Autonomia Differenziata: Non vogliamo una scuola di serie A e una di B
Ci mobiliteremo ancora – ha dichiarato il segretario generale della UIL Scuola Rua Giuseppe D’Aprile – contro l’autonomia differenziata e faremo tutto quello che è legittimo, a livello costituzionale, per non dividere il Paese
E’ stata pubblicata sulla G.U. la legge 26 giugno 2024, n. 86 recante disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzionee rischia di diventare uno strumento divisivo per l’intero Paese, ed a sostenerlo non sono solo esponenti politici e sindacali del SUD.
È per questo motivo che la UIL Scuola RUA sosterrà il referendum promosso dalle Confederazioni UIL e CGIL volto a chiedere l’abrogazione di una legge che potrebbe creare profonde disparità tra le Regioni, sia a livello economico che sociale.Nel corso dell’ultimo esecutivo nazionale la UIL Scuola RUA ha votato all’unanimità un documento in cui si impegna nella raccolta firme proprio per affermare il principio che la Scuola “resta quella nazionale”.
Ci mobiliteremo ancora – ha dichiarato il segretario generale Giuseppe D’Aprile – contro l’autonomia differenziata e faremo tutto quello che è legittimo, a livello costituzionale, per non dividere il Paese. Non possiamo rischiare di avere una scuola di serie A e una scuola di serie B con stipendi, programmi, offerta formativa e organici diversi in 20 regioni”.
“L’Istruzione è uno dei diritti fondamentali della persona e non può essere affidata ai governi regionali – afferma Dario Catapano, segretario della UIL Scuola RUA di Modena. L’incubo di una “istruzione differenziata” diventa sempre più reale e, giocoforza, chi potrà investire di più riuscirà di conseguenza a garantire un servizio di qualità superiore alla propria utenza.
L’esperienza vissuta dai colleghi del Trentino, con i quali mi sono confrontato spesso sull’argomento, non è delle più confortanti. Loro l’autonomia la vivono tutti i giorni e non mi sembrano affatto felici di come viene gestito il settore dell’istruzione.
Sono troppe le variabili con le quali ci troveremmo a fare i conti, – continua Catapano – in primis quelle dei partiti politici di turno. La Scuola è un settore troppo importante e, per questo motivo, non può essere regionalizzato anche perché si verrebbe a creare una inevitabile scollatura con quello che è stabilito a livello nazionale dalle diverse normative che ne regolano il funzionamento soprattutto a livello di contratti di lavoro. Il rischio c’è ed è reale, anche se ministri ed esponenti politici continuano a dare rassicurazioni sul fatto che normative di riferimento e Contratto nazionale saranno sempre rispettati. Come sarà garantito tutto ciò resta ancora un mistero.
La UIL Scuola RUA ha sempre sostenuto che la scuola deve unire e non dividere, integrare e non differenziare. Lo studente della cittadina della provincia di Modena e quello della provincia di Napoli, mia terra natale, devono avere gli stessi diritti a ricevere una istruzione di qualità. Un sistema di istruzione che offra a tutti cittadini le stesse possibilità – conclude Dario Catapano – è la base di partenza di una società che possa definirsi “giusta” e davvero democratica.
Per Roberta Vannini, segretario UIL Scuola Regione Campania: “Ad oggi, attraverso la piattaforma predisposta e a poco più di 24 ore, si è raggiunto il 25,57 % delle firme necessarie per sottoscrivere il referendum abrogativo della legge che spacca l’Italia. E’ un buon segno ma non basta …occorre arrivare a 500 000 firme e poi occorrerà raggiungere il quorum! Ce la possiamo fare! Abbiamo consapevolezza dell’importanza di questa battaglia che potrebbe essere determinante per le sorti del nostro Paese.Dopo lo straordinario riscontro di partecipazione ai banchetti che si stanno tenendo in tutta Italia ed anche nelle nostre provincie in questi, la raccolta di adesioni può essere ulteriormente e significativamente accelerata da questa nuova opportunitàhttps://pnri.firmereferendum.giustizia.it/…/dett…/500020Per questo – conclude Roberta Vannini – invitiamo tutte le cittadine e i cittadini che vogliono abrogare la Legge sull’Autonomia differenziata, e dire sì a un’Italia unita, libera e giusta, a sottoscrivere il quesito referendario!”