CRONACAPRIMO PIANO

Assoforense, il “ruggito” di Cellammare: «Avanti compatti»

La soddisfazione dopo la riconferma alla guida dell’associazione, nonostante le polemiche, e i propositi per l’immediato futuro

«Sono soddisfatto oltre che riconoscente del grande affetto che mi hanno riservato i colleghi». All’indomani dell’assemblea che lo ha riconfermato a capo dell’Associazione forense dell’isola d’Ischia, l’avvocato Francesco Cellammare riparte rinfrancato dopo le polemiche che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. E che probabilmente non si spegneranno, viste le contestazioni mosse da colleghi come Alberto Barbieri, Gino Di Meglio e Giuseppe Di Meglio.

Tuttavia, secondo Cellammare il risultato della votazione di ieri, con l’assemblea che ha respinto le dimissioni del direttivo (cinque i voti contrari), dimostra la sostanziale unità dell’avvocatura isolana, obiettivo che del resto è stato il primo ad essere enunciato dallo stesso Cellammare durante l’intervento iniziale dell’assemblea di venerdì mattina: «Se continueremo ad essere uniti come in passato – aveva dichiarato il presidente dell’Assoforense – raggiungeremo anche gli obiettivi più insperati. Un anno fa stava per scadere la proroga per il mantenimento della sede giudiziaria locale, mentre molti avevano ormai perso le speranze, e invece lottando insieme siamo riusciti a ottenere una nuova proroga triennale, oltre alla riapertura della storica sede del Tribunale dopo i lavori di ripristino. Non è il caso di dividersi con inutili polemiche».

Secondo Cellammare, l’Assoforense è e resta l’unico organismo realmente rappresentativo del foro locale: «Auspico che tutti i professionisti si iscrivano all’associazione». La riunione di venerdì era tuttavia un’assemblea di tutti gli avvocati, non soltanto degli iscritti:«Ritengo che il presidente dell’associazione debba essere anche il presidente degli avvocati dell’isola». Cellammare aveva poi esposto ai presenti l’esito della spedizione romana compiuta in compagnia del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale con la Senatrice Riccardi, per sollecitare l’inserimento, nel disegno di legge, della stabilizzazione del Tribunale isolano e la risoluzione dei problemi d’organico, guaio ormai endemico della giustizia locale. «Oggi mi sento ancor più fiducioso di ieri – ha dichiarato Cellammare – e la prima cosa che farò sarà di rimboccarmi le maniche per continuare a lavorare a quella stabilizzazione che è l’obiettivo che maggiormente mi interessa». A dispetto delle voci discordanti, come quella dell’avvocato Di Meglio che ha parlato del momento attuale come della pagina più buia per l’avvocatura isolana, Cellammare si dice convinto che il risultato dell’assemblea sia un trionfo della democrazia: «Abbiamo rimesso nelle mani dell’assemblea sovrana la questione delle elezioni: non poteva esserci decisione più democratica. L’avvocato Gino Di Meglio deve prenderne atto: piuttosto, lo invito ad iscriversi all’associazione forense.

Il dialogo deve essere costruttivo, e non solo una serie di critiche distruttive». Il prossimo passo dovrebbe essere la convocazione di una nuova assemblea, che però stavolta sarà limitata soltanto ai soci iscritti, per riscrivere lo Statuto, aggiornandolo alle nuove norme che regolano la rappresentanza. «L’auspicio – prosegue Cellammare – è che altri colleghi si iscrivano all’associazione, per formare un bacino di professionisti che abbia maggior peso politico in seno al Consiglio dell’Ordine, ma anche per raccogliere risorse necessarie per le iniziative che stiamo portando avanti. Non è giusto che solo alcuni colleghi, pagando la quota, contribuiscano a raggiungere risultati di cui beneficia l’intera classe forense isolana. Fra l’altro, se tutti i colleghi si iscrivessero, potremmo ridurre in maniera esponenziale l’importo della quota associativa, che diverrebbe davvero irrisorio». Inoltre, ci sono altri target a cui punta Cellammare: «Auspico la nascita dell’Unione degli avvocati delle isole minori, idea da me concepita e sposata da tutti i colleghi. Inoltre, dobbiamo rivitalizzare il nostro sito web, affinché possa rappresentare un effettivo supporto per i soci, e ottenere la disponibilità del seminterrato di palazzo di Giustizia come auditorium e spazio per gli avvocati». Nel giorno della riconferma alla guida dell’associazione, Cellammare non dimentica l’attualità della cronaca, purtroppo tragica: «A nome dell’avvocatura isolana voglio esprimere il cordoglio dell’intera categoria per la scomparsa del giovanissimo Francesco Taliercio, tra l’altro un mio compaesano. Gli incidenti stradali sono un flagello a cui bisogna quanto prima porre un argine».

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