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Assoforense, fiducia “a tempo” per scongiurare la scissione

I professionisti che avevano meditato di dar vita a un’autonoma associazione hanno deciso di “congelare” i bellicosi propositi, almeno per ora

Si approssima la data delle elezioni che delineeranno la composizione del nuovo consiglio direttivo dell’Associazione forense dell’isola d’Ischia. Un’elezione “bulgara”, dagli esiti già conosciuti in partenza, con un solo candidato alla carica di presidente, l’avvocato Gianpaolo Buono, e l’unica incertezza è data dall’identità dei quattro futuri consiglieri: sono sei i candidati in corsa.

Tuttavia, a dispetto dell’apparenza numerica, l’unico candidato alla presidenza non è affatto sintomo di unità per la categoria. Com’è noto, alcuni professionisti non hanno accolto con favore le modalità con cui si è arrivati alla candidatura unica, e mai come in queste settimane l’avvocatura isolana è stata davvero a un passo dal vedere realizzata quella scissione che da alcuni anni periodicamente viene balenata. Anzi, due giorni fa si è tenuta una riunione proprio tra coloro che sono rimasti maggiormente scontenti della gestione associativa degli ultimi anni, oltre che delusi dall’andamento delle trattative per addivenire a una candidatura realmente condivisa dalle varie “correnti”.

Nel corso dell’incontro serale sono emersi diversi malumori: alcuni avvocati hanno espresso la volontà di uscire da un’associazione dove le cariche sembrano sempre decidersi a tavolino e dove non si assume una posizione decisa a difesa della dignità dell’avvocatura locale nei confronti delle criticità e dei disservizi che il presidio giudiziario locale subisce da anni. In sostanza, ci si lamenta dell’atteggiamento ritenuto troppo arrendevole verso le istituzioni, amministrative e giudiziarie, nella risoluzione dei guai ben noti. Tuttavia, l’ipotesi di scissione, pure più volte paventata, non è stata contemplata, almeno come soluzione del breve termine. Tra i candidati consiglieri figurano anche alcuni esponenti della corrente dissidente, dunque per coerenza e correttezza si sarebbe deciso di appoggiare tali candidature, e di dare al presidente annunciato, Gianpaolo Buono, una sorta di fiducia condizionata, almeno nel primo scorcio della imminente futura presidenza. L’attenzione sarà quindi tutta sui programmi e sull’attitudine a portarli avanti e realizzarli. Quindi, “scissione” provvisoriamente rientrata, per verificare se la gestione di Gianpaolo Buono avrà un atteggiamento realmente inclusivo verso l’avvocatura, e più fermo verso le istituzioni giudiziarie. In sostanza, se non c’è stata convergenza sulle persone, che almeno vi sia sui programmi. Domani, alle ore 9, si apriranno i “seggi” per le votazioni. In serata lo spoglio che decreterà il nuovo direttivo.

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