AMARCORD Quando da Ponza si veniva a studiare a Procida
Cinquant’anni fa, a Procida, Enzo ‘u Punzese era popolarissimo; nei bar del porto analizzavano le sue parate, giù alla Chiaiolella commentavano rimesse e deviazioni. Enzo Gargano, classe 1953, ha indossato la maglia numero uno di entrambe le squadre procidane: la Juve Procida e la US Procida.
Appena mise piede sul campo d’erba di Procida, Enzo esclamò: “Ma questo è un materasso!” Bisogna capirlo: a Ponza si giocava sul campo di pietre costruito su insistenza del padre di Enzo, il mitico Peppe Baffone che, in gioventù, era arrivato a giocare nel Venezia.
A Procida Enzo Gargano arrivò per caso. Dopo la scuola media era fermamente deciso a continuare gli studi, scelse un istituto per elettrotecnici a Foggia, preparò la valigia e partì. Giunto in Puglia, scoprì che l’istituto non aveva più posti disponibili; tornò a Ponza senza neanche disfare la valigia.
Dopo poco sbarcò a Ponza il mitico prof. Procidano Arcangelo Esposito in cerca di studenti per l’Istituto Professionale del porto di Procida.
Il professor Esposito avrebbe dovuto cercare interlocutori istituzionali (il sindaco, il preside, il prete), illustrare il progetto, tirarla per le lunghe; ma era procidano, di porti ne capiva, sapeva pesare con un’occhiata gli uomini che si aggiravano in banchina; appena mise piede sul molo Musco individuò il suo referente: Peppe Baffone. Peppe diede la sua adesione, destinò un angolo del magazzino della cooperativa facchini a segreteria della scuola; raccolse subito tredici iscrizioni. Uno dei tredici iscritti era suo figlio Enzo.
Quel diploma da capitano di lungo corso preso a Procida, Enzo non l’ha mai utilizzato, però ha passato la vita in divisa: quella di vigile urbano del Comune di Ponza e oggi si sente molto legato a Procida.
il professore arcangelo-mito tra gli studenti del navale negli anni sessanta