Alberghiero nell’oblio
Nuova infuocata nota del dirigente scolastico del “V. Telese” Mario Sironi che è stanco del disinteresse che regna attorno all’istituto professionale di Fondobosso e vuole dire basta ai doppi turni. Le sue perentorie parole: « Si discuta, si ragioni, si programmi, quello che non è più possibile fare è continuare ad eludere il problema»
Il polifunzionale che si amplia, il “Mennella” di Ischia pronto a essere demolito e ricostruito, la scuola Rodari inaugurata proprio giovedì mattina ed altri tre plessi “work in progress” nel solo Comune di Ischia senza contare quello che si sta muovendo nelle altre municipalità in termini di edilizia scolastica. All’Istituto Alberghiero “V. Telese” di Fondobosso, però, nonostante le reiterate richieste e gli appelli che restano inascoltati da vent’anni, continua a non muoversi nulla. Con una carenza di aule davvero ingestibile, se non con il sistema dei doppi turni dei quali però davvero nessuno ne può più. Nessuno partendo proprio dal dirigente scolastico Mario Sironi il quale ha indirizzato una nuova pesante nota all’indirizzo dei sindaci isolani Enzo Ferrandino, Giosi Ferrandino, Giacomo Pascale, Stani Verde, Irene Iacono e Dionigi Gaudioso. Ovviamente scontato e fin troppo ripetitivo l’appello: “L’Istituto Professionale di Stato Vincenzo Telese ha bisogno di aule: basta doppi turni”.
Nella nota trasmessa ai primi cittadini Sironi scrive: “L’Istituto Professionale di Stato Vincenzo Telese, nei suoi diversi indirizzi costituisce una solida presenza nel panorama dell’offerta formativa pubblica sulle isole di Ischia e Procida. L’Istituto ha al proprio interno sviluppato iniziative che si muovono a 360 gradi: dal Centro studi per il Turismo, con una proficua collaborazione con l’Università degli Studi Federico II al Centro Sportivo studentesco che si caratterizza per la partecipazione a molteplici iniziative. L’Istituto cerca di tenere insieme i diversi aspetti dell’iniziativa didattica e pedagogica; dalla valorizzazione delle eccellenze, allo sviluppo dei talenti, al recupero dei giovani cittadini in difficoltà o a rischio dispersione. Sicuramente ci sono tante cose che devono, dovranno migliorare: non sempre la qualità dell’intervento educativo e didattico è all’altezza delle sfide che il mondo dell’economia globalizzata ci pone davanti. Eppure tutto questo avviene in condizioni di organizzazione degli orari e degli spazi che ci obbliga a doppi turni e rotazione. L’adozione della rotazione e dei doppi turni crea un grave disagio tra gli studenti, i genitori e il personale scolastico che si trovano ad affrontare difficoltà organizzative e logistiche significative. Molti alunni sono costretti a frequentare le lezioni in orari inusuali che si prolungano anche di sera, con conseguenze negative non solo sul rendimento scolastico ma anche sulla qualità del tempo dedicato allo studio e al riposo. La mancanza di stabilità negli orari crea grande incertezza nelle famiglie, che devono riorganizzare il proprio lavoro e la gestione quotidiana, spesso senza alcun supporto concreto ed in presenza di problemi di trasporto pubblico. In aggiunta, non si possono ignorare le difficoltà che affrontano gli studenti pendolari, che vedono dilatarsi i tempi di permanenza fuori casa, e l’impatto psicologico di una routine instabile, che può generare stress e ridurre la capacità di apprendimento con conseguenze significative anche sul versante della dispersione scolastica”.
Poi Sironi si sofferma proprio sulle recenti evoluzioni del mondo scolastico dichiarandosi felice in quanto uomo di scuola ma anche sconfortato per il disinteresse che sembra regnare sulle sorti dell’Alberghiero: “In questi giorni è apparsa la notizia – scrive ai sindaci – dell’inizio di importanti lavori da parte della Città Metropolitana per risolvere i problemi di edilizia scolastica di due istituti superiori dell’isola d’Ischia. Non possiamo che esserne felici: chi ama la scuola pubblica ama tutta la scuola. Ma dobbiamo, con dispiacere, rilevare che da nessuna parte si intende avviare e programmare una soluzione per i ventennali problemi dell’I.P S. Vincenzo Telese. Senza voler fare polemica ci si interroga come è possibile che un istituto che da vent’anni fa i doppi turni non sia una priorità in cima ai programmi di edilizia scolastica della Città Metropolitana. I doppi turni all’Istituto Telese non sono momentanei, legati ad uno specifico intervento, ma sono strutturali e connotano, negativamente, la vita da oltre vent’anni dell’Istituto. Ci attendiamo che la Città Metropolitana batta un colpo e ci coinvolga pienamente nel piano edilizio scolastico per l’isola d’Ischia. Non vogliamo indicare soluzioni: dobbiamo ragionare sulle effettive disponibilità (pensiamo al Polifunzionale a via Morgioni ad Ischia o alla possibilità di recuperare delle aule all’ex Liceo in via Mazzella o alla struttura che attualmente ospita alcune classi del Liceo a Lacco Ameno o qualsiasi altra soluzione sia possibile). Si discuta, si ragioni, si programmi, quello che non è più possibile fare è continuare ad eludere il problema”. Dopo oltre vent’anni, tutto sommato è davvero chiedere il minimo sindacale.