Ancora sangue

Questa volta non c’è riuscito, questa volta Maurizio non è riuscito a vincere la sua battaglia per la vita. Gli effetti devastanti dell’incidente, drammatico, alla guida del suo furgone da lavoro gli sono stati letali. Maurizio Di Massa, 27 anni originario di Barano d’Ischia, papà di un bimbo di 3 anni è morto nel pomeriggio di ieri all’Ospedale Cardarelli di Napoli dove era stato trasferito in condizioni critiche dopo un primo ricovero ed un primo intervento salvavita al PO Anna Rizzoli di Ischia, poi un’altra operazione, infine il decesso. I medici del Rizzoli e del Cardarelli si sono trovati dinanzi ad una situazione definita devastante, solo una remota concatenazione di fatti clinici, avrebbe potuto evitare il tragico epilogo di una vicenda umana che lascia sgomenti. L’ineluttabile svolgersi degli eventi, invece, ancora una volta torna a far tingere di rosso, le strade ischitane. Il rosso del sangue di un padre, un ragazzo morto mentre si impegnava nel suo lavoro, l’impegno per tenere in piedi il suo vivere quotidiano. Maurizio Di Massa è deceduto a causa delle lesioni interni e dei traumi riportati dopo che, alla guida di un Piaggio Porter su cui trasportava frutta e verdura, per la ditta Eden dei Pilastri si è schiantato contro un bus di linea Eav che proveniva dalla carreggiata opposta.

Il ragazzo dopo essere stato estratto vivo dai Vigili del Fuco era stato condotto in codice rosso dalle ambulanze del 118 all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno in condizioni già disperate, il corpo martoriato nell’abitacolo e tra le lamiere accartocciate del suo piaggio modificato per il trasporto merci. Nell’ospedale isolano è stato sottoposto alle indagini cliniche ed alle cure del caso, subito un delicato intervento chirurgico per riparare i danni alla milza ed al fegato spappolati. Tutto prima che i sanitari ne disponessero il trasferimento, una volta stabilizzato in coma farmacologico, al Cardarelli di Napoli, qui ancora una operazione e le cure. Ma non è bastato, non c’è stato nulla da fare, Di Massa è spirato poco dopo essere giunto presso il presidio ospedaliero partenopeo. Il giovane già in passato era scampato ad un tremendo incidente i cui esiti potevano essere mortali. Lascia un bimbo di 3 anni. L’incidente ha fatto registrare anche diversi feriti lievi a bordo del bus, tra cui, oltre all’autista del mezzo alcuni turisti. Gli altri feriti almeno 2 o 3 che si trovavano a bordo del bus con traumi vari sono stati portati in ospedale . Dopo le visite sono stati trattati anche con qualche sutura. Sul luogo della tragedia sono giunte le forze dell’Ordine Carabinieri, Pompieri e Vigili Urbani. Ma la dinamica ed i fatti restano da chiarire. Il veicolo su quale ha trovato la morte Maurizio è stato sequestrato ed affidato ai depositi giudiziari dove era stato condotto a seguito della rimozione con il carro gru ACI. Procedono i Vigili Urbani di Ischia. La salma sarà, verosimilmente, sottoposta ad esame autoptico su disposizione della Magistratura inquirente. L’iter è ancora in atto. La ricostruzione della dinamica, affidata al Comando Vigili del Comune di Ischia, non ha ancora fatto luce su quali siano state le cause che hanno portato allo scontro mortale . Via Michele Mazzella è stata teatro di una morte inaccettabile, a poche decine di metri dal luogo di dove Maurizio lavorava. Una strada che il 27 enne conosceva a memoria e che percorreva diverse volte al giorno, dal dicembre scorso quando aveva lasciato la Lombardi Trasporti. Un destino assurdo e beffardo che lo ha strappato via alla famiglia e alla vita troppo presto.