Già assurta agli onori della cronaca per le conseguenze dell’alluvione del 26 novembre scorso, Ischia si candida a laboratorio di idee per le risposte che l’uomo può mettere in cambio al climate change, e all’intensificazione dei fenomeni estremi.
Dal 20 al 22 ottobre l’isola ospita la quarta edizione dell’Ischia Festival della Natura promosso dal CAI, il Club Alpino Italiano: il tema sono le “Ecotopie”, neologismo legato a un romanzo di Ernest Callenbach che riassume le ipotesi ecologiche – spesso utopiche – in grado di contrastare il global warming (Il programma prevede tre giorni di attività con un duplice scopo: da un lato favorire un contatto diretto con la natura dell’isola attraverso percorsi di hiking e ciclo-escursionismo, arrampicate, corsa in montagna e vela (programma completo www.caischia.it); dall’altro favorire un dibattito, con la partecipazione di studiosi, filosofi, geologi, ingegneri e politici su temi quanto mai contemporanei, dalla modifica delle nostre montagne alle comunità energetiche. “Perché non vi è dubbio che l’uomo debba ripartire dalla natura, e da un nuovo imprescindibile equilibrio con quel che ci circonda”, spiega Giovannangelo De Angelis, reggente della sezione di Ischia del CAI, che organizza il festival.
Tra i 14 relatori (due le sessioni, dalle 15.30 alle 20 di venerdì 20 e sabato 21 ottobre, nel complesso di Villa Arbusto a Lacco Ameno, sempre più cuore pulsante della cultura ischitana),anche Alexander Chikunov, fondatore di Longevica (Princeton, USA), filantropo ed esperto in politiche energetiche, che racconterà le quattro onde della grande transizione energetica”, e la fisica russa Anastassia M. Makarieva, che insegna all’Università di Monaco, che parlerà del ruolo essenziale delle foreste nel contrastare gli effetti del climate change, sintetizzato nella teoria della “pompa biotica”, il meccanismo in cui le foreste naturali creano e controllano i venti dall’oceano alla terraferma, portando umidità a tutta la vita terrestre.
E ancora, tra gli altri: Marzio Mian, giornalista vincitore del True Story Award, il premio internazionale dedicato al giornalismo d’inchiesta e di reportage, che parlerà di connessioni tra Artico e Mar Mediterraneo, e Federica Zabini(CNR), che illustrerà i benefici della cosiddetta terapia forestale. E di mare, attraverso la crisi cosmologica che ci obbliga oggi a ripensare l’idea stessa di pianeta, parlerà anche il filosofo Simone Regazzoni, già autore di “Oceano. Filosofia del Pianeta” (Ponte delle Grazie). Di bioeconomia agroalimentare e forestale parlerà Francesco Meneguzzo, membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e referente del Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano, esperto di innovazione tecnologica nel settore agro-alimentare, con particolare riferimento all’estrazione verde di prodotti naturali.
Al dibattito prenderà parte, tra gli altri, Piero Carlesi, presidente del comitato scientifico centrale del CAI, già presidente del Touring Club Italiano.