CULTURA & SOCIETA'

AMARCORD Angelo Rizzoli, il “commenda” e il miracolo Ischia

Nel 1951 Angelo Rizzoli sbarca ad Ischia dal suo panfilo Sereno e ha proprio l’aspetto di un commendatore. Giacca a righe ben tagliata che comunque non maschera la pancetta, cappello leggero, immancabile sigaretta all’angolo destro della bocca. Attraversa la banchina dispensando sorrisi, e nella mano sinistra stringe una banconota da “diecimila” per l’ormeggiatore. Viene a controllare se ha ben investito i 50 milioni prestati al ginecologo milanese Piero Malcovati, deciso a rilanciare le terme isolane. Sceso, si guarda attorno e s’invaghisce d’Ischia, specialmente di Lacco Ameno. In pochi anni costruisce alberghi, terme, ospedale e il cinematografo in cui Charlie Chaplin tiene la prima mondiale di Un re a New York.

Richiama attori, reali incoronati e decaduti, finanzieri, stilisti e altra bella gente; fa dell’isola la capitale del cinema italiano e Ischia diventa la succursale della dolce vita romana.

Angelo Rizzoli (1889-1970) è figlio di un ciabattino analfabeta che muore prima della nascita del bimbo.

Da ragazzo conosce l’angoscia della povertà e della miseria e viene inviato nel collegio dei Martinitt, orfanotrofio milanese dove cresce e impara il mestiere di tipografo. A vent’anni inizia la sua carriera di imprenditore nel campo dell’editoria in una piccola sede e, subito dopo la Grande Guerra, in un moderno stabilimento.

Nel 1927 acquista, dalla Mondatori, il bisettimanale Novella sul quale, all’epoca, vengono pubblicati racconti di D’annunzio e Pirandello; poi seguono Annabella, Omnibus, Oggi e L’Europeo.

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Sposa Anna Marzorati dalla quale ha due figli, Andrea, che lo rende nonno di Angelo jr., detto Angelone e Giuseppina. Il “cumenda”, così è chiamato Angelo Rizzoli.

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Sono gli anni ’50 e in Italia tutto è possibile. Angelo Rizzoli ha una storia incredibile; dal nulla costruisce un impero editoriale che spazia dalla carta al cinema. Sullo scenario di Ischia, di cui il “cumenda” si innamora. Il panfilo Sereno ospita tutto il jet set internazionale. Simbolo di successo, il Sereno sarà anche il simbolo del declino di una delle più importanti storie imprenditoriali italiane. Una storia di mare e di costume italiano che ci viene dall’archivio del Centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana. Noi vi racconteremo questa storia a puntate, nei prossimi giorni, per ricordarci di personaggi che hanno dal nulla costruito il successo di territori vicino a noi e del suo successivo declino imprenditoriale.

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