«Amici fin da Marco Polo, oggi amiamo cibo, moda e la Bellucci»
Dalla cultura al design, dalla gastronomia al turismo, l’Italia ha molto da offrire. Un paese certamente appetibile per il mercato cinese. «Italia e Cina hanno un modo di fare impresa molto simile, soprattutto nel tessuto europeo. Credo che questo sia un vantaggio per trovare dei punti cardine di dialogo comune». Lo ha detto Zhang Xiaobei, presidente di Guang Hua Media e direttore della Mostra cinematografica cinese in Italia.
Cosa
piace ai cinesi dell’Italia e degli italiani?
Anzitutto i
cinesi conoscono abbastanza bene l’Italia. Hanno imparato ad amarla
dalla letteratura, dai film, dalla moda, dal cibo e ora anche
attraverso i viaggi e il turismo. E’ un Paese meraviglioso per noi,
tra i nostri popoli c’è un antico legame di amicizia e intesa che
risale ai tempi di Marco Polo. Malgrado le differenze, abbiamo
un’affettività simile e tante altre cose in comune: siamo aperti,
entusiasti e con un grande senso di ospitalità.
Il 2020 sarà
l’anno culturale del turismo tra Cina e Italia. Su cosa puntare per
far crescere l’incoming cinese in Campania?
La presenza di visitatori cinesi aumenta di un anno in anno la nostra presenza qui è arricchita da una serie di produzioni video che illustrano le bellezze e le risorse del territorio. Molti cinesi si lasciano affascinare da destinazioni raccontate in televisione. E’ proprio attraverso queste programmi sempre più cinesi scelgono l’Italia come destinazione e le loro vacanze. Altro aspetto molto importante da curare è la lingua. Come può immaginare, pochissimi sono i cinesi che capiscono l’italiano. E’ vero che sempre più stanno imparando l’inglese, però penso sia importante che, a che a partire dagli scali aeroportuali. ci siano dei segni in cinese in modo da poter fruire più agevolmente delle opportunità che sa dare questo fantastico paese e la vostra bellissima regione.
I
voli attualmente operativi sono sufficienti?
Proprio per il
numero sempre crescente di cinesi interessati a visitare l’Italia,
è necessario incrementare il numero di voli e di collegamenti tra i
due paesi. Proprio in occasione di questa mostra abbiamo invitato Ke
Chen, General manager della compagnia China Southern Airlines che ha
confermato la necessità di incrementare il numero di voli che
collegano l’Italia con la Cina. Malgrado il peso economico della
Lombardia, lo scalo milanese di Malpensa può contare solo su 16 dei
49 collegamenti settimanali. Troppo pochi. Aumentare i voli è perciò
una priorità dimostrata dal potenziale reale che oggi esiste. Le
imprese italiane hanno grandi opportunità e la grande crescita della
Cina richiede attenzione perché se ne possano cogliere. Quindi il
bisogno di incrementare le connessioni con l’Italia è inevitabile,
sia sotto il profilo turistico, sia sotto l’aspetto più
commerciale.
Cosa conoscono i cinesi del cinema italiano?
Molti cineasti della cd. ‘sesta generazione’ sono stati influenzati dal neorealismo italiano. Proprio questi appuntamenti sono importanti per la conoscenza delle nostre rispettive cinematografie. Gli artisti che conosco meglio? Michelangelo Antonioni, Giuseppe Tornatore e la meravigliosa Monica Bellucci.