Autismo, servono figure di supporto nelle scuole isolane

Carenza di organico e di figure specializzate, restano le mancanze nei plessi ischitani: come (e cosa) fare per porre rimedio

Autismo e scuola ad ischia sono due argomenti connessi in maniera endemica. Il termine autismo indica un disturbo del neuro sviluppo che ha una influenza notevole sul comportamento. Solitamente compare nei primi tre anni di vita e determina una alterazione della sfera emotiva. I principi del diritto all’istruzione e all’uguaglianza richiamati dagli articoli 33 e 34 della Costituzione e che lo stato ha il dovere di tutelare, vengono spessi minati e ancor più quelli degli alunni con disabilità. Ricordiamo che la Legge 104/92 stabilisce che in ogni contesto scolastico, dall’asilo fino all’università, agli alunni disabili vengano garantite pari opportunità di inserimento e lo stato ha l’obbligo di predisporre adeguate misure di sostegno, alle quali concorrono a livello territoriale, con proprie competenze, anche gli Enti Locali e il Servizio Sanitario Nazionale.

Negli ultimi anni, l’autismo nelle scuole ad Ischia è cresciuto in maniera considerevole: oggi i bambini autistici sono l’1% della popolazione scolare totale. In questo contesto, la scuola e gli insegnanti giocano un ruolo fondamentale e spesso decisivo. L’autismo infatti compare nei primi anni di vita e solo un insegnante attento può far caso alla comparsa dei primi segnali. Un bambino autistico oggi non ha bisogno solo di un insegnante di sostegno e del materiale didattico, ma anche di una classe attiva che lo faccia sentire incluso.

Per questo motivo, è importante che i bambini e gli insegnanti salutino e coinvolgano il bambino appena entrato in classe.

Uno dei metodi più efficaci per combattere le forme di autismo è il metodo ABA (Applied Behavior Analysis), ovvero un’analisi approfondita e meticolosa dei comportamenti disadattivi del bambino dal punto di vista sociale. L’analisi e lo studio di tali comportamenti consente al bambino di migliorare il proprio grado di integrazione nel contesto sociale di riferimento.

Purtroppo sull’isola a causa di carenza di organico di insegnanti di sostegno, e specialisti in materia, per supplire a mancanze degli istituti, alcuni posti vengono coperti da insegnanti di altre aree di insegnamento ma, solitamente si provvede all’assegnazione di casi meno problematici o rilevanti mentre gli allievi diversamente abili che presentano condizioni più critiche vengono seguiti prevalentemente da personale specializzato ( sempre se presente all’interno della struttura scolastica). Infatti uno dei dei rami scoperti più rilevanti delle scuole isolane, riguarda il sostegno, aspetto dell’istruzione quotidiana degli alunni che riguarda coloro i quali partono già da una situazione svantaggiata, e per questo avrebbero ulteriore bisogno di docenti o esperti specializzati Rbt/Aba.

Purtroppo, anche l’ultimo anno scolastico ha evidenziato una forte carenza della scuola isolana in tal senso. È importante investire nelle strutture e nei servizi per le famiglie che convivono con l’autismo. È necessario aiutare le scuole, mettendo a disposizione più insegnanti ed esperti Aba, Rba, valorizzando quei docenti che di questa specializzazione hanno fatto una vocazione.

#SOSTENIAMOL’AUTISMO

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