Ischia – Si è conclusa per Alessandro Slama, maestro panificatore ischitano, una bellissima esperienza che lo ha portato dal 21 al 25 marzo scorso in Ungheria per un evento tutto dedicato al pane, alla pizza e a uno dei dolci tipici della nostra tradizione pasquale: la colomba. Un trionfo di odori e di sapori tutti made in Ischia legati quindi alla genuinità dei nostri prodotti. Ad aver reso vincenti gli assaggi, il lievito madre, arma segreta del nostro panettiere. Mentre il lievito di birra è un qualcosa di chimico, il lievito naturale, chiamato anche lievito madre è un impasto di farina e acqua acidificato da un complesso di lieviti e batteri lattici che sono in grado di avviare la fermentazione. In questo modo di fare il pane c’è tutto il sapore dei tempi andati, quando la pasta madre veniva conservata gelosamente dalla fornaia che la manteneva in vita con gli opportuni rinfreschi e la distribuiva alle famiglie che settimanalmente facevano il pane in casa. In tanti hanno preso parte, poi, alle sue lezioni incentrate sulla preparazione della colomba che, con o senza canditi, è un must della nostra Pasqua in tavola. Grande successo per le pizze realizzate con l’impasto tradizionale dove protagonista è ancora una volta il lievito naturale, ma il gusto è quello degli ungheresi che hanno condito la pizza usando i loro prodotti tipici. Di ischitano non ha portato solo i suoi prodotti e la sua simpatia, ma anche limoncello e rucolino dell’azienda Ischia sapori che ha letteralmente conquistato gli ungheresi. Alessandro ha iniziato a fare il pane tra le mura di casa e a poco a poco, quel lavoro antico, fatto di ingredienti semplici è divenuto una vera a propria passione. Dopo aver fatto esperienza fuori dall’Italia ha aperto il suo primo panificio, ai Pilastri, ampliando poi la sua piccola azienda con un punto vendita anche in zona porto. Nel 2011 la partecipazione alle selezioni nazionali per il mondiale di panificazioni con la vittoria di ben due trofei, uno per la categoria dolce da forno e l’altro per il pane tradizionale. Ad oggi, la strada compiuta, lo ha portato fino in Ungheria dove Alessandro ha ben rappresentato l’isola. -ISPu