ANTONIO SICILIANO Dirigente scolastico ITCG “E. Mattei”
«Provvedimento umiliante e vessatorio»
«Si tratta di un provvedimento umiliante e chiaramente vessatorio – L’eventuale attuazione del provvedimento sui controlli biometrici è la prova provata della mancanza di conoscenza, da parte dei parlamentari, di come funzionano le istituzioni scolastiche, del ruolo, delle funzioni e delle competenze del Dirigente previste dalle norme vigenti e, soprattutto ancor più grave del Ccnl dell’Area Istruzione e ricerca. – come scrive Fratta sul sito Dirigenti Scuola -. “I parlamentari della Repubblica evidentemente non sanno che il dirigente scolastico non ha un orario d’ufficio e non potrebbe essere altrimenti. Se così non fosse sarebbe un altro ingiustificabile attacco a una categoria alla quale è affidato il compito di formare uomini e cittadini. Attacco a una categoria che, nonostante percepisca una retribuzione pari al 50% di quella dei colleghi di pari fascia, continua a far funzionare le scuole lavorando di media oltre 12 ore al giorno”. Citato questo si disamina il provvedimento: un dirigente scolastico che dovrà depositare e certificare la presenza potrà effettuare al massimo 36 ore settimanali,quindi 6 ore al giorno in media dalle 8.00 alle 14.00 ovvero uscire nel mio caso prima dei miei alunni che escono alle 14.30. I dirigenti vengono assunti per raggiungere obiettivi prefissati con incarico-contratto di durata triennale sottoscritto dalle parti. Questo si intenderà abrogato spero. Eventuale trattenimento in servizio per eventuali adempimenti amministrativi e/o didattici,oltre l’orario delle 6 ore non sarà riconosciuto né tantomeno si parla di straordinario. Sanno certamente i sig.ri Parlamentari che oltre le 7.00 ore giornaliere ogni dipendente pubblico ha diritto al pranzo. E chi deve gestire i corsi serali che farà 5 ore al mattino e qualche ora di sera? L’atipicità della dirigenza scolastica è tale che presenta molteplici campi d’interesse, tra cui rappresentare legalmente l’istituzione che dirige in ogni luogo persino nelle aule del tribunale (quindi anche avvocati all’occasione) il tutto compreso nel 50% stipendiale rispetto ad un pari grado di altre amministrazioni. Potrei continuare ancora per molto,ma evito di tediare chi legge. Voglio però precisare che nell’istituto che ho l’onore di dirigere già tre anni orsono con delibere degli organi collegiali adottammo il famigerato “Marcatempo” con registrazione degli ingressi ed uscite di tutto il personale scolastico compreso il sottoscritto benché esonerato dall’obbligo, ha come cartellino il n° 1 e volontariamente,come quasi tutti, ho depositato i miei dati biometrici, ovvero marco con l’impronta digitale per questione di praticità. Cosa succederà dai prossimi giorni? Che fino alla pubblicazione della legge con provvedimento dirigenziale esonererò i miei docenti dal marcare l’ingresso e l’uscita. Io che volontariamente lo facevo fino all’obbligo legislativo non marcherò più. Visto che il mio contratto collettivo non mi impone ad oggi, alcun obbligo d’orario fisso effettuerò le mie sacrosante 36 ore di lavoro per cui vengo retribuito e non darò un minuto di più,staccherò i miei telefonini,non sarò più reperibile. Se è questo che vogliono i signori Parlamentari della Repubblica, approvino pure, prima di farlo però chiedo Loro, di studiare almeno come funziona una istituzione scolastica, prima di presentare proposte insensate e infliggere l’ultimo colpo alla già debilitata scuola italiana.