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Aumenta la bolletta, un’ora per cambiare offerta telefonica: attenti alla truffa!

di Isabella Puca

Ischia – Capita anche agli ischitani di essere tartassati da call center che a tutte le ore, in modo particolare quelle più delicate dedicate al pranzo, offrono di tutto e di più, da prodotti per la casa a prodotti legati alla gastronomia fino ad arrivare alle offerte di gas, luce e telefono. Riguardo quest’ultimo particolare settore non sono pochi quelli che ci hanno segnalato di aver rischiato d’incappare in una truffa bella e buona. La prassi è sempre la stessa. In più di una famiglia ischitana è arrivata una telefonata dove l’interlocutore dall’altro capo della cornetta, spacciandosi per un operatore della Telecom, annuncia che a causa di un aumento di costi di gestione dalla prossima bolletta ci sarà un aumento di almeno 10 euro. Qualcuno, più avvezzo alla legge, ha subito chiesto loro di inviare una comunicazione scritta in quanto, in questi casi, per legge, c’è da concedere il diritto di recesso. Dall’altra parte, il presunto operatore Telecom, ha annunciato che quel numero sarebbe stato inserito per un’ora nel libero mercato. Conclusa la telefonata, nel giro di nemmeno cinque minuti, il telefono è squillato altre 4 volte, le prime due era un presunto operatore fastweb che, con un tono particolarmente arrogante, voleva proporre una nuova offerta telefonica, le ultime due, una presunta operatrice vodafone che, con lo stesso tono aggressivo, aveva la stessa intenzione: proporre una nuova offerta. Il fatto così come ve l’abbiamo descritto ha suscitato  non pochi dubbi e allora, qualcuno, ha ben pensato di chiamare il 187 per chiedere delucidazioni direttamente alla Telecom e… sorpresa! Alzata la cornetta era impossibile telefonare perché mancava la linea. Dopo una serie di operazioni, tornata finalmente la linea telefonica, un operatore della Telecom, questa volta reale, ha confermato quanto chi si è trovato in questa situazione aveva già pensato: si trattava di una truffa! Dal rapporto 2015 della Guardia di Finanza emerge che l’Italia è il paese delle truffe, ma basta poco per non cadere nella trappola. Abbiamo chiesto al vice questore Alberto Mannelli qual è la strada da percorrere per evitare incappare in una truffa, «chi opera dall’altro lato del telefono – ci ha risposto – è davvero abile, c’è poco da fare se non riflettere, non prendere decisioni sul momento, ma consultare prima i siti internet dei vari gestori dove è tutto abbastanza trasparente. Spesso si tratta di truffe autorizzate perché registrano la telefonata e per farlo chiedono anche di essere autorizzati». Nel caso in cui, purtroppo, siete caduti in una di queste trappole non resta altro da fare che presentare regolare denuncia alla Polizia o anche ai Carabinieri, «la denuncia verrà inviata alla Polizia Postale oppure  provvederemo stesso noi a risolvere; tramite l’apparecchio che ha ricevuto la telefonata si può individuare il codice IP andando così a risalire alla persona che ha effettuato la chiamata». Il modus operandi è quindi davvero semplice, ma c’è ancora un’altra cosa da poter fare: iscriversi al registro delle opposizioni, un nuovo servizio concepito a tutela del cittadino che decide di non voler più ricevere telefonate per scopi commerciali o di ricerche di mercato. Il cittadino, persona giuridica, ente o associazione, il cui numero telefonico è presente negli elenchi telefonici pubblici potrà iscriversi gratuitamente tramite internet o via posta così da evitare di essere disturbato a ogni ora del giorno per offerte che, alla fine, non interessano davvero a nessuno.

 

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