TROFA

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