Ancora un rinvio a domani per la festa del Porto: attesa per la spaghettata in piazza Antica Reggia e per l’ annunciato spettacolo sull’acqua

Torna l’annuale festa del Porto per la rievocazione della sua apertura - Commemorare quest’importante anniversario deve essere per noi un’occasione per conoscere e approfondire la nostra storia affinché ci spinga a usare il Porto con raziocinio e responsabilità così da preservarne la bellezza paesaggistica e storico culturale. Domani pomeriggio, il Porto tornerà ad assumere le sembianze di un lago, rievocheremo l’ingresso del Re e ci emozioneremo insieme rivivendo quel momento in cui il lago, 170 anni fa, divenne il nostro Porto - Invocata la benedizione di Dio, su coloro che, 170 anni fa, ebbero l’intuizione di trasformare quel lago in un Porto anche se, gli amministratori dell’epoca non compresero subito l’importanza di quest’infrastruttura. Festeggiare anche quest’anno, l’apertura del Porto è un pò come sanare quel vuoto generatosi all’epoca che mise in contrapposizione gli amministratori locali e il Re fautore di quella che si rivelò una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della nostra isola

Per la Festa del Porto e del suoi 170 anni dalla sua storica inaugurazione, purtroppo ancora un rinvio per le non sicure condiziono metereologiche. Si festeggerà domani martedì 24 e non oggi lunedì 23 come era stato annunciato dopo il primo rinvio dal 17 settembre, data storica ufficiale dell’ Evento, al pomeriggio di oggi. Il programma non cambia, sarà lo stesso con i seguenti passaggi: domani martedì 24 alle ore 17.00 premiazione della regata del porto Trofeo Re Ferdinando II, ore 18.00 chiusura del porto e simulazione antico lago, ore 18.15 ingresso port Re Ferdinanando II di Borbone e corteo storico tra i mestieri antichi dalla bamchina Olimpica al Palazzo Reale, ore 19.00 Passeggiata storica di Re Ferdinando II tra le stradedel Comune con la Banda Mudicale Città di Ischia, ore 20.00 la Spaghettata di Re Ferdinaando II in Piazza Antica Reggia, ore 21.30 Spettacolo sull’Acqua “Il Porma del Quarto Elemento” e a seguirfe fuochi piromusicali, ore 23.00 riapertura del porto alla sua normale atività.

GIOVANNINO DI MEGLIO IN COSTUME D’EPOCA RIEVOCAZIONE APERTURA PORTO 2004

Dopo l’idea di festeggiare l’anniversario dell’apertura del porto borbonico ogni dieci anni a partire dal passato 2004, edizione che ben riuscì e che riaccese gli entusiasmi di chi vi partecipò, si pensò addirittura di celebrare lo storico evento ogni anno. E così è stato fatto. Quindi la festa prende il via domani per celebrare in continuità annuale i 170 anni che ci separano da quella storica data (1854) che vide trasformato l’antico lago di Villa Bagni ai piedi della Casina Reale, in porto per le future generazioni, perché così credeva, ed a ragione, il Borbone. Tutte le edizioni passate per festeggiare i vari “compleanni” susseguitisi fino a oggi, sono state vissute in pompa magna con il coinvolgimento di tutti e sei i Comuni dell’isola e le rispettive popolazioni. Specie l’edizione del 17 settembre del 2004, indimenticabile, assai più grande di quella del primo centenario del 1954, che pure lasciò il segno con documenti scritti e d’immagine. Nei nuovi festeggiamenti, un ruolo determinante l’hanno le Associazioni Pro San Alessandro e Villa Bagni che fiancheggiano l’Ente organizzatore, il Comune d’Ischia, con propri collaudati figuranti, nella rievocazione storica della programmata Passeggiata del Re Ferdinando con la Corte per il corso principale di Ischia e lungo la famosa Riva Destra. Una collaborazione più che naturale e preziosa, quella degli organizzatori dell’importante parata storica in costume d’epoca di San Alessando. A beneficio di tanto, la trasformazione dell’antico lago in moderno porto, fu un’opera mirabile e di grande intuizione commerciale e di sviluppo sociale voluta a quel tempo, da Re Ferdinando II di Borbone che si impegnò personalmente a che i lavori potessero iniziare con celerità e portati a compimento nel più breve tempo possibile. Infatti il 17 settembre di quel lontano 1854 il nuovo Porto di Ischia fu viva realtà. E con esso anche il monumentale Tempio annesso, l’attuale Chiesa di Portosalvo, che a distanza di soli otto giorni vide gettate le sue fondamenta per svettare poco dopo sulla riva del Porto quale straordinario esempio di benevolenza reale del Borbone amico e benefattore della nostra isola.

LE STAR ODCVHITAND CARMEN CUOMO E ANNA D’AMICO ALLA FESTA DEL PORTO DI 9 ANNI FA

Le cronache del tempo così descrivono lo storico evento dell’apertura del Porto d’Ischia: “ Nel dì 17 settembre 1854, alle ore 5 pomeridiane, il porto veniva inaugurato alla presenza della Corte, isolata in una pagoda posta su di una collina a nord dell’entrata di esso. Tutti i legni di qualunque fossero tonnellaggio furono obbligati di venire a prendere parte alla regata. Il giornale uffiziale di Napoli nel giorno appresso 18 settembre 1854 num. 203, descriveva la cerimonia così – “Circa dugento legni pavesati a festa fra il rimbombo di artiglierie ed i concerti di bande musicali entravano nel porto novello, e vi facevano varie evoluzioni. Un’immensa calca di spettatori era radunata sulla riva del porto. Il Re colla sua real famiglia, che da vari mesi soggiornava in Ischia godevano di sì delizioso spettacolo, da un loggiato a bella posta costruito su d’una collina a ponente dell’entrata del porto. Precedea la Lancia del particolar servizio del Re, comandata dal capitano Criscuolo , che da marangone, sommozzatore di Santa Lucia, era divenuto capitano della Lancia particolare di Ferdinando II. Seguivano le altre lance di particolare servizio; indi i reali piroscafi , il Tancredi, la Saetta, il Delfino, l’Antelope, la Cristina; poi i legni della Marina Mercantile dell’isola, principiando dalle paranzelle, terminando ai minuti gozzi da pesca”. Questa preziosa descrizione d’epoca offre l’idea di come il popolo isclano di metà ottocento visse l’avvenimento, anche se l’autorità amministrativa locale (Sindaco e Giunta) disertò per protesta la cerimonia, perché riteneva (a torto) che l’apertura del vecchio lago trasformato in porto arrecasse grave danno alla comunità e ai pescatori che vi pescavano.

Foto di Giovan Goiseppe Lubrano Fotoreorter

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