CULTURA & SOCIETA'

Aniello Iervolino sul podio al contest “Un dolce per San Gennaro”

L’executive pastry chef dell’Hotel Regina Isabella e del Ristorante Indaco di Ischia ha presentato “Santarella” classificandosi in terza posizione

C’è anche un pezzo di Ischia sul podio della terza edizione del contest ideato in onore del patrono di Napoli: “San Gennà…Un dolce per San Gennaro” con Aniello Iervolino del ristorante stellato Indaco del Regina Isabella di Ischia, con la sua “Santarella”. A valutarne l’operato presso il Renaissance Naples Hotel Mediterraneo la giuria tecnica formata da Gino Fabbri, presidente dell’Accademia maestri pasticceri italiani; il Relais Dessert Luigi Biasetto e l’amministratore delegato di Mulino Caputo, Antimo Caputo. A vincere il 32enne Angelo Mattia Tramontano, responsabile della pasticceria del Gran Caffè Napoli 1850 di Castellammare di Stabia, il cui dolce è un mix di tradizione e innovazione. Il pasticcere, infatti, si è avvalso di una stampante 3D per riprodurre la sagoma in dolce del patrono di Napoli ed un packaging del tutto innovativo che richiama il santo. Il suo “E’ sango e nun è acqua” è una monoporzione del peso di 80/90 grammi, che riproduce la sagoma stilizzata di San Gennaro.

Il cuore della composizione è una madeleine all’olio di oliva e basilico, realizzata con farina 00 Classica Mulino Caputo, accompagnata da una bavarese alla vaniglia, con gelatina di amarene Agrimontana e copertura in cioccolato bianco. Al secondo posto si è classificato Ciro Poppella, dell’omonima pasticceria napoletana, che ha presentato una apprezzata sbriciolata, battezzata “Ampolla di San Gennaro”, realizzata lavorando un mix di farina 00 Mulino Caputo e farina di pistacchi, farcita con crema di pistacchi a marchio Agrimontana e rifinita con lamponi. Sul terzo gradino del podio è salito Aniello Iervolino, il giovane executive pastry chef dell’Hotel Regina Isabella e del Ristorante Indaco di Ischia. “’A Santarella”, cosí si chiama il dolce che ha presentato alla giuria, fa riferimento alla sfogliatella Santa Rosa, da cui trae ispirazione. Si tratta, infatti, di un impasto brioche realizzato con farina Caputo Oro, completato con un tappo di sfogliatella riccia, farcito con una crema al liquore Strega e finito con un gel all’amarena chiara Agrimontana.

“Veder crescere questo evento anno dopo anno, toccare con mano l’impegno, la creatività e il desiderio di confrontarsi, che anima anche i pasticceri più affermati oltre che le giovani leve, per noi è davvero ragione di grande soddisfazione. Napoli ha una lunga tradizione pasticcera e il nostro augurio è che emerga sempre più la capacità di creare dolci di estrema qualità e identità”, ha commentato Antimo Caputo.  L’ad di Mulino Caputo ha aggiunto: “Dopo gli eventi social, l’azienda guarda avanti e, con il dovuto rispetto delle norme di sicurezza, riparte con gli incontri e i confronti che favoriscono la ripresa non solo del mondo della pasticceria ma anche di tutto l’indotto”. Questi i concorrenti della terza edizione del contest: Luigi Avallone (Pasticceria Avallone di Quarto), Rocco Cannavino (Zio Rocco Lab-store di Pomigliano D’Arco),  Ciro Cascone (Pasticceria Giuseppe Ferraro di Terzigno),  Andrea Casillo (docente dei servizi ristorativi presso l’istituto alberghiero Luigi Veronelli di Casalecchio sul Reno),  Alessandro Fiorucci (Caffè La mela verde di Roma),  Aniello Iervolino (Executive Pastry chef Regina Isabella e Ristorante Indaco  di Ischia), Nicola Obliato (Pasticceria Mille Dolcezze  di Frattamaggiore), Pasquale Pesce (Pasticceria Pesce 1896  di Avella),  Ciro Poppella (Pasticceria Poppella  di Napoli), Angelo Mattia Tramontano (Gran Caffè Napoli 1850  di Castellammare di Stabia).

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