Si sono introdotti con l’uso della forza, hanno scassinato le serrature e occupato l’abitazione, un alloggio economico e popolare, di Casamicciola Terme, sita nel popoloso quartiere di Perrone proprio nei pressi di via Cumana. Non è la prima volta che accade. Le occupazioni degli alloggi a Casamicciola Terme, specie quelli popolari della zona perronese, da qualche anno sono divenute una costante e non si tratta solo di emergenza abitativa legata ai disastri naturali ed agli sfollati di sisma ed alluvione, anzi troppo spesso non ha nulla a che vedere. Il disagio abitativo è una realtà ma le occupazioni di case ed alloggi a Casamicciola spesso sono legate ad altri traffici ed ingerenze anche politiche. Si attende l’arrivo delle autorità.
Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia di Stato dopo la denuncia sporta dalla assegnataria, una donna la cui famiglia è di Barano. All’interno della casa si erano introdotti, stando all’esposto ,intorno alle due di notte con l’ausilio di un trapano, alcuni giovani. All’interno della abitazione, stando ai riscontri della Polizia di Stato, invece adesso si trovano quali occupanti i membri di una giovane famiglia originaria di Casamicciola, il capo famiglia è di Perrone. Con loro una piccola di appena 18 mesi. Gli occupanti sono stati denunciati per occupazione abusiva. La polizia ha gestito con tatto e sensibilità la vicenda attesa anche la presenza di un neonato. Inoltre, la coppia nel 2022 aveva in fitto una casa in via Ombrasco a Piazza Bagni e fu vittima della alluvione trascorrendo un periodo da sfollati come il resto della popolazione. Saranno comunque deferiti all’ag e poi si aspetteranno le deduzioni e le disposizioni in merito.
Le Autorità competenti, innanzi tutto, dovrebbero perseguire gli amministratori comunali che non ottemperano alla procedura di quanto disposto dall’art 30, legge Regione Campania, 2 luglio , n. 18. Nella fattispecie, che non agiscono nei confronti di coloro che occupano illegittimamente gli alloggio pubblici e che, tra l’altro, si macchiano del reato penale di cui all’art. 633-bis, comma 1, e che, inoltre, dovrebbero essere sgomberati senza, alcun indugio, coattivamente da tali alloggi,. Adempiendo, in seno alla predetta legge, tale legittima attività, potrebbe instaurare un deterrente per i malintenzionati e, per di più, si potrebbe soddisfare la legittima esigenza abitativa dei nuclei familiari collocati nell’apposita graduatoria definitiva elaborata dalla Regione Campania e pubblicata sul BURC n. 38 del 19/05/2023 e, non solo, gli alloggi recuperati potrebbero essere utilizzati, temporaneamente, anche per soddisfare l’emergenza abitativa in caso di calamità come verificatesi in questo comune.
Le Autorità competenti, innanzi tutto, dovrebbero perseguire gli amministratori comunali che non ottemperano alla procedura di quanto disposto dall’art 30, legge Regione Campania, 2 luglio , n. 18. Nella fattispecie, che non agiscono nei confronti di coloro che occupano illegittimamente gli alloggio pubblici e che, tra l’altro, si macchiano del reato penale di cui all’art. 633-bis, comma 1, e che, quindi, dovrebbero essere sgomberati senza, alcun indugio, coattivamente da tali alloggi. Adempiendo, in seno alla predetta legge, tale legittima attività, potrebbe instaurare un deterrente pei i malintenzionati e, inoltre, si potrebbe soddisfare la legittima esigenza abitativa dei nuclei familiari collocati nell’apposita graduatoria definitiva elaborata dalla Regione Campania e pubblicata sul BURC n. 38 del 19/05/2023 e, non solo, gli alloggi recuperati potrebbero essere utilizzati, temporaneamente, anche per soddisfare l’emergenza abitativa in caso di calamità come verificatesi in questo comune.